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Concetti Chiave

  • La ragione è vista come un'attività analitica autonoma, capace di osservare la realtà con certezza attraverso un metodo matematico.
  • Considerata universale, la ragione non varia tra individui o popoli e non subisce evoluzione nel tempo.
  • L'antitradizionalismo emerge come conseguenza della ragione, promuovendo la liberazione dagli errori e pregiudizi storici.
  • Il cosmopolitismo è un'altra conseguenza, spingendo i popoli a superare diversità culturali e religiose per riconoscere un'uguaglianza basata sulla ragione comune.
  • Il superamento delle differenze irrazionali è necessario per riscoprire l'autenticità della natura umana.

Indice

  1. Il ruolo della ragione
  2. Universalità della ragione
  3. Conseguenze della ragione

Il ruolo della ragione

La ragione, nella quale viene riposta la massima fiducia, è intesa come attività analitica che indaga, osserva, esamina la realtà con assoluta autonomia e in piena libertà, possedendo in se stessa il criterio della certezza. Il metodo seguito è quello matematico, la cui efficacia conoscitiva era già stata dimostrata dalla dottrina di Galileo Galilei.

Universalità della ragione

La ragione costituisce l'essenza della natura umana e per questo ha carattere universale perché ogni individuo la possiede. Pertanto essa è identica in tutti gli uomini e in tutti i popoli, in ogni tempo, e non ha subito alcuno sviluppo.

Conseguenze della ragione

Da queste premesse derivano due conseguenze: l'antitradizionalismo e il cosmopolitismo.

Occorre che l'uomo si liberi da tutto il gravoso peso degli errori e dei pregiudizi, accumulatisi via via attraverso i secoli, in particolare in età medievale, per ritrovare il suo stato di natura autentico e genuino. E' necessario, inoltre, che tutti i popoli superino le diversità di razza, di costumi, di tradizioni, di usi, di religione - tutti elementi irrazionali che provengono dalle fantasie, dalle passioni e dai sentimenti - affinché si possa davvero riconoscere la propria assoluta somiglianza, anzi, uguaglianza nel comune principio della ragione.

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