Dammacco
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • La volontà di potenza è il principio fondamentale dell'essere, vista come forza espansiva e auto-affermativa, superando la ricerca del piacere o l'istinto di sopravvivenza.
  • Il superuomo incarna la volontà di potenza, rappresentando un continuo processo di autosuperamento e libertà creativa.
  • L'arte, come rappresentazione creativa della realtà, è una manifestazione della volontà di potenza e della libertà creativa del superuomo.
  • La creazione di valori e il dare senso al caos del mondo sono espressioni della volontà di potenza, caratterizzata da un'essenza ermeneutica e interpretativa.
  • Nietzsche associa la volontà di potenza anche alla sopraffazione e dominio, indicando un'elite di spiriti dominatori piuttosto che un'umanità democratica.

Indice

  1. La volontà di potenza
  2. Il superuomo e l'arte
  3. Creazione di valori
  4. Eterno ritorno e redenzione
  5. Dominio e sopraffazione

La volontà di potenza

La volontà di potenza è il senso dell’essere, è la vita intesa come forza espansiva e autosuperantesi. Pertanto la molla della vita non è la ricerca del piacere o l’istinto di sopravvivenza, ma la spinta all’autoaffermazione, all’autopotenziamento.

Il superuomo e l'arte

La volontà di potenza si incarna nel superuomo, che è “oltre” non solo perché supera l’uomo del passato, ma anche perché la sua essenza è il continuo autosuperamento di sé, è libertà creativa, la continua autrocreazione della vita.

In questo senso l’arte, intesa come rappresentazione creativa, interpretativa della realtà, è volontà di potenza, manifestazione della libertà creativa del superuomo.

Creazione di valori

L’essenza creativa della volontà di potenza è essenza ermeneutica, interpretativa e si manifesta nella produzione di valori (tant’è che uomo vuol dire proprio colui che valuta le cose, dando loro un valore e un senso).

Pertanto la volontà di potenza si esprime nella creazione superomistica dei valori e del senso del caos insensato del mondo.

Eterno ritorno e redenzione

La volontà di potenza è quindi l’accettazione-istituzione superomistica dell’eterno ritorno, atto attraverso cui il superuomo si libera del passato e “redime” il tempo.

La redenzione del tempo determina l’apoteosi del divenire che, eterizzato, riceve il sigillo, il carattere dell’essere.

Dominio e sopraffazione

Il concetto di volontà di potenza, al di là di queste valenze filosofiche, assume anche il significato di sopraffazione e dominio, a conferma delle tendenze reazionarie, antidemocratiche e antiegualitarie di Nietzsche, che prospetta non un’umanità libera e democratica, ma un’elite di spiriti dominatori.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community