Concetti Chiave
- Il "Simposio" di Platone è un dialogo ambientato durante un convivio, con l'obiettivo di elogiare il dio Amore, spesso trascurato nelle lodi divine.
- Il testo affronta principalmente due problemi: chi sia veramente Amore e quali beni abbia dato agli uomini, con diverse tesi sostenute dai partecipanti.
- Fedro, Pausania, Erismacco, Aristofane, Agatone e Socrate offrono ognuno una visione unica di Amore, variando da concetti di dualità a racconti mitologici.
- I partecipanti supportano le loro tesi con esempi e miti, come i racconti di Alcesti, Achille e Patroclo, o la storia dell'origine degli esseri umani secondo Aristofane.
- Socrate, ispirato da Diotima, conclude che Amore è un dèmone e filosofo che desidera possedere il Bello, rappresentando un'aspirazione sia fisica che spirituale.
Forma letteraria: Dialogo;
Data di Composizione: Intorno al 380 a.C.;
Lugo/circostanza: Durante un convivio, tessendo le lodi di Amore;
Scopo: Elogiare l'unico dio che nonostante la sua grande importanza non ha mai ricevuto
nessuna lode;
I problemi che vengono affrontati nel testo di Platone sono principalmente due: il primo è chi sia veramente Amore mentre il secondo è quali beni abbia elargito agli uomini;
Le tesi sostenute su questi problemi sono varie in quanto tutti i partecipanti al convivio tendono a sostenere la loro personale tesi. Di seguito le tesi sostenute divise per oratore:
Indice
- Fedro e l'antichità di Amore
- Pausania e la distinzione tra amori
- Erismacco e l'equilibrio degli opposti
- Aristofane e la ricerca della metà
- Agatone e l'orazione elegante
- Socrate e l'origine di Amore
- Fedro e gli esempi mitici
- Pausania e le distinzioni amorose
- Erismacco e gli esempi musicali
- Aristofane e la storia delle origini
- Socrate e le confutazioni di Diotima
- Riferimenti storici e mitologici
Fedro e l'antichità di Amore
- Fedro; afferma che Amore è il più antico fra gli dei ed abbia elargito agli uomini i maggiori favori in quanto l'innamoramento è il bene supremo.
Pausania e la distinzione tra amori
- Pausania; disingue l'Amore celeste da quello volgare, così come avviene per Afrodite. Asserisce inoltre che questa distinzione porta quindi ad un'accezione buona e ad cattiva di amore in quanto l'Amore volgare è quello unicamente mirato al corpo e alla fisicità mentre l'Amore celeste è quello che mira all'anima, in vista di un rapporto duraturo.
Erismacco e l'equilibrio degli opposti
- Erismacco; sostiene che Amore è sì diviso in due tipologie e che esse non si ritrovano solo negli umani ma anche in tutti gli esseri viventi così come le piante e gli animali. Afferma poi che esso concilia gli opposti fino a formare un'equilibrio perfetto.
Aristofane e la ricerca della metà
- Aristofane; racconta di amore tramite una storia dove in origine vi erano degli esseri perfetti aventi quattro mani e quattro piedi e due membri; a causa della loro superbia vennero divisi da Zeus in due ciascuno e da quel momento in poi una metà andò girovagando alla ricerca della sua metà. Questa ricerca prese il nome di “amore”.
Agatone e l'orazione elegante
- Agatone; non da un vero contributo filosofico ma più che altro un'orazione elegante.
Socrate e l'origine di Amore
- Socrate; afferma che Amore nasce dall'unione di Povertà ed Ingegno. Amore è quindi aspirazione nel riprodursi, sia nell'anima che nel corpo.
Fedro e gli esempi mitici
- Fedro: le argomentazioni che porta a suo favore sono un elenco di esempi “mitici” come ad esempio la vicenda legata ad Alcesti e quella legata ad Achille e Patroclo.
Pausania e le distinzioni amorose
- Pausania: gli esempi da lui riportati sono giocati tutti su una serie di distinzioni che ruotano attorno alla fondamentale opposizione fra amore buono e cattivo nonché fra orientamento eterosessuale e omosessuale.
Erismacco e gli esempi musicali
- Erismacco; Egli porta come argomentazioni esempi riguardanti la musica (armonia) e la medicina.
Aristofane e la storia delle origini
- Aristofane; argomenta la sua tesi con la storia delle origini e la divisione del sesso androgino.
Socrate e le confutazioni di Diotima
- Socrate; a sostegno della sua tesi, presa da Diotima, porta una serie di confutazioni che portano l'interlocutore a confermare la sua posizione.
Amore, amante e amato, desiderio, eternità
Fedro: Amore è un dio potente, antichissimo e meraviglioso
Pausania: Ci sono due tipi di amore, e solo uno è positivo
Erismacco: Esiste un amore di vita ed un amore di morte
Aristofane: Una volta i sessi umani erano tre, e gli uomini erano "a tutto tondo"...
Agatone: Diamo una definizione dell'amore: esso è il più buono e il più bello degli dèi
Socrate: Se Amore desidera il bello e il buono, vuol dire che non li possiede. Dunque non può
essere bello e buono.
Amore è un dèmone. Amore è filosofo. Amore è desiderio di possedere il Bello (che è il Bene)
Riferimenti storici e mitologici
a) Riferimenti storici nel testo che possiamo individuare sono l'attacco da parte di Sparta agli
Arcadi e i tentativi di riconquista dei suoi ex possedimenti da parte di Atene.
b) Fedro fa rifermento durante il suo discorso ad Omero in riferimento all'empito che un dio ispira
a certi eroi. Questi cita inoltre le teogonie ed i miti di Acusilao.
Domande da interrogazione
- Qual è lo scopo principale del "Simposio" di Platone?
- Quali sono i due problemi principali affrontati nel testo?
- Come distingue Pausania i diversi tipi di amore?
- Qual è la tesi di Aristofane riguardo all'amore?
- Come descrive Socrate l'origine di Amore?
Lo scopo principale del "Simposio" è elogiare Amore, l'unico dio che, nonostante la sua importanza, non ha mai ricevuto lodi.
I due problemi principali sono chi sia veramente Amore e quali beni abbia elargito agli uomini.
Pausania distingue tra Amore celeste, che mira all'anima e a un rapporto duraturo, e Amore volgare, che è mirato unicamente al corpo e alla fisicità.
Aristofane racconta che in origine gli esseri umani erano perfetti e completi, ma furono divisi da Zeus, e da allora ciascuna metà cerca la sua parte mancante, chiamando questa ricerca "amore".
Socrate afferma che Amore nasce dall'unione di Povertà e Ingegno, ed è quindi un'aspirazione a riprodursi, sia nell'anima che nel corpo.