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Concetti Chiave

  • Rousseau critica le scienze e le arti come strumenti di corruzione che promuovono l'apparenza anziché l'essere, nascondendo le catene che opprimono l'uomo.
  • Propone uno stato di natura come modello teorico per valutare l'esistenza, distinguendo tra la vita semplice primordiale e la società complessa con disuguaglianze.
  • Descrive una progressione storica dalla vita autonoma alla formazione di famiglie e comunità, culminando nelle disuguaglianze causate dalla proprietà e dal lavoro diviso.
  • Nel "Contratto Sociale", Rousseau presenta un patto che cerca di garantire sicurezza, libertà ed uguaglianza attraverso la sovranità popolare.
  • La sovranità è esercitata dalla volontà generale del popolo, assoluta e indivisibile, e distingue tra il potere di emanare leggi e quello di eseguirle.

Indice

  1. Corruzione delle scienze e delle arti
  2. Disuguaglianza e stato di natura
  3. Rivoluzioni e divisioni sociali
  4. Contratto sociale e sovranità
  5. Educazione e religione secondo Rousseau

Corruzione delle scienze e delle arti

Il primo Discorso afferma che le scienze e le arti hanno contribuito a corrompere i costumi infatti servono solo a nascondere le catene che gravano sugli uomini, con degli inutili ornamenti, e a esortare gli uomini alle “buone maniere” e quindi ad abituarli all'apparire piuttosto che all'essere. Le scienze nascono da vizi.

Disuguaglianza e stato di natura

Nel secondo Discorso tratta limitatamente la disuguaglianza. Rousseau presenta una concezione dello stato di natura completamente nuovo e diverso da quello dei giusnaturalisti (parlano dell'uomo allo stato selvaggio e dipingono l'uomo civilizzato). Il filosofo afferma infatti che lo stato di natura sia un modello concettuale o un'ipotesi teorica elaborata ai fini di poter emettere un giudizio di valore nei confronti dell'esistente. E' tuttavia uno stato che non esiste più e forse non è mai esistito. Inizialmente l'uomo aveva richieste minime e semplici in una situazione dove ogni individuo bastava a sé stesso e si univano solo per necessità. Erano caratterizzati dall'amor di sé ossia lo spirito di conservazione.

Rivoluzioni e divisioni sociali

Successivamente avvenne la prima rivoluzione, che portò l'uomo a formare la famiglia, e così si ebbe una situazione intermedia fra natura e civiltà (epoca più felice) dove ci furono i primi sentimenti negativi. Infine si ebbe la grande rivoluzione causata dalla metallurgia e dall'agricoltura. Ciò porta infatti alla divisione sociale del lavoro e alla spartizione delle terre (proprietà). Si viene così a formare la disuguaglianza morale e politica in quanto con le proprietà si viene a formare la prima grande divisione fra ricchi e poveri. In seguito si ebbero le altre forme di disuguaglianza causate dalla formazione di un patto tra il ricco e il povero (Stato) che legalizzò la disuguaglianza in modo definitivo. Si vengono così a formare le divisone fra ricchi e poveri (diritto di proprietà), potenti e deboli (magistratura), padroni e schiavi (potere arbitrario). Rousseau presenta degli elementi contemporanei all'illuminismo ma anche altri di profondo distacco. Afferma che l'uomo è causa della propria degenerazione quindi è l'unico in grado di salvare sé stesso e ciò attraverso la politica e l'educazione.

Contratto sociale e sovranità

Nel Contratto Sociale si ha un problema (trovare una forma di governo che difenda e protegga la persona e i beni di ciascuno e che questi rimangano liberi come prima) e una soluzione (tipo di contratto che ha come clausola fondamentale l'alienazione totale di ciascun associato a tutta la comunità). Si viene a formare così il popolo dove ogni associato prende il nome di cittadino (partecipe dell'autorià sovrana) e suddito (sottoposto alla legge dello Stato). Nel patto tutti i cittadini si obbligano sotto le medesime condizioni e godono degli stessi diritti quindi il patto, oltre a garantire la sicurezza e la libertà, si fa garante anche dell'uguaglianza. Rousseau è il teorico della democrazia affermando che la sovranità risiede nel popolo. La volontà generale del corpo sovrano (popolo) è da intendersi come la volontà che tende al bene comune. La sovranità è l'esercizio di questa volontà generale e risiede nel popolo. Essa ha le caratteristiche di essere: assoluta (potere assoluto su tutti gli associati), inalienabile (il corpo sovrano può essere rappresentato solo da sé stesso) e indivisibile (la volontà è generale o non lo è). La sovranità si distingue poi dal governo. La prima deve emanare le leggi mentre il secondo deve farle eseguire. Rousseau distingue tre forme di governo: democrazia, aristocrazia e monarchia. Rousseau predilige l'aristocrazia elettiva ed è scettico sulla democrazia che pone il governo nelle mani del popolo. E' a favore della democrazia diretta. Per libertà intende la volontaria sottomissione alla legge e implica l'obbedienza. Rousseau accetta la disuguaglianza e le proprietà tuttavia queste devono essere entrambre subordinate al pubblico bene e contenuti in limiti ristretti. Per legislatore intende una figura carismatica che si sforza di educare gli uomini al pubblico bene trasformandoli in cittadini.

Educazione e religione secondo Rousseau

Nell'Emilio Rousseau afferma che lo sviluppo fisico e spirituale del fanciullo deve avvenire in modo spontaneo e che ogni acquisizione sia una creazione e che tutto venga dall'interno cioè dal sentimento e dall'istinto dell'educatore. L'educazione è il risultato di una libertà ben guidata. La religione dell'uomo è quella naturale che si limita a poche credenze, sentimentalmente e razionalmente fondate. Religione del cittadino è invece la religione civile i cui articoli vengono fissati dal sovrano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'opinione di Rousseau sulle scienze e le arti nel primo Discorso?
  2. Rousseau afferma che le scienze e le arti hanno contribuito a corrompere i costumi, servendo solo a nascondere le catene che gravano sugli uomini con inutili ornamenti e promuovendo l'apparire piuttosto che l'essere.

  3. Come descrive Rousseau lo stato di natura nel secondo Discorso?
  4. Rousseau presenta lo stato di natura come un modello concettuale o un'ipotesi teorica per giudicare l'esistente, affermando che inizialmente l'uomo aveva richieste minime e viveva in una situazione di autosufficienza.

  5. Quali sono le conseguenze delle rivoluzioni descritte da Rousseau?
  6. Le rivoluzioni, come quelle causate dalla metallurgia e dall'agricoltura, portano alla divisione sociale del lavoro, alla spartizione delle terre e alla formazione della disuguaglianza morale e politica tra ricchi e poveri.

  7. Qual è la soluzione proposta da Rousseau nel Contratto Sociale?
  8. Rousseau propone un contratto sociale in cui ogni associato si aliena totalmente alla comunità, formando un popolo dove tutti i cittadini godono degli stessi diritti e la sovranità risiede nel popolo.

  9. Come Rousseau vede il ruolo dell'educazione e della religione?
  10. Rousseau sostiene che l'educazione debba essere il risultato di una libertà ben guidata, con lo sviluppo del fanciullo che avviene spontaneamente. La religione dell'uomo è naturale e limitata a poche credenze, mentre la religione del cittadino è civile e fissata dal sovrano.

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