silvia.vallenari
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Concetti Chiave

  • Schelling critica Fichte per aver sottovalutato la natura, sostenendo che Fichte abbia messo il "non io" in secondo piano rispetto all'"io".
  • Schelling propone un idealismo più equilibrato, dove natura e spirito hanno pari dignità e si manifestano in momenti cronologici della realtà.
  • Per Schelling, ogni fenomeno della realtà si basa sull'opposto dell'altro, come la vita e la morte, opponendo una fisica speculativa alle leggi deterministiche.
  • Il momento spiritualista di Schelling si articola in tre attività: teoretica, pratica ed estetica, dove l'arte unisce soggetto e oggetto.
  • L'arte è vista da Schelling come l'organo supremo della filosofia, in grado di intuire e comunicare l'unità di natura e spirito.

Critica di Schelling a Fichte

Schelling non ha saputo interpretare Fichte, per lui il “non io” di Fichte non è allo stesso livello dell'”io”.Si pensa che Fichte abbia decurtato la natura volendo uguagliare il “non io” all'”io”. La natura per cui ha la stessa dignità dello spirito e l'oggetto del soggetto. Schelling ha interpretato i concetti di Fichte in modo cronologico; la sua filosofia verrà detta estetica. É un idealismo deciso, che difinisce più completo.


Per Schelling bisogna esaminare la realtà in tutti i suoi aspetti, i momenti, di esso, sono cronologici.
Per Fichte la natura è uno strumento di cui l'uomo si seve, la sua concezione morfica, la natura (c'è la precedenza cronologica). Schelling vorrebbe proporre un idealismo meno parziale ed equilibrato in confronto a quello di Fichte. Dobbiamo partire dal concetto di assoluto, (natura – spirito) il suo idealismo è più completo e riconosce l'orientamento dogmatico di cui si serve per risolvere molti problemi. L”io” e il “non io” sono momenti cronologici dello sviluppo della realtà.
Momenti in cui si sviluppa la realtà (cronologici, l'assoluto o la realtà prima si manifesta con la natura poi con lo spirito). Si dice che la scienza antica fosse meno cieca e superficiale di quella moderna, sotto la superficie della natura nasconde l'opposto, apparentemente la natura appare come il segno del determinismo, alla fisica (esame di tutti gli aspetti deterministici) ritiene di poter opporre una fisica speculativa delle forze. Ogni fenomeno della realtà si basa sull'opposto dell'altro. es. la vita si contrappone alla morte.

Momento Spiritualista

Il gigante ha spezzato ormai le catene.

1) Spirito teoretico, 2) pratico, 3) estetico

1) Attività conoscitiva, attività teoretica, l'uomo cerca, si propone di adeguarsi alla realtà.
2) Adeguare la realtà all'uomo. Attività pratica.
3) L'arte, il musicista, il pittore, attività affettiva.
Sia 1 che 2 non si realizzano perché dicono che il soggetto è staccato dall'oggetto che l'uomo e la natura sono distaccate. Partendo da un presupposto dualistico non si può né realizzare una conoscenza perfetta del mondo e né si può adeguare la realtà a noi. Bisogna partire da una concezione monistica, natura e spirito non sono diverse, sono la stessa cosa in momenti diversi. Non bisogna ragionare, bisogna intuire questo spirito interno. es. lavoro dell'artista ha due momenti: ispirazione, e poi deve comunicare questa ispirazione. Per esempio se Gaugain che deve per forza andarsene, abbandona tutti e se ne va su un' isola, ma lui non se ne rende conto e non si può opporre. Agisce senza sapere perché, ma se ne deve andare (momento naturalistico).
Incosciente e determinato e, cosciente e libero. Soltanto a livello estetico si realizza il problema teorico – pratico. Solo l'artista sa che questi due momenti non sono diversi sono la stessa cosa. Intuiamo che cos'è qual'è la realtà e dunque la mettiamo in pratica (Gaugain). L'arte e l'organo supremo della filosofia. es. Il girino non è diverso dalla rana, sono due momenti diversi dello stesso essere, come il bruco e la farfalla il bruco ha già in sé la farfalla. Solo nel momento estetico il gigante si libererà dalle catene.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale di Schelling a Fichte?
  2. Schelling critica Fichte per non aver dato alla natura la stessa dignità dello spirito, interpretando il "non io" di Fichte come inferiore all'"io". Schelling propone un idealismo più completo ed equilibrato.

  3. Come Schelling interpreta la realtà?
  4. Schelling esamina la realtà in tutti i suoi aspetti cronologici, considerando l'"io" e il "non io" come momenti dello sviluppo della realtà, che si manifesta prima con la natura e poi con lo spirito.

  5. Qual è la visione di Schelling sulla scienza moderna rispetto a quella antica?
  6. Schelling ritiene che la scienza antica fosse meno superficiale di quella moderna, poiché sotto la superficie della natura si nasconde l'opposto, e propone una fisica speculativa delle forze in contrasto con il determinismo.

  7. Qual è il ruolo dell'arte nella filosofia di Schelling?
  8. L'arte è considerata l'organo supremo della filosofia, poiché solo a livello estetico si realizza l'unione tra il problema teorico e pratico, intuendo e mettendo in pratica la realtà.

  9. Come Schelling vede la relazione tra natura e spirito?
  10. Schelling adotta una concezione monistica, sostenendo che natura e spirito non sono diverse ma la stessa cosa in momenti diversi, e che solo attraverso l'intuizione si può comprendere questa unità.

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