Concetti Chiave
- La filosofia post kantiana vede l'uomo come spirito e attività inesauribile, dove l'oggetto trova senso attraverso il soggetto.
- Fichte presenta l'uomo come attività incessante con un infinito che necessita di superare un finito, mentre il romanticismo esclude i limiti.
- Nel romanticismo, la provvidenza guida la storia, superando la visione illuminista dell'uomo come soggetto storico.
- I romantici criticano i philisophes per giudicare il passato con valori presenti, togliendo autonomia alle epoche storiche.
- La filosofia politica romantica inizia con una fase rivoluzionaria e si evolve verso teorie più conservatrici, enfatizzando l'ordine sociale.
Indice
Concezione dell'uomo nella filosofia post kantiana
Nella filosofia post kantiana, si verifica la concezione dell’uomo come spirito, inteso come attività inesauribile e come soggetto nella funzione del quale l’oggetto trova senso. La concezione dell’uomo come attività incessante, ragione d’essere di ogni cosa si incontra nella “Dottrina della scienza di Fichte”, suo infinito presuppone un finito da superare mentre la scuola romantica esclude il limite. Nell’illuminismo il soggetto della storia era l’uomo mentre nel romanticismo la provvidenza, ovvero potenza extra umana capace di controllare l’esito della storia, inteso come processo positivo dove il momento successivo supera il precedente in perfezione.
Critica romantica ai philisophes
Per questo criticano i philisophes che giudicano escludendo eventi: giudicare vuol dire intentare un processo divino, ogni evento storico fa parte di una catena, giudicare il passato con valori presenti toglie infine l’autonomia delle varie epoche.
Fasi della filosofia politica romantica
La filosofia politica romantica appare costituita da due fasi:
1. Fiammata filo rivoluzionaria con lo Sturm und Drang;
2. Elaborano poi teorie più conservatrici, individuo tale solo in una comunità e disordine forze umane crea solo caos se non intervengono autorità come chiesa;