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Concetti Chiave

  • L'etica kantiana si fonda sulla ragione umana, opponendosi sia al razionalismo, che lega la morale a conoscenze metafisiche, sia all'empirismo, che la collega al sentimento.
  • Kant introduce il concetto di "sommo bene" come unione di virtù e felicità, pur riconoscendo che nel mondo reale queste due non coincidono mai.
  • I postulati etici di Kant, come l'immortalità dell'anima e l'esistenza di Dio, sono necessari per spiegare la morale e postulano un mondo oltre la vita terrena.
  • La libertà è centrale nell'etica kantiana, essendo la condizione per esercitare la scelta morale secondo i tre imperativi categorici.
  • La "Critica della Ragion Pratica" evidenzia il primato della ragion pratica nell'etica, distinguendo tra il mondo fenomenico della scienza e il mondo noumenico dell'etica.

Etica kantiana

Indice

  1. Fondamenti dell'etica kantiana
  2. Virtù e felicità secondo Kant
  3. Postulati etici di Kant
  4. Primato della ragion pratica

Fondamenti dell'etica kantiana

Il senso profondo dell’etica kantiana consiste nell’aver posto nell’uomo e nella sua ragione il fondamento dell’etica, al fine di salvaguardare la piena libertà e purezza.

• Contro il razionalismo: afferma che la morale si basa unicamente sull’uomo e sulla dignità di essere razionale finito, e non dipende da preesistenti conoscenze metafisiche.

• Contro l’empirismo: la morale si fonda unicamente sulla ragione, e non sul sentimento (in quanto risulta troppo fragile e soggettivo).

La teoria dei postulati pratici e la fede morale

Kant studia nella “Ragion pratica” il dovere, mentre nella “Dialettica”egli studia l’assoluto morale e il sommo bene.

Felicità e virtù

Virtù e felicità secondo Kant

• La virtù è un “bene supremo”, ma il “sommo bene” che immagina Kant consiste nell’Addizione di Virtù e Felicità (ovvero ciò a cui tende irresistibilmente la nostra natura). Così, secondo Kant, l’uomo, pur agendo per dovere, può anche essere degno di felicità.

• Però nel nostro mondo felicità e virtù non sono mai congiunte (antinomia etica per eccellenza), poiché lo sforzo di essere virtuosi e la ricerca della felicità sono due azioni opposte, dato che nessuna porta all’altra (sottomissione e umiliazione per i virtuosi = infelicità).

• L’unico modo per uscire da questa antonimia, secondo Kant, è “postulare” un mondo dell’aldilà, dove possa accadere l’impossibile (virtù = felicità).

Postulati etici

Postulati etici di Kant

• Principi presi dalla matematica e dalla geometria, non dimostrabili.

• Utilizzati come condizione di pensabilità.

Immortalità dell’anima: poiché solo la santità/perfezione (conformità completa alla volontà della legge) rende degni del sommo bene, e dato che questa non può essere realizzabile nel nostro mondo, bisogna ammettere che, oltre al tempo finito della vita terrena, l’uomo deve disporre di un tempo infinito dopo la morte per conseguire la santità/perfezione (conseguimento del sommo bene).

Kant ammette come postulato l’esistenza dell’anima solo per spiegare la morale.

Esistenza di Dio: comporta l’esistenza di una “volontà santa e onnipotente”, che faccia corrispondere felicità e virtù.

• Sottoponendo l’uomo al giudizio fa corrispondere la virtù alla felicità.

• La Libertà: per pensare all’uomo e alla morale, occorre che l’uomo sia libero (la libertà diviene dunque la condizione stessa dell’etica).

• Esercitare la scelta morale.

• È morale se è ritenuto dovere, non necessità personale ed è ciò che rispetta la forma dei tre imperativi categorici.

Il primato della ragion pratica

Primato della ragion pratica

• La teoria dei postulati kantiana è “primato della ragion pratica”.

• Tuttavia tali postulati non possono essere considerati come conoscenze.

• Kant sostiene da una parte che la le verità religiose non fondino la morale, ma che al contrario la morale, anche se fatta da postulati, vada a fondare verità religiose; e dall’altra sostiene che la morale conduce inevitabilmente alla religione.

• Dio: né l’inizio né la base della vita morale, ma un suo possibile completamento.

• Uomo: colui che agisce seguendo il dovere-per-il-dovere, con in più la speranza nell’immortalità dell’anima e l’esistenza di Dio.

• La Critica della Ragion Pratica spezza la realtà e l’uomo in: Mondo Fenomenico della Scienza e Mondo Noumenico dell’Etica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il fondamento dell'etica kantiana secondo Kant?
  2. L'etica kantiana si basa sull'uomo e sulla sua ragione, non su conoscenze metafisiche preesistenti, per salvaguardare la libertà e purezza.

  3. Come Kant risolve l'antinomia tra felicità e virtù?
  4. Kant postula un mondo dell'aldilà dove virtù e felicità possono coincidere, superando l'antinomia etica.

  5. Quali sono i postulati etici di Kant e la loro funzione?
  6. I postulati etici includono l'immortalità dell'anima e l'esistenza di Dio, usati come condizioni di pensabilità per spiegare la morale.

  7. Qual è il ruolo della ragion pratica nella teoria kantiana?
  8. La ragion pratica ha il primato, fondando verità religiose e conducendo inevitabilmente alla religione, pur non essendo conoscenze.

Domande e risposte

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