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Concetti Chiave

  • La filosofia di Platone, in particolare "La Repubblica", influenzò sia "Utopia" di Moro che "Città del Sole" di Campanella.
  • "Utopia" di Moro è un'opera critica che immagina un governo perfetto per contrastare le disuguaglianze e i difetti del governo inglese dell'epoca.
  • L'isola di Utopia abolisce la proprietà privata e promuove l'uguaglianza, riflettendo una critica alle politiche inglesi, come l'uso delle terre comuni per l'industria tessile.
  • La "Città del Sole" di Campanella è più strutturata e intende realizzare concretamente un modello di società ideale, a differenza dell'approccio critico di Moro.
  • La critica di Moro si concentra sulla società inglese del tempo, evidenziando come le disuguaglianze sociali siano alimentate dalla proprietà privata.

Indice

  1. Influenza di Platone nel Rinascimento
  2. Differenze tra Utopia e Città del Sole
  3. Critica sociale in Utopia
  4. Riferimenti storici e critiche sociali

Influenza di Platone nel Rinascimento

Nel periodo rinascimentale la filosofia di Platone ha avuto una notevole influenza, in modo particolare la sua opera intitolata “la Repubblica”, nonché una delle più rinomate, ha fatto da base alla “Città del Sole” e anche all’”Utopia” di Tommaso Moro. Tommaso Moro era un filosofo vissuto all’epoca di Enrico VIII dal quale fu condannato a morte perché non accettò la separazione della Chiesa anglicana quella cattolica.

Differenze tra Utopia e Città del Sole

La differenza principale tra l’opera di Moro, nonché Utopia, e quella di Campanella, ossia “città del sole” è nell’intento delle due opere. Utopia è importante anche perché dà il nome al genere letterario, utopia infatti è un termine che deriva dal greco, “ou” sta per non e “topos” sta per luogo per cui “non luogo”, infatti Tommaso Moro nella sua opera parla di un’isola che non c’è dove si imbatte in un navigatore (quindi analogia con Campanella) che ha modo di sperimentare e conoscere utopia in cui l’autore vagheggia un mondo ideale e perfetto, immune dai difetti. Inoltre, nell’utopia di Tommaso moro si avvertono suggestioni derivanti dal modello platonico pertanto la proprietà privata è bandita ma vi è anche l’abolizione della famiglia, del governo e dei filosofi.

Critica sociale in Utopia

A differenza della città del sole di Campanella, utopia è meno strutturata e articolata in quanto più libera; gli abitanti non sono così guidati e non devono sottostare a una serie di determinate regole come nella città del sole, questo perché l’intento dell’opera è diverso: mentre Campanella da una parte avrebbe voluto realizzare concretamente il suo progetto tanto ad arrivare al punto di tentare una congiura contro il governo spagnolo, per cui il suo intento consisteva in una reale applicazione dei suoi principi e dunque nell’organizzazione della sua città ideale, al contrario Tommaso moro elabora Utopia per criticare il governo inglese del suo tempo, egli non ha alcuna intenzione di realizzare concretamente l’isola di utopia ma semplicemente egli immagina un governo perfetto per creare un forte contrasto con il governo corrotto dell’Inghilterra di quegli anni, per cui utopia ha un intento critico nei confronti dell’organizzazione della società inglese ma soprattutto nei confronti delle diseguaglianze che la società inglese prevede, infatti gli abitanti di utopia sono tutti uguali e godono tutti degli stessi diritti e naturalmente la proprietà privata è abolita perché è considerata come l’origine dei mali in quanto è alle origini delle diseguaglianze, perciò in utopia viene abolita affinché tutti pratichino un lavoro manuale non in vista dell’arricchimento personale ma del bene comune.

Riferimenti storici e critiche sociali

Inoltre, in utopia si trovano anche vari riferimenti alle politiche dell’epoca, in modo particolare, le Common Lands furono recintate e utilizzate per l’allevamento delle pecore che alimentavano la florida manifattura tessile, privando in tal modo i villaggi dei tradizionali usi civici, cioè della possibilità di utilizzare liberamente i prodotti spontanei del suolo. Ciò causò pertanto la perdita della terra oltre che la povertà da parte di molti contadini che poi andarono ad affollare le città, facendo da bacino di manodopera per le industrie, con cui si favorì anche lo sviluppo della rivoluzione industriale in Inghilterra. In utopia vi sono infatti delle pagine interamente dedicate alle recensioni delle terre comuni, e le pecore vengono designate come animali mostruosi che mangiano i contadini proprio perché le terre venivano recintate da chi doveva ricavare la lana per l’industria tessile, per cui ai contadini si sostituivano le pecore. Ciò sottolinea l’importanza dei riferimenti alla società inglese del tempo delle leggi, e della parte critica, proprio perché la finalità consiste appunto nel criticare e dunque cercare di risolvere i problemi della società inglese di quel tempo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale differenza tra "Utopia" di Tommaso Moro e "Città del Sole" di Campanella?
  2. La principale differenza risiede nell'intento delle opere: "Utopia" di Moro è una critica al governo inglese del tempo, mentre "Città del Sole" di Campanella mira a realizzare concretamente un progetto di città ideale.

  3. Come viene rappresentata la proprietà privata in "Utopia"?
  4. In "Utopia", la proprietà privata è abolita perché considerata l'origine delle disuguaglianze e dei mali sociali, promuovendo invece il lavoro manuale per il bene comune.

  5. Quali influenze filosofiche si avvertono in "Utopia"?
  6. In "Utopia" si avvertono suggestioni dal modello platonico, con l'abolizione della proprietà privata, della famiglia, del governo e dei filosofi.

  7. Qual è l'intento critico di "Utopia" nei confronti della società inglese?
  8. "Utopia" critica le disuguaglianze e le politiche dell'epoca, come la recinzione delle terre comuni per l'allevamento delle pecore, che privava i contadini dei loro diritti e contribuiva alla povertà.

  9. Come vengono rappresentate le pecore in "Utopia"?
  10. Le pecore sono descritte come animali mostruosi che "mangiano" i contadini, simbolizzando la sostituzione dei contadini con l'allevamento per l'industria tessile, evidenziando la critica sociale dell'opera.

Domande e risposte

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