Concetti Chiave
- Schopenhauer vede l'amore come un espediente della natura per garantire la riproduzione della specie, nascondendo il suo vero scopo dietro il romanticismo.
- L'amore erotico è interpretato da Schopenhauer come una manifestazione dell'impulso sessuale e riproduttivo, un inganno della natura per spingerci a procreare.
- Schopenhauer considera la vita come essenzialmente sofferenza e insensatezza, criticando le concezioni ottimistiche che cercano di attribuire un senso all'esistenza.
- L'uomo, secondo Schopenhauer, non è un animale sociale per natura ma vive in società solo per necessità utilitaristiche, esprimendo disprezzo verso gli altri.
- Schopenhauer critica l'ottimismo storico, affermando che la storia non progredisce realmente ma è un ciclo continuo di nascita, sofferenza e morte.
Indice
Riflessioni sull'amore e la riproduzione
Schopenhauer fa anche una riflessione interessante sull’amore. Sull’amore inteso come Eros quindi riproduttivo, fra amore e donna, la passione amorosa e inteso come passionale ed erotico. A questo riguardo lui dice: ricordando che l 'unico scopo della realtà è vivere e riprodursi, ciò che conta non è l’individuo singolo ma la specie. Se questa è la verità l’amore erotico non è che la spinta a riprodursi, dietro ogni innamoramento vi è l’appetito sessuale con l’appetito di riprodurre la vita. Noi per Schopenhauer amiamo nascondere questa verità perchè spesso dipingiamo l’amore erotico con il romanticismo ma dietro tutto ciò c’è soltanto una questione, ossia quella sessuale e riproduttiva e nient’altro. Dietro l’innamoramento vi è la spinta all'atto sessuale e tutto il resto sono tentativi di nascondere a noi stessi questa verità. L'innamoramento è uno strumento della natura per nascondere la verità. Schopenhauer dice che più siamo innamorati più siamo zimbelli della natura che ci fa fare quello che vuole, e l'ispirazione amorosa non è che un inganno (Schopenhauer dice che se Laura si fosse concessa a Petrarca lui avrebbe scritto molte meno poesie). Schopenhauer dice che non a caso questo è tanto vero che noi proviamo rispetto l'atto sessuale un po’ di vergogna. L'amore procreativo viene spesso percepito con vergogna e come peccato, non a caso tendiamo a fare l’amore in modo riservato, in luoghi nascosti (ci da fastidio dirlo ai genitori e spesso non se ne parla, si fa finta che non esista). Questo sentimento di imbarazzo è per Svhopenhauer che quando commettiamo un rapporto sessuale commettiamo il massimo dei delitti, ossia produrre una futura sofferenza. Due infelicità che si incontrano, due infelicità che si scambiano e una terza infelicità che si prepara”.
L'inganno della natura e la sofferenza
Con l’atto amoroso aumenteremo la sofferenza nella vita, ossia creare un figlio. L’inganno della natura è farci credere che la nascita del figlio sia positivo e sia una gioia. La natura ci manipola/la volontà di vivere ci manipola per produrre altra vita. “Questa cosa si vede dal fatto che le donne diventano brutte dopo aver partorito e allattato” questa frase è detta da Schopenhauer, che era un misantropo e misogino. Schopenhauer fa anche alcune considerazioni Nella vita non vi è un vero scopo nobile, la vita è sofferenza, c’è un meccanismo di riproduzione che causa dolore. Il mondo è insensato e al suo interno c’è il dolore. Il dolore è il principio metafisico che sta alla base, tutto soffre e questa è la verità.
Critica all'ottimismo e alla provvidenza
Schopenhauer dice l’uomo cerca e ha cercato di occultare a se stesso questa verità, si è detto delle menzogne per riuscire a sopportare la vita ed evitare di pensare quale sia l'effettiva verità dell’esistenza. In effetti Schopenhauer sviluppa diverse critiche contro i vari ottimismi che erano presenti nella cultura occidentale. Innanzitutto critica l’ottimismo cosmico: l’idea che la realtà sia governata da una qualche forma di provvidenza benevola, o da un dio (buono), o dalla ragione/razionalità. Queste sono bugie per Schopenhauer inventate per sopportare la vita. Ci siamo immaginati ciò ma sono tutte sciocchezze inventate per sopportare la durezza dell'esistenza e non accettare che la vita sia questo desiderio di vita per la vita senza alcun senso, né scopo. Per Schopenhauer per Dante è stato facile descrivere l’inferno e i suoi gironi perché ha preso le sofferenza della vita mentre per il paradiso non aveva materiale da descrivere e ha preso cose che nella realtà non ci sono. L’ottimismo è per Schopenhauer un’offesa L'insensatezza e dolore del mondo sono la chiara dimostrazione dell’assenza di Dio, perlomeno di un Dio buono. La condizione della nostra vita è un indizio chiaro di ciò. “Verrà un tempo in cui la teoria di un Dio sarà considerata come la teoria degli epicicli oggi, ossia come una teoria superflua e sbagliata” Quindi vi è la critica del positivismo cosmico verso un mondo che è caos. Poi critica l'ottimismo sociale, nega che l’uomo sia un animale sociale(come diceva Aristotele perché l'uomo per natura ama vivere insieme agli altri) e dice che non è affatto sociale. Vive con gli altri perché è utile ma deve fare lo stato e le leggi per viverci, sennò gli uomini si scannerebbero.
L'uomo come animale non sociale
Le persone stanno insieme solo per l’utilità. L’uomo non è animale sociale e disprezza gli altri, Schopenhauer dirà “Non è vero che proviamo un certo piacere quando capita un male a qualcuno che conosciamo?". L’amico si vede nel momento della fortuna non in quello del bisogno “L’uomo è l'unico animale che faccia soffrire gli altri allo scopo di farli soffrire. Gli altri animali lo fanno unicamente per soddisfare la loro fame o nel furore della lotta” “Per vedere come l'uomo tratta l’uomo basta pensare alla schiavitù” Schopenhauer dice ciò da totale conservatore, durante i moti del 1848 indicherà ai soldati dove fossero i rivoltosi. Poi vi è una critica all’ottimismo storico, ossia con l’idea tipicamente 800 esca che la storia andasse verso il meglio. Non è così. Perché la scienza storica fa un grande errore ossia si occupa del particolare e non dell’universale, cioè si occupa dei singoli individui, degli uomini ma non dell’umanità, del particolare e non dell’universale. E quindi la storia perde lo sfondo, si occupa solo dell’albero e non della foresta e quindi occupandosi solo del singolo sembra che la storia muti, ma invece non si rendono conto che in realtà non cambia niente e la storia è sempre uguale, la storia degli uomini è nascere soffrire e morire. Alzando lo sguardo e partendo da una considerazione complessiva dell’essere umano ci rendiamo conto che non cambia mai.
Critica alla storicizzazione e al pessimismo
Egli rifiuta anche la storicizzazione di se stesso. Dice che la sua vita e il periodo storico in cui ha vissuto non ha nulla a che vedere con il suo pessimismo. Non vi è relazione tra la biografia di un filosofo e il suo pensiero (Leopardi non è pessimista perché gobbo). Non cercate il mio pessimismo all’interno della mia vita, io qui sto parlando della verità che va al di là dei singoli avvenimenti. C’è qualche possibile via d’uscita dal dolore/ soluzione dal dolore? Il suicidio ad esempio?
Domande da interrogazione
- Qual è la riflessione di Schopenhauer sull'amore?
- Perché Schopenhauer sostiene che l'amore erotico è solo una questione sessuale e riproduttiva?
- Qual è la critica di Schopenhauer verso l'ottimismo cosmico?
- Perché Schopenhauer nega che l'uomo sia un animale sociale?
- Qual è la critica di Schopenhauer all'ottimismo storico?
Schopenhauer riflette sull'amore come una spinta alla riproduzione e alla sopravvivenza della specie.
Secondo Schopenhauer, l'amore erotico nasconde la verità della spinta alla riproduzione e alla sopravvivenza della vita.
Schopenhauer critica l'idea che la realtà sia governata da una provvidenza benevola o da un dio buono, sostenendo che sia solo un'invenzione per sopportare la durezza dell'esistenza.
Schopenhauer sostiene che l'uomo vive con gli altri solo per l'utilità e disprezza gli altri esseri umani.
Schopenhauer critica l'idea che la storia vada verso il meglio, sostenendo che la storia degli uomini è sempre la stessa: nascere, soffrire e morire.