Concetti Chiave
- La fede per Pascal è un equilibrio tra visibilità e invisibilità della divinità, non raggiungibile tramite prove razionali.
- Il Dio cristiano è descritto come un Dio di amore e consolazione, che riempie l'anima e il cuore dei credenti.
- Pascal introduce la scommessa su Dio: credere comporta un rischio, ma i potenziali guadagni superano le perdite.
- La ricerca della felicità è universale, ma solo la fede in Dio può portare al sommo bene, secondo Pascal.
- La felicità non si trova né dentro né fuori di noi, ma solo in Dio, che è presente in entrambi i luoghi.
Indice
La natura della fede
La sua concezione della fede: è un atteggiamento totale che coinvolge tutti le parti e tutti gli aspetti dell'uomo. La fede non è una evidenza né una incertezza incrollabile,né un sicuro possesso. Nella fede ci vuole sempre un equilibrio poiché non si può far vedere all'uomo troppo della divinità perché altrimenti crederebbe di possederla, né possiamo non fargli vedere nulla perché non si renderebbe conto di quello che ha perso.
La fede non può essere raggiunta in virtù di dimostrazioni e di prove. Le prove che si danno dell'esistenza di Dio, possono vale solo per chi ha fede, ma non possono produrre la fede in chi ne è ancora privo. ( 242) ... il dio dei cristiani è un Dio di amore e di consolazione, è un Dio che riempie l'anima e il cuore di quelli che egli possiede e fa sentire loro interiormente la loro miseria e la misericordia infinita (556).
A un Dio così non si giunge attraverso la ragione, eppure l'uomo deve decidersi. Egli deve scegliere tra il vivere come se Dio ci fosse e il vivere come se Dio non ci fosse.
Se la ragione non può aiutarci in questo allora bisogna ricorrere alle scommesse. Ogni giocatore azzarda con certezza per guadagnare con incertezza; e azzarda certamente il finito per guadagnare incertamente il finito. Chi scommette sull'esistenza di Dio, se guadagna, guadagna tutto; se perde non perde nulla: bisogna dunque scommettere senza esitare.
Il rischio della fede
Certamente la fede implica un rischio; ma che cosa non implica rischi?. Nulla vi è di certo ma vi è più certezza nella religione che nel domani.
Pensiero n° 148
La ricerca della felicità
Tutti gli uomini cercano la felicità. questo fatto è senza eccezioni, per quanto siano diversi i mezzi che impiegano. Tendono tutti ad uno scopo. la volontà non muove mai un piccolo passo se non verso questo obbiettivo. La felicità è' il motivo di tutte le azioni degli uomini, persino di quelli che vanno ad impiccarsi. E tuttavia da un così gran numero di anni mai nessuno, senza la fede, è giunto a questo punto al quale tutti tendono continuamente. Tutti si lamentano principi, sudditi, nobili, popolani, vecchi , giovani ... Tutta questa lunga dimostrazione ci dice che non è possibile arrivare al sommo bene grazie ai nostri sforzi ... Solo Dio è il vero bene. E da quando l'ho abbandonato, è una cosa strana che nulla, nella natura, sia stato capace di tenerne il posto. Alcuni lo cercano nell'autorità,altri nelle curiosità e nella scienza, altri ancora nei piaceri. Altri hanno compreso che il vero bene doveva essere tale che tutti potessero possederlo nello stesso tempo senza dimostrazione e senza invidia, e che nessuno potesse perderlo contro la sua volontà e la loro giustificazione, e che questo desiderio essendo naturale nell'uomo potesse essere vero.
Pensiero n° 339
Il dilemma dell'uomo
Se l'uomo non è fatto per Dio perché è felice solo in Dio? Se l'uomo è fatto per Dio perché è così contrario a Dio?
Pensiero n° 407
Gli stoici dicono: rientrate in voi stessi, là troverete il vostro riposo, e questo non è vero. Gli altri dicono: uscite fuori e cercate la felicità in un divertimento, e questo non è vero, le malattie vengono. La felicità non né fuori né dentro di noi; è in Dio fuori e dentro noi.
Pensiero n° 556
La scommessa su Dio
A un Dio così non si giunge attraverso la ragione, eppure l'uomo deve decidersi. Egli deve scegliere tra il vivere come se Dio ci fosse e il vivere come se dio non ci fosse.
Se la ragione non può aiutarci in questo allora bisogna ricorrere alle scommesse. Ogni giocatore azzarda con certezza per guadagnare con incertezza; e azzarda certamente il finito per guadagnare incertamente il finito. Chi scommette sull'esistenza di Dio, se guadagna, guadagna tutto; se perde non perde nulla: bisogna dunque scommettere senza esitare
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione della fede secondo Blaise Pascal?
- Come si può raggiungere la fede secondo Pascal?
- Qual è il ruolo della scommessa nella fede secondo Pascal?
- Perché secondo Pascal la felicità non può essere raggiunta senza la fede?
- Qual è la critica di Pascal alle filosofie che cercano la felicità dentro o fuori di noi?
Pascal vede la fede come un atteggiamento totale che coinvolge tutti gli aspetti dell'uomo, non basato su evidenze o certezze incrollabili, ma su un equilibrio tra visibilità e invisibilità della divinità.
La fede non può essere raggiunta tramite dimostrazioni o prove; le prove dell'esistenza di Dio valgono solo per chi ha già fede e non possono generarla in chi ne è privo.
Pascal propone la scommessa come un modo per decidere di vivere come se Dio esistesse, poiché scommettere sull'esistenza di Dio comporta un guadagno totale se si vince e nessuna perdita se si perde.
Pascal sostiene che tutti cercano la felicità, ma senza la fede nessuno l'ha mai raggiunta, poiché il vero bene è solo in Dio e non può essere sostituito da nulla nella natura.
Pascal critica gli stoici che cercano il riposo dentro di sé e coloro che cercano la felicità nei divertimenti esterni, affermando che la vera felicità è in Dio, sia dentro che fuori di noi.