Concetti Chiave
- Il positivismo nasce in Francia durante l'età della restaurazione, influenzato dallo sviluppo delle scienze tra Settecento e Ottocento.
- Si caratterizza per la fiducia nell'infallibilità della conoscenza scientifica, estendendo l'analisi dai fenomeni naturali a quelli sociali.
- L'approccio positivista si basa su fatti empiricamente accertati, utilizzando l'osservazione e la verifica sperimentale per spiegare i fenomeni.
- Rigetta ogni forma di conoscenza non basata sul metodo scientifico, considerandola falsa o fantastica.
- Riprende principi dell'illuminismo come il sensismo, il materialismo e l'ateismo, vedendo la conoscenza come mezzo per il progresso umano.
Indice
Origini del positivismo
In questo appunto viene descritto il positivismo. Lo sviluppo delle scienze avvenuto in Francia tra Settecento e Ottocento costruisce lo sfondo culturale da cui emerge la filosofia del positivismo. Il positivismo, nasce, quindi, in Francia durante l’età della restaurazione (dopo il Congresso di Vienna); più tardi si espanderà in Inghilterra, Germania e in Italia.
Espansione delle scienze
All’inizio dell’Ottocento, le scienze erano assai più avanzate rispetto al secolo prima. Inoltre, l’analisi scientifica dei fenomeni cominciava ad allargarsi dall’ambito naturale a quello sociale: accanto alla fisica, alla chimica e alla biologia cominciavano ad acquisire un più preciso statuto epistemologico discipline come la sociologia, la psicologia e l’antropologia. Ciò consente ai positivisti di nutrire maggiori certezze sull’infallibilità della conoscenza scientifica e sulla sua progressiva estensibilità a tutte le sfere della conoscenza umana.
Principi fondamentali del positivismo
Il positivismo vuole, quindi, ricondurre ogni forma di conoscenza a un sapere positivo, cioè fondato su fatti empiricamente accertati e connessi in un sistema di leggi. La ricerca deve iniziare con l’osservazione dei fatti, considerati come l’unica conoscenza realmente scientifica. La spiegazione di questi fatti, avviene attraverso la scoperta e verifica sperimentale ed empirica delle leggi. Secondo il Positivismo, quindi, l’unica possibilità che l’uomo ha di conoscere è basarsi sui sensi e sull’intelletto (capace di organizzare i dati dei sensi), seguendo il metodo scientifico.
Ogni forma di conoscenza che si discosti da questa metodologia deve essere respinta come falsa o fantastica.
Ripresa dei principi illuministi
Il positivismo riprende alcuni principi dell'illuminismo:
- Sensismo: l’unico strumento di conoscenza sono i sensi ( quindi, l’analisi empirica. Il metodo delle scienze)
- Materialismo tutta la realtà è materia e può essere studiata da un punto di vista scientifico, in modo quantitativo
- Ateismo: riprendendo anche la concezione immanentistica(dell’idealismo), i positivisti sostengono che ciò che non è all’interno della sfera sensoriale non può essere conosciuto, Dio è al di fuori di essa dunque non si può credere in lui poiché credere in lui porta ad una conoscenza non scientifica.
- La funzione pratica della conoscenza: finalizzata al miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità.
- La concezione della storia: come progresso.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del positivismo e come si è sviluppato?
- Quali sono i principi fondamentali del positivismo?
- In che modo il positivismo si collega all'illuminismo?
Il positivismo è emerso in Francia durante l'età della restaurazione, dopo il Congresso di Vienna, e successivamente si è diffuso in Inghilterra, Germania e Italia.
Il positivismo si basa su un sapere positivo fondato su fatti empiricamente accertati, connessi in un sistema di leggi, e utilizza il metodo scientifico per l'osservazione e la spiegazione dei fenomeni.
Il positivismo riprende dall'illuminismo il sensismo, il materialismo, l'ateismo, la funzione pratica della conoscenza e la concezione della storia come progresso.