Concetti Chiave
- L'amore del prossimo nel cristianesimo si esprime in modi diversi a seconda delle situazioni, riflettendo varie virtù.
- Nel primo Testamento, la giustizia è il nucleo etico, mentre nel secondo è l'amore del prossimo, come affermato in Giovanni 13.34.
- La compassione è vista come un elemento umano universale, non legato a una specifica religione, ma confermato dalle tradizioni religiose.
- Il concetto di compassione cristiana è riconosciuto anche da pensatori come Schopenhauer, che ne apprezza il valore.
- Un principio della compassione e dell'amore del prossimo è espresso nella preghiera indiana che auspica libertà dal dolore per tutti gli esseri viventi.
Indice
Il mistero del dolore altrui
Questo processo identificativo nel dolore degli altri appare da un lato misterioso e di primo acchito problematico o impossibile, eppure non è straordinario, è un fatto quotidiano che ognuno ha vissuto molte volte.
L'amore del prossimo
L'amore del prossimo si declina con modalità diverse nei singoli casi e diverse situazioni. Può esprimere anche diverse virtù dell’amore del prossimo.
Etica e amore nei Testamenti
L’etica, la verità più facile di tutte le scienze. Andando ai due Testamenti, se la giustizia è il contenuto etico del primo, l’amore del prossimo è quello del secondo, il quale ruota attorno al celeberrimo passaggio di Giovanni 13.34: amatevi gli uni e gli altri, ripreso da Paolo nella lettera ai Romani 13.8-10, cioè a ciò tutte le virtù cristiane vi sono ricondotte. Questo è ciò che Schopenhauer salva del Cristianesimo.
Compassione e religione
Serve essere religiosi per imparare e iniziarsi a questa dimensione dell’amore del prossimo? No, in realtà la compassione è un elemento umano universale, non dipende da specifiche religioni. Quindi le affermazioni delle tradizioni religione confermano e fanno emergere una dimensione che è però già presente nell’essere umano.
Se c’è un telos, una meta e un fine della compassione e dell’amore del prossimo, esso può ben essere espresso da una preghiera indiana: “Possano tutti gli esseri viventi diventare, essere e restare liberi dal dolore”