Concetti Chiave
- Rousseau criticava l'ottimismo del suo tempo, vedendo l'umanità come intrinsecamente corrotta e influenzata negativamente dalle arti e dalle scienze.
- Contrariamente a Hobbes, Rousseau vedeva lo stato di natura come un periodo felice e libero, mentre considerava la società civile come opprimente e viziosa.
- Nel "Contratto Sociale", Rousseau propone un modello politico ideale dove la proprietà privata è vista come la causa principale delle disuguaglianze e dei mali sociali.
- Rousseau credeva che la società civile fosse una degenerazione dello stato naturale e che un ritorno all'origine fosse impossibile, promuovendo invece un consenso reale tra gli associati.
- Il concetto di democrazia di uguali e il Bene comune sono centrali nel "Contratto Sociale", ispirato dallo Stato Libero di Ginevra, modello di piccola comunità democratica.
Indice
Il pensiero politico di Rousseau
Jean-jacques Rosseau intrattenne un rapporto difficile con i suoi colleghi, per il suo comportamento alternativo soprattutto in ambito politico. Non accettava, infatti, il facile ottimismo che animava la sua epoca nella fiducia del progresso, ritenendo l’umanità intrinsecamente corrotta.
Anzi, recuperando autori classici accusò le arti e le conoscenze scientifiche di aver procurato la corruzione dell’uomo, che invece nel suo Stato di Natura viveva una sorta di età “dell’Oro” in cui poteva godere ed usufruire di tutti i suoi diritti naturali facendone un essere felice e libero.Critica alla società civile
Si contrappone, quindi, alla visione di Hobbes per cui l’uomo naturale viveva in modo selvaggio e primitivo, valutando invece, la società civile opprimente e viziosa. Tuttavia, nonostante questa delusione nel progresso, seppe apprezzare l’accesa quanto diffusa volontà di riforme e di cambiamenti, nell’idea che si debba migliorare la società esistente, esprimendo una violenta critica contro gli assetti sociali esistenti.
Il contratto sociale
Da queste considerazioni, nasce il Contratto sociale nel 1762 che si presenta come immaginazione ideale di modello politico, in cui contrappone l’essenza dell’uomo e la sua intrinseca natura al sistema artificiale e artificioso della vita sociale (l’uomo dallo Stato di Natura a quello di società civile).
Proprietà e disuguaglianza
Secondo il filosofo francese, all’origine di questa differenza c’è il tema della proprietà e della disuguaglianza. L’uomo naturale, infatti, ignorante del valore di possesso, non può logicamente entrare in conflitto con gli altri esseri, dal momento che non avverte l’esigenza di competere con gli altri simili. In realtà, è l’uomo civile che si trova a vivere in uno stato potenziale a danno degli altri. Siccome, la condizione dell’uomo nello stato di natura è una posizione felice. Tuttavia, tale condizione è insocievole perché l’uomo non tende ad aggregarsi, ma per Rosseau non sono né un patto o un contratto a garantire il passaggio dallo stato di natura a quello civile, bensì un Atto Usurpatorio: la proprietà privata. Secondo Rosseau, tutti i mali provengono da questa istituzione: dalla discriminazione economica (ricco-povero) sino alla trasformazione del potere legittimo in arbitrario. Per cui, la società civile è una degenerazione dell’idilliaco Stato di natura. La sua polemica tuttavia, non si appunta alla Civiltà, ma a quel particolare sviluppo che storicamente ha portato l’ordinamento della proprietà e al dispotismo.
La società ideale di Rousseau
Nel Contratto Sociale, è consapevole comunque, che un ritorno allo Stato di Natura sia impossibile e anacronistico, per questo motivo realizza idealmente un modello di società che non sia il prodotto di un’imposizione arbitraria, ma un reale consenso dei vari associati. Fondamentale per lo sviluppo del suo ideale politico fu lo Stato Libero di Ginevra, dove lo stesso filosofo era nato. La scelta in realtà non è solo dettata dai natali del filosofo, ma soprattutto perché piccola comunità che meglio poteva realizzare una democrazia di Uguali. D’altronde, il significato essenziale del Contratto Sociale fu espresso proprio nell’origine della disuguaglianza che, nello Stato legittimo invece, è ripudiata poiché il sovrano e i sudditi hanno lo stesso scopo cioè raggiungere il Bene comune.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Rousseau sullo stato di natura rispetto alla società civile?
- Qual è la causa principale della corruzione dell'uomo secondo Rousseau?
- Come Rousseau immagina il passaggio dallo stato di natura alla società civile?
- Qual è l'obiettivo del Contratto Sociale di Rousseau?
Rousseau vede lo stato di natura come un'età dell'Oro in cui l'uomo era felice e libero, contrapposto alla società civile che considera opprimente e viziosa.
Rousseau attribuisce la corruzione dell'uomo alla proprietà privata, che porta alla disuguaglianza e alla trasformazione del potere legittimo in arbitrario.
Rousseau non crede che un patto o un contratto garantiscano il passaggio, ma piuttosto un Atto Usurpatorio, ovvero l'istituzione della proprietà privata.
L'obiettivo del Contratto Sociale è creare un modello di società basato sul consenso reale degli associati, dove il sovrano e i sudditi mirano al Bene comune, eliminando la disuguaglianza.