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Concetti Chiave

  • Marx adatta la critica di Feuerbach alla religione, affermando che l'uomo crea la religione, non viceversa, e che la religione riflette una falsa conoscenza del mondo.
  • Feuerbach e Marx differiscono: Marx considera la religione influenzata dalle condizioni socio-economiche e politiche, mentre Feuerbach è visto come troppo astratto.
  • La religione, secondo Marx, è una sanzione morale e una giustificazione delle condizioni del mondo, ma anche un'espressione di miseria reale e protesta contro di essa.
  • Marx descrive la religione come "l'oppio del popolo", un consolatore che maschera i veri rapporti sociali e deve essere combattuta.
  • La religione è vista come il gemito della creatura oppressa, offrendo un'anima a un mondo senza cuore e spiritualità, ma perpetuando una situazione ingiusta.

Indice

  1. Critica di Marx alla religione
  2. Differenze tra Marx e Feuerbach
  3. Religione come oppio del popolo

Critica di Marx alla religione

Marx adatta in un primo momento la posizione fondamentale della critica massa da Feuerbach alla religione, quando nell’introduzione alla Critica alla filosofia del diritto di Hegel scrive: «Il fondamento della critica irreligiosa è questa: è l’uomo che fa la religione, e non la religione che fa l’uomo. E precisamente: la religione è la coscienza di sé e la consapevolezza del proprio valore dell’uomo, il quale o non ha ancora acquistata la propria autonomia o l’ha già perduta. Ma l'uomo non è un essere astratto che vaga fuori del mondo. L’uomo non è altro che il mondo dell’uomo, lo Stato, la società. Questo stato, questa società producono la religione, che è una conoscenza capovolta del mondo, appunto perché essi costituiscono un mondo capovolto». In questo passo è importante notare come non si parli esattamente di Dio, bensì della religione ad Egli collegata, ma che si palesa invece come una sorta di una falsa autocoscienza, che rispecchia a sua volta una falsa conoscenza del mondo.

Differenze tra Marx e Feuerbach

Tuttavia Marx e Feuerbach non appaiono d’accordo in ogni singolo punto, la filosofia di Feuerbach appare infatti troppo astratta per Marx, in quanto a suo parere manca una fase importante del processo che porta il fedele a credere in Dio, ovvero la concezione dell'uomo come un essere essenzialmente condizionato dalle condizioni socio-economiche e politiche in cui vive. La religione diviene di conseguenza il soggetto di una critica radicale, in quanto essa, secondo Marx, è «la teoria generale di questo mondo, la sua sanzione morale, il suo solenne completamento, il fondamento generale della sua consolazione giustificazione».

Religione come oppio del popolo

Tuttavia si manifesta qui un certo dissidio, infatti poche righe dopo Marx continua «la miseria religiosa è, da un lato, l’espressione della miseria effettiva e, dall’altro, la protesta contro questa miseria effettiva. La religione è il gemito della creatura oppressa, l’animo di un mondo senza cuore, così com’è lo spirito di una condizione di vita priva di spiritualità. Essa è l’oppio del popolo». Marx sostiene quindi che la religione non sia altro che un prodotto di fasulli rapporti sociali, una conoscenza capovolta del mondo, poi, però aggiunge anche che essa è «il gemito della creatura oppressa» e, in quanto tale, espressione della miseria effettiva e protesta contro di questa, ma nella misura comunque in cui la religione sanziona tale situazione e si limita a consolare gli uomini è, agli occhi di Marx, una droga da combattere.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la posizione di Marx sulla religione come sovrastruttura politico-economica?
  2. Marx vede la religione come una falsa autocoscienza e una conoscenza capovolta del mondo, prodotta da uno stato e una società che costituiscono un mondo capovolto.

  3. In che modo la visione di Marx differisce da quella di Feuerbach riguardo alla religione?
  4. Marx critica Feuerbach per essere troppo astratto e sottolinea che la religione è influenzata dalle condizioni socio-economiche e politiche, un aspetto che Feuerbach non considera adeguatamente.

  5. Come descrive Marx la funzione della religione nella società?
  6. Marx descrive la religione come "l’oppio del popolo", un'espressione della miseria effettiva e una protesta contro di essa, ma anche una consolazione che sanziona la situazione esistente.

  7. Qual è il significato della frase "la religione è l’oppio del popolo" secondo Marx?
  8. La frase indica che la religione è una droga che consola gli oppressi, ma allo stesso tempo perpetua la loro oppressione, impedendo un cambiamento reale delle condizioni sociali.

Domande e risposte

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