Concetti Chiave
- Schelling rilegge Fichte in chiave romantica, superando la dicotomia Io e Non-Io e presentandola come unione che crea la Natura Assoluta.
- La Natura è vista come un organismo con polarità, manifestandosi in forme infinite attraverso una forza che unisce e divide.
- L'uomo è considerato la più alta forma di Natura, eccetto lo spirito, grazie alla sua coscienza, in un percorso evolutivo dal semplice al complesso.
- La Filosofia Trascendentale analizza l'evoluzione dello spirito verso l'autocoscienza, con l'Arte che coglie l'unità dell'Assoluto.
- La Filosofia dell’Identità di Schelling trova il fondamento comune tra spirito e natura nella Ragione Assoluta, conoscibile intuitivamente.
-Il Romanticismo – Schelling-
Schelling, in quanto romantico, rilegge in chiave romantica il pensiero di Fichte. La sua filosofia parte da una critica a Fichte, che non era stato in grado di risolvere in modo ottimale il problema della derivazione della natura (il “Non-Io) dall’Io Assoluto. Per lui le cose non sono più in contrapposizione con l’Io, ma in diretto rapporto. Viene superata la concezione secondo cui “Io ≠ Non-Io” arrivando a dire che invece l’unione tra Io e Non-Io crea la Natura Assoluta.
Essa è composta da Natura e Spirito, due facce della stessa medaglia (“la Natura è Spirito visibile, lo Spirito è Natura invisibile”) dove una tende all’altra determinando la realtà.La Natura è vista come un organismo, la cui attività viene spiegata attraverso l’idea di “polarità”: la natura si manifesta nelle sue forme infinite perché in essa agisce una forza che divide ciò che è unito e unisce ciò che è diviso. Lo sviluppo delle varie forme naturali avviene secondo un percorso graduale dal semplice al complesso, che partendo dalla natura inorganica (inconscio) arriva all’uomo ed infine allo spirito (conscio). Grazie alla sua riflessione sull’Idealismo Trascendentale spiega il rapporto tra Uomo e Natura Assoluta, arrivando alla conclusione che l’Uomo è la più alta forma della Natura (tranne dello spirito) in quanto il soggetto umano è dotato di coscienza.
La “Filosofia Trascendentale” rappresenta l’analisi del processo di evoluzione dello spirito grazie al quale coglie la natura che è in lui. Lo Spirito è attività riflessiva, che è in grado di giungere all’autocoscienza. Natura e Spirito sono le due componenti che portano alla compresenza di oggetti finiti (natura) e attività riflessiva (spirito); la sintesi tra di loro corrisponde all’Assoluto. Il percorso che porta all’autocoscienza dell’Io si realizza in tre momenti, studiati dalla filosofia teoretica, pratica e dell’arte; soltanto con l’Arte è possibile cogliere l’unità dell’Assoluto, che nel genio si manifesta come sintesi di conscio ed inconscio.
Il fondamento comune della filosofia della natura e dello spirito viene trovato da Schelling con la Filosofia dell’Identità; l’identità originaria che racchiude al suo interno spirito e natura, soggetto ed oggetto, conscio ed inconscio, è la Ragione Assoluta, conoscibile solo per via intuitiva e non dimostrabile. Il passaggio dall’infinito al finito è comprensibile solo attraverso la religione.
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale di Schelling al pensiero di Fichte?
- Come Schelling descrive il rapporto tra Natura e Spirito?
- Qual è il ruolo dell'Arte nella filosofia di Schelling?
Schelling critica Fichte per non aver risolto adeguatamente il problema della derivazione della natura (il “Non-Io”) dall’Io Assoluto, proponendo invece che l'unione tra Io e Non-Io crea la Natura Assoluta.
Schelling descrive Natura e Spirito come due facce della stessa medaglia, dove la Natura è Spirito visibile e lo Spirito è Natura invisibile, determinando la realtà attraverso la loro interazione.
L'Arte è fondamentale per cogliere l'unità dell'Assoluto, manifestandosi nel genio come sintesi di conscio ed inconscio, e rappresenta il culmine del percorso verso l'autocoscienza dell'Io.