Concetti Chiave
- Pascal presents faith in the Christian God as the only means for humans to escape misery and achieve happiness, emphasizing the God of Abraham, Isaac, and Jacob.
- He considers Christianity unique due to its ancient roots and prophecy, and highlights miracles as further support for the belief based on emotions rather than reason.
- Pascal critiques purely rational arguments for God's existence, advocating for proofs that resonate with the human soul instead.
- The "Wager on God" suggests choosing to live as if God exists, promising eternal bliss if correct, and a morally sound life irrespective of God's existence.
- Pascal argues that betting on God's existence offers a chance for infinite gain, outweighing the finite benefits of disbelief.
La fede come via di salvezza
La fede in dio è l'unico mezzo che l'uomo ha per uscire dalla miseria umana, il dio di pascal è il dio rivelato di Abramo, Isacco, e Giacobbe. Pascal ci parla del dio cristiano come un dio nascosto, non comprendiamo cosa egli sia, che programma abbia per la storia del mondo ma sicuramente è l’unico che riesce a salvarci e a farci arrivare alla felicità (la filosofia non è riuscita a salvare dio dall’infelicità, poiché ha sempre agito sul campo della ragione)
Il cristianesimo secondo Pascal
Pascal esclude I’Islam e l’ebraismo e teorizza il cristianesimo come solo via d'accesso alla felicità poiché:
• Il cristianesimo è una religione antichissima basata sulla profezia
• Trattazione dei miracoli (pascal ha assistito ad un miracolo di guarigione miracolosa) i miracoli sono un'occasione in più in cui si può esercitare la volontà di credere basata sui sentimenti
Nessuno di questi segni può comunque bastare a convincerci della bontà del messaggio cristiano.
Allora pascal, per dimostrare l’esistenza di dio, ci dice che sono stati esposti molti argomenti (argomenti ontologici) insufficienti e inefficaci perché non toccano il nostro animo, e una prova sull’ esistenza di dio deve toccare l’animo degli uomini; essi sono perfino contro conducenti perché riducendo la fede a una certezza razionale, non si fa altro che creare disprezzo.La scommessa di Pascal
Pascal parte dal presupposto che dio sia inconoscibile, imperscrutabile e improbabile. Ci troviamo quindi di fronte all’idea se dio esiste o meno. Non passiamo fare a meno di porci questa domanda perché fa parte delle domande esistenziali. L’uomo deve quindi scegliere di esistere con o senza dio. Pascal propone allora di lanciare in alto una moneta. Se io scegliessi di vivere con dio e quindi scommettessi con dio avrò vinto la beatitudine eterna e in vita avrò comunque condotto un’esistenza valida dal punto di vista etico perché i precetti della religione cristiana sono infondo sono precetti etici universali quindi se vinco otterrò un'infinità di vita e di felicità. E se scommetto su dio e al momento della mia morte scopro che dio non esiste e non esiste il paradiso, allora avrò scommesso su una cosa falsa ma in ogni caso avrò condotto una vita secondo certi principi etici e la felicità sarà maggiore. Scommettendo che dio non esiste potremo vincere un bene finito (la certezza della nostra vita senza dio) Poiché c'è almeno una probabilità di una vincita infinita contro una probabilità di perdita infinità ci conviene scommettere con dio.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della fede secondo Pascal?
- Perché Pascal esclude l'Islam e l'ebraismo come vie per la felicità?
- Come descrive Pascal la scommessa su Dio?
- Qual è la logica dietro la scommessa di Pascal?
Secondo Pascal, la fede in Dio è l'unico mezzo per uscire dalla miseria umana e raggiungere la felicità, poiché il Dio cristiano è l'unico che può salvarci.
Pascal esclude l'Islam e l'ebraismo perché considera il cristianesimo l'unica via d'accesso alla felicità, basandosi sulla sua antichità, le profezie e i miracoli.
Pascal descrive la scommessa su Dio come una scelta esistenziale: scommettere su Dio porta alla beatitudine eterna e a una vita eticamente valida, mentre scommettere contro Dio offre solo un bene finito.
La logica di Pascal è che, poiché c'è almeno una probabilità di vincita infinita scommettendo su Dio, conviene farlo, anche se Dio non esistesse, poiché si vivrebbe comunque una vita etica e felice.