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Concetti Chiave

  • Montaigne ha integrato elementi delle filosofie stoica, scettica ed epicurea nella sua visione, pur mantenendo la fede cattolica.
  • Appartenente all'Umanesimo, Montaigne se ne distacca per un'analisi pessimistica della condizione umana, anziché elogiativa.
  • La sua opera "Apologia di Sebond" difende la fede religiosa dalle critiche teologiche, sostenendo che la religione dovrebbe basarsi solo sulla fede.
  • Montaigne enfatizza la visione fideistica e pessimistica, descrivendo gli uomini come vani e immorali, non superiori agli animali.
  • Critica la presunta superiorità morale della civilizzazione europea rispetto ai "nobili selvaggi" delle Americhe, evidenziando la loro vita semplice e naturale.

Indice

  1. Montaigne e le tradizioni antiche
  2. Apologia di Sebond e il pensiero scettico

Montaigne e le tradizioni antiche

Montaigne non è stato stoico, scettico o epicureo in senso proprio, ma ha attinto a queste tradizioni dell'antichità, da lui fatte coesistere senza apparente contrad-dizione con la fede cattolica, per esprimere gli aspetti multiformi e complessi della sua personalità. Egli appartiene culturalmente all'Umanesimo, ma se ne distacca, per i toni pessimistici (anziché elogiativi) che trova in lui l'analisi del concetto di uomo.

Apologia di Sebond e il pensiero scettico

Il testo in cui emerge la preponderante tonalità scettica del suo pensiero è l'Apologia di Sebond, che fa parte della sua opera principale: gli Essais. L'occasione dello scritto è la difesa, dalle critiche dei teologi ortodossi, dell'opera dello scrittore catalano Ramon Sibiuda, Theologia naturalis, sive liber creaturarum (Teologia naturale, o libro delle creature), tradotta in francese da Montaigne. I critici accusavano l'autore catalano di volere giustificare la fede religiosa con argomenti puramente razionali, ma di utilizzare, a tal fine, argomenti deboli. Montaigne ribatte che, essendo i ragionamenti umani tutti ugualmente infondati e sottoponibili al dubbio scettico universale, quelli di Sebond non risultano peggiori di altri. In conclusione, la religione dovrebbe fondarsi unicamente sulla fede. Egli riprende e accentua - taluni motivi cari al fideismo pessimistico: gli uomini sono generalmente «vani, stupidi e immorali». La loro presunta superiorità rispetto alle bestie è solo frutto di presunzione. La stessa civilizzazione, di cui l'uomo europeo vanta il merito e il privilegio, non ci rende moralmente migliori del «nobile selvaggio», le popolazioni delle Americhe, di recente scoperta, che vivono in uno stato naturale di "semplicità" e "ignoranza", in tutto simile a quella dei nostri biblici progenitori.

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