Concetti Chiave
- Pascal distingue tra due tipi di conoscenza: l'Esprit de Geometrie, basato sulla deduzione e l'intuizione scientifica, e l'Esprit de finesse, legato alla comprensione intuitiva della religione e della morale.
- L'uomo, secondo Pascal, è un "re decaduto" che ha perso la sua potenza a causa del peccato originale, necessitando della grazia divina per la salvezza, riflettendo il dualismo tra corporeità e spiritualità.
- Pascal rifiuta le prove razionali dell'esistenza di Dio, proponendo invece la "scommessa" come approccio per i non credenti, sostenendo che credere in Dio offre una possibilità di vita eterna.
- Pascal critica i limiti del razionalismo cartesiano, in particolare la sua incapacità di comprendere le verità fondamentali dell'esistenza attraverso la ragione matematica, valorizzando invece il cuore e la fede.
- Il giansenismo, influenzato da Giansenio, enfatizza la grazia divina come unica via per la salvezza, contrapposta alla libertà umana, e viene considerato eretico dalla Chiesa cattolica.
Indice
Conoscenza e intuizione
L’uomo conosce tramite l’esperienza (empirismo) e il ragionamento (razionalismo).
Ci sono due tipi di conoscenza diversi:
L’Esprit de Geometrie. E’ la facoltà conoscitiva di cui si serve la geometria. Questa non può dare una definizione ad ogni cosa, come non può dimostrare tutte le proposizioni in quanto la verità si può intuire tramite l’evidenza.
E’ la facoltà di intuire e di dedurre (geometria-metodo deduttivo)secondo una derivazione rigorosamente necessaria.
L’Esprit de finesse. Permette di conoscere la verità della religione e della morale. E’ sempre una capacità intuitiva che appartiene più al sentimento che alla ragione. E’ la capacità di intuire il bene, di distinguere il bene dal male.
Ragione e cuore
In particolare, fa una distinzione tra ragione e cuore. La ragione è la facoltà di conoscere scientificamente che si esprime sia nell’intuizione che nella deduzione e corrisponde all’Esprit del Geometrie. Il cuore è la capacità di intuire la verità della religione e della morale e corrisponde con l’Esprit de finesse.
Pascal afferma che l’uomo è un re decaduto che ha perso la sua potenza per il peccato originale e che quindi necessita della grazia divina per ottenere la salvezza (giansenismo). E’ allo stesso tempo fragilità e potenza, è in una posizione intermedia tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, è un tutto rispetto al nulla e un nulla rispetto al tutto: nell’essere un nulla rispetto all’infinto consiste la miseria dell’uomo (rimando allo scetticismo di Montagne), ma in quanto dotato di pensiero, l’uomo è al di sopra di tutte le realtà materiali ed in questo consiste la grandezza.
C’è una distinzione tra corporeità e spiritualità (dualismo cartesiano: res extensa e res cogitans).
Dio dei filosofi e Dio di Gesù Cristo
Pascal rifiuta tutti i tentativi razionali di dimostrare l’esistenza di Dio.
Il “Dio dei filosofi” è un Dio autore delle verità matematiche, trascendente, ma estraneo alle vicende umane. A questo bisogna sostituire il “Dio di Gesù Cristo”, ossia un dio che si fa lui stesso uomo ed affonda la morte in croce per salvare l’uomo assicurandogli la vita eterna. Il Dio dei filosofi è soprattutto quello di Cartesio, che avrebbe voluto fare a meno di Dio, ma ha dovuto ammettere un suo intervento nel mettere in moto la realtà; dopo di che non comprende la sua utilità.
La religione si regge su prove storiche e morali accessibili solamente al cuore.
Scommessa di Pascal
Pascal si rivolge ai non credenti con il procedimento della scommessa in quanto la ragione non ha motivi sufficienti né per negare né per affermare l’esistenza di Dio. L’uomo scommette a favore dell’esistenza di Dio: se Dio non esiste l’uomo perde solo i beni materiali che dopo la morte perderebbe comunque, se Dio esiste guadagna la vita eterna. L’uomo scommette sull’inesistenza di Dio: se Dio non esiste vince beni materiali, se esiste perde un bene infinito.
Critica al cartesiano
Riprende l’intuizione e la deduzione del metodo cartesiano (evidenza- Esprit de geometrie)
Riprende in qualche modo il dualismo cartesiano: res cogitans e res extenza, anima e corpo ( miseria e grandezza dell’uomo)
Condanna i limiti del matematismo cartesiano, cioè l’incapacità della ragione matematica a penetrare le verità fondamentali che sono alla base dell’esistenza umana (cuore).
Condanna il deismo cartesiano
Giansenismo e grazia divina
E’ un orientamento teologico iniziato da Giansenio nella quale si proponeva un ritorno alla teologia agostiniana allo scopo di combattere l’assismo e la “casistica” (tendenza a distinguere diversi casi in cui certe azioni normalmente illecite possono non essere peccaminose) dei gesuiti.
Secondo i gesuiti, Dio concede all’uomo la grazia sufficiente per salvarsi, purché l’uomo la renda efficace aderendo ad essa con il suo libero consenso. Evidente è la valorizzazione della libertà dell’uomo.
Secondo Giansenio la volontà umana è inutile alla salvezza, che dipende esclusivamente dalla grazia divina: si salvano, quindi, soltanto quegli uomini che sono stati predestinati da Dio alla salvezza.
L’opera di Giansenio è’ stata più volte condannata come eretica dalla Chiesa cattolica. Oltre ad una svalutazione della natura umana viene degradata anche la ragione a vantaggio della fede (fideismo).
Domande da interrogazione
- Quali sono i due tipi di conoscenza secondo Pascal?
- Come descrive Pascal la condizione dell'uomo?
- Qual è la posizione di Pascal sull'esistenza di Dio?
- In che modo Pascal si differenzia da Cartesio?
- Qual è la visione del Giansenismo sulla grazia divina?
Pascal distingue tra l'Esprit de Geometrie, che si basa sull'intuizione e deduzione scientifica, e l'Esprit de finesse, che è intuitivo e legato al sentimento, utile per comprendere la religione e la morale.
Pascal vede l'uomo come un re decaduto, fragile e potente, che necessita della grazia divina per la salvezza, posizionato tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.
Pascal rifiuta le prove razionali dell'esistenza di Dio, proponendo invece la scommessa di credere in Dio per guadagnare la vita eterna, poiché la ragione non può né confermare né negare la sua esistenza.
Pascal critica i limiti del matematismo cartesiano e il deismo, sostenendo che la ragione matematica non può penetrare le verità fondamentali dell'esistenza umana, che sono accessibili solo al cuore.
Il Giansenismo sostiene che la salvezza dipende esclusivamente dalla grazia divina e non dalla volontà umana, contrariamente alla visione gesuita che valorizza il libero consenso dell'uomo.