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Positivismo scientifico sociale e filosofia di Comte e Mill scaricato 0 volte

Concetti Chiave

  • Il positivismo è una corrente filosofica che esalta la scienza, sviluppatasi in Europa dopo la Rivoluzione francese, con una visione laica del sapere e un orientamento verso il progresso.
  • Il positivismo scientifico, rappresentato da Darwin, La Marc e Spencer, si concentra sull'evoluzione delle specie attraverso processi naturali e meccanici, sfidando le teorie creazioniste.
  • Il positivismo sociale si divide tra Francia e Inghilterra, con pensatori come Saint-Simon e Malthus che propongono visioni diverse sul progresso sociale e economico.
  • August Comte definisce una filosofia che unisce progresso e benessere, proponendo la "legge dei tre stadi" per spiegare l'evoluzione della conoscenza umana.
  • John Stuart Mill promuove il liberalismo e l'inclusione sociale, sostenendo l'importanza della libertà individuale e del diritto di espressione per tutti, comprese le donne.

Indice

  1. Il positivismo
  2. Positivismo scientifico
  3. Positivismo sociale
  4. Positivismo inglese
  5. Positivismo francese
  6. August Comte
  7. Mill

Il positivismo

Il positivismo da un punto di vista storico è una fase di crisi; interessa principalmente Francia, Germania e Inghilterra. Sussegue alla Rivoluzione francese e si sviluppa in concomitanza con i moti del ’48. Si tratta di una corrente vasta in ambito di tematiche, di ambienti geografici e anche per estensione temporale. Il cardine del positivismo è l’esaltazione della scienza: si predilige ciò che è reale ed effettivo a ciò che è astratto. Tutte le vecchie filosofie, inclusa soprattutto la filosofia hegeliana, vengono considerate ...I nuovi filosofi si ispirano, dunque all’illuminismo e al romanticismo. Con l’illuminismo, il positivismo ha in comune l’esaltazione della scienza, una visone laica del sapere e l’orientamento verso il progresso. Tuttavia, il positivismo a differenza dell’illuminismo non è solo una semplice esaltazione della scienza, ma è una corrente in cui con la filosofia si intende proprio il fondamento di una nuova scienza; i nuovi filosofi concepiscono la filosofia come una disciplina che deve cercare il fondamento di tutte le scienze. Questo perché la scienza permette di sviluppare il progresso. Come il positivismo, anche il romanticismo esaltava la scienza, senza però sfociare nel nazionalismo.
La filosofia viene, quindi, ripresa in maniera originaria, in modo da cogliere i principi primi e comuni a tutte le scienze. Dato che le scienze sono tante, che esse comprendono anche la vita stessa dell’uomo e che il progresso avviene attraverso esse, ed il progresso è di fatto conseguenza delle azioni degli uomini, il progresso è, di fatto, progresso umano; per cui se il progresso scientifico è uguale al progresso umano e le scienze vanno a includere anche le scienze umane, la filosofia che parte come base comune a tutte queste scienze è sicuramente una sociologia.
Ci sono due tipologie di positivismo:
- sociale —> Saint-Simon, Fourier, Proudhon, Smith, Bentham, Malthus, Ricardo
- scientifico —> Darwin, La Marc, Spencer

Positivismo scientifico

Gli esponenti del positivismo scientifico sono Darwin, La Marc e Spencer; essi sono scienziati che si occupano di “qualcosa di nuovo”.
Darwin scrive “L’origine della specie”, libro molto importante perché parla di evoluzionismo: secondo la sua teoria le specie si evolvono seguendo un processo importante. L’evoluzionismo, di fatto era già presente, perché La Marc, che è vissuto negli anni precedenti a Darwin, aveva già ipotizzato una teoria simile. (Spiegazione di La Marc: le giraffe inizialmente avevano alcune il collo lungo, alte il collo corto; quelle con il collo lungo sopravvivevano di più in quanto riuscivano a mangiare le foglie in alto a cui le altre giraffe non arrivavano. La generazione successiva della stessa specie è nata, quindi, con il collo lungo) La spiegazione di La Marc risultava, però, errata, in quanto non ci si può basare solamente su caratteristiche fisiche esterne per determinare un cambiamento di specie, in quanto si tratta anche di processi molto lenti. Darwin sostiene la tesi di La Marc, ma apporta alcune modifiche: sostiene che l’evoluzione non è legata solamente al fenotipo (ciò che si vede), ma il cambiamento avviene prima nel genotipo: il genotipo migliore ha una maggiore diffusione perché ha maggior successo. (Le giraffe con il collo lungo riescono a mangiare le foglie più in alto, quelle con il collo più corto muoiono e perciò il loro genotipo si estingue).
Queste teorie positiviste andarono contro alla dottrina più accreditata dell’epoca, ovvero il Creazionismo. Quest’ultimo rappresentava un grande problema / paradosso, in quanto secondo questa teoria, Dio creò un numero finito di specie, così come esse si presentano una volta sola e tutte uguali, messe a disposizione dell’uomo, motivo per cui le differenze tra le singole specie risultano superflue. Verso la fine del 1800, inoltre, vengono scoperti i fossili dei dinosauri, cosa che porta un’altra contraddizione al Creazionismo: se Dio ha creato gli esseri viventi così come sono, come si può spiegare uno scheletro così grande, se gli uomini contemporanei non l’hanno mai visto, oppure ci si deve preoccupare che siano presenti animali così grandi che potrebbero mettere in pericolo l’uomo? La soluzione a questo problema viene trovata nella teoria del Catastrofismo.
La teoria di Darwin risultava di successo e perciò lui pubblica un altro libro “L’origine dell’uomo e la selezione sessuale”, nel quale sostiene che l’uomo deriva dalla scimmia. Ciò risultava quasi blasfemo poiché si passa da una teoria secondo la quale l’uomo è stato creato per com’è, a immagine e somiglianza di Dio, da Dio stesso, a una secondo cui l’uomo deriva appunto dalla scimmia. Secondo la nuova teoria di Darwin, i caratteri migliori si trasmettono in maniera sessuale perché chi ha una miglior selezione ha più possibilità di sopravvivenza, quindi si riproduce e il carattere meno adatto alla vita tende a scomparire, motivo per cui gli uomini non hanno più determinate caratteristiche appartenute alla scimmia.
Secondo Spencer, invece, la filosofia deve individuare una legge generale e non soltanto esempi di evoluzione come ha fatto Darwin. Lui teorizza, quindi, l’evoluzionismo e sostiene che tutto ciò che accade nel mondo avviene secondo un processo meccanico, basato su leggi fisiche a fondamento di ogni tipo di movimento nell’universo: l’indistruttibilità della materia, la conservazione del movimento e la persistenza della forza. Queste tra leggi vanno a definire ciò che secondo Spencer è il modo in cui l’evoluzione può accadere. Nel mondo tutti i movimenti, tenuti saldi nei tre principi elencati prima, hanno un movimento che va dall’incoerente al coerente, oppure dall’omogeneo all’eterogeneo, dall’indefinito al definito. (Se si pensa all’inizio del mondo, c’è un momento primordiale nel quale tutto quanto è incoerente, non è spiegato; successivamente si allineano i pianeti ed il resto in un modello coerente) Attraverso la scienza, descriviamo ciò che accade.
La spiegazione in termini meccanicistici ha chiaramente dei limiti. Il punto è che non si potrà mai spiegare la totalità dei fenomeni, poiché l’uomo è limitato, in maniera sacrosanta, in quanto non può mai spiegare le cose totalmente: non solo scienza e religione sono in conflitto, dato che la scienza si basa su argomenti “rigidi” come spazio e tempo mentre la religione si basa su dottrine e quindi esclude l’aspetto razionale, ma se l’aspetto razionale o quello della fede sono simboli secondo Spencer, il tentativo di spiegare il mondo attraverso Dio è uguale a quello attraverso la scienza. (Scienza e religione possono essere considerati come due sistemi di riferimento differenti) Perciò la religione e la scienza spiegano i fenomeni, ma mai in maniera completa, dato che l’uomo non può conoscere l’intero mondo nel suo insieme. Spencer sostiene che la cosa migliore da fare sia che fede e scienza riconoscano questo limite, cosa che non fanno.

Positivismo sociale

Il positivismo sociale si sviluppa in Francia e Inghilterra:
- Francia —> Saint-Simon, Fourier, Proudhon
- Inghilterra —> Smith, Bentham, Malthus, Ricardo
Le due correnti sono nettamente differenti tra loro, in quanto nel 1800 Francia ed Inghilterra avevano contesti politici totalmente diversi.

Positivismo inglese

Malthus è il filosofo più importante di questa corrente e sostiene che nel mondo si ha una crescita di tipo aritmetico (retta di tipo y=x), che rappresenta la crescita delle risorse, e una crescita di tipo geometrico (esponenziale), che rappresenta la popolazione: da questo risulta che la popolazione cresce molto di più rispetto alle risorse. La soluzione sarebbe la mano invisibile, ovvero “non fare niente”, poiché con il tempo, non facendo nulla, molta della popolazione in eccesso rispetto alle risorse morirà. (Si può accomunare alla selezione naturale di Darwin). Dato che le risorse sono meno rispetto alla popolazione che le necessita, solamente i “migliori” le otterranno, ovvero chi è ritenuto superiore dal mercato (i più ricchi).

Positivismo francese

Il positivismo francese si occupa del capire chi siano questi migliori.
Saint-Simon intende la storia come un progresso necessario, caratterizzato da tue tipi di epoche:
- organiche —> non si muove nulla
- critiche —> grandi sconvolgimenti (es. Rivoluzione francese)
Simon fa un esempio al quanto drastico: suppone che la Francia nell’arco di 24 ore perdesse 1000 tra nobili e preti, nessuno si accorgerebbe di nulla; sopponendo, invece, che la Francia nell’arco di 24 ore perdesse 1000 tra i suoi migliori ingeneri, andrebbe in rovina. Lui pensa quindi che bisogna progredire nella scienza e nella società, solo perché il potere sarebbe dovuto passare a scienziati e industriali, liberandosi, quindi, di clero e nobiltà.
Fourier sostiene che lo sviluppo sia retto dalla provvidenza divina, ma che il progresso sia manifestazione di un disegno provvidenziale, che serve a far capire all’uomo che sarebbe molto meglio se riuscisse a vivere in comune, perché mettendo le risorse in condivisione si migliorano le condizioni di vita. La provvidenza porta, quindi, l’uomo a vivere in condizioni migliori. In Francia si sviluppano, dunque, le falange, ovvero delle “aziende” (es. agricole) nelle quali tutti vivono in comune.
Proudhon sostiene che la proprietà sia un furto, per le stesse questioni di Marx. Mentre per Marx, però, per risolvere il problema bisognerebbe estendere la proprietà a tutti, secondo Proudhon essa andrebbe eliminata totalmente. Questo tipo di socialismo non sarebbe, però, scientifico.

August Comte

Nasce nel 1789 in Francia e si forma grazie alle scuole di Napoleone. Essendo cresciuto durante la rivoluzione, ha degli ideali abbastanza forti che lo portano ad essere espulso dall’università.
La sua filosofia si fonda sul fatto che sia necessario far coincidere progresso e benessere: per i francesi risulta un problema. La storia francese del periodo è divisa in due parti in contrapposizione tra loro: socialismo e restaurazione. Secondo lui questa situazione potrebbe essere risolta solamente in un modo, ovvero evitando che il governo sia impreparato: chi governa dovrebbe quindi essere necessariamente una persona istruita e l’istruzione non può che essere filosofica e la filosofia deve essere necessariamente studio della scienza; quest’ultima deve, però, essere indirizzata ad uno studio sociale e, quindi, deve essere una scienza che non può esimersi dallo studio della politica e della storia. Questa cosa porterà Comte a parlare di legge dei tre stadi:
- stadio teologico o fittizio —> l’uomo, che prova a darsi sempre una spiegazione dell’esterno,
esche strutturalmente è fatto cosi, riconduce tutto quanto ciò che vede ad opere di entità
sovrannaturali
- stadio metafisico o astratto —> le cause prime vengono a sostituirsi a entità sovrannaturali; cause
prime o sostanze prime.
- stadio scientifico o positivo —> la scienza governa tutto, in quanto scienza che diventa uno
strumento: anziché dare una spiegazione attraverso uno strumento più o meno valido, si limita a descrivere i fenomeni. Descrivere i fenomeni vuol dire che la scienza mi aiuta a prevedere ciò che accade nel mondo e, quindi, permette all’uomo di agire di conseguenza in maniera attiva sulla natura, pregandola al proprio vantaggio. La scienza diventa uno strumento.
L’umanità ha attraversato tutti e tre gli stati.
Secondo Comte, la filosofia deve occuparsi di cogliere sempre le analogie ed i principi primi.
Pone le scienze in ordine gerarchico, non in base al metodo, ma in base alla complessità dell’oggetto di studio, esattamente come per Spencer:
- astronomia —> scienza più bassa
- fisica e chimica —> si occupano de corpi bruti, che sono quelli più semplici
- biologia —> studio dei corpi che hanno una struttura più o meno complessa
- sociologia —> studio dell’uomo
Vengono escluse la matematica e la psicologia, perché la matematica è la base di tutte quante le scienze, mentre la psicologia è esclusa perché la scienza è descrizione, ovvero misurazione, e non è possibile misurare la mente umana o l’estensione di un pensiero.
La sociologia è divisa in due parti:
- statica —> pura osservazione di ogni cosa, studio di un momento statico
- dinamica —> si analizzano le condizioni e si cercano le soluzioni per un possibile cambiamento Questo porta Comte a studiare la sociologia attraverso uno studio comparativo storico: va a mettere in confronto in una prospettiva diacronica le diverse culture.
Nel mondo si possono, quindi, registrare tre epoche, accompagnate da uno sviluppo scientifico maggiore e da una maggiore libertà. Questo vuol dire che il percorso che porta l’uomo al miglioramento di sé stesso e della società è un processo di secolarizzazione della religione e di laicizzazione della cultura. Questo porta Comte ad esaltare moltissimo la scienza, fin quando non andrà lui stesso a proclamarsi papa di questa nuova religione, che fa dell’umanità, che è il culmine dello sviluppo, il grande essere, il quale è l’umanità nel suo complesso; se tutti quanti agiscono nel loro meglio capiscono che il grande essere è l’utile per tutti, per cui l’egoismo dei singoli diventa non più egoismo fine a sé stesso, ma egoismo funzionale, ovvero tutto ciò che faccio per il mio bene è in realtà fatto per il bene di tutti quanti.

Mill

Nasce a Londra e studia scienza. Secondo lui l’empirismo andava modificato, non segue il principio di causa-effetto (Hume). Secondo lui bisogna riprendere l’empirismo ma andare oltre Hume: è vero che il sole potrebbe non sorgere domani, ma il senso comune, creato dall’esperienza ripetuta più volte sempre uguale a sé, ci permette di fare affidamento su questa cosa.
Es. induzione: io ho visto sorgere il sole ad est, probabilmente domani sorgerà di nuovo ad est. Politica: è un liberale, riconosce che il liberalismo vada utilizzato in grandissima scala perché non tutte le rappresentanze valgono per tutti. In un’assemblea se si vota per maggioranza (democrazia), chi ha la maggiore può procedere come una monarchia, questo porta alla dittatura della maggioranza. Secondo lui invece l’unica cosa che lo stato deve fare è garantire la libertà e intervenire solo in alcuni casi particolari stabiliti dal buon senso (lo stato interviene quando non c’è rispetto del prossimo, quando un uomo decide di rinunciare alle proprie libertà).
Se la scienza si basa sulle induzioni dei singoli ed essi hanno tutti opinioni diverse, quindi si creano molti punti di vista. Con la dittatura della maggioranza si crea una situazione di asservimento e omologazione, chi ha il maggior numero di seggi può fare quello che vuole.
“Più siamo e meglio è”, ma se è così perché una grande parte, in numero pari agli uomini, non ha diritto di espressione? (le donne)
Secondo lui, nonostante la vittoria della maggioranza, dovevano essere considerate anche tutte le minoranze.
Le donne non votano perché sono esseri inferiori, ma esse sono state obbligate ad essere inferiori, sono asservite agli uomini. Secondo lui bisogna aprire tutto anche alle donne: permettere loro di studiare e coprire posti prima vietati, permettere il divorzio e anche la divisione dei beni (1861). Viene messo in disparte per questo perché nessuno lo votava.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il cardine del positivismo?
  2. L'esaltazione della scienza.

  3. Chi sono gli esponenti del positivismo scientifico?
  4. Darwin, La Marc e Spencer.

  5. Qual è la teoria di Darwin sull'evoluzione delle specie?
  6. Le specie si evolvono seguendo un processo di selezione naturale.

  7. Qual è la critica del positivismo alle teorie creazioniste?
  8. Le teorie creazioniste non spiegano le differenze tra le specie né la presenza di fossili di dinosauri.

  9. Qual è la visione di Comte sulla sociologia?
  10. La sociologia è una scienza che studia la società attraverso l'osservazione e l'analisi comparativa storica.

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