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Concetti Chiave

  • Marx critica la filosofia tradizionale, come quella di Hegel, per limitarsi a interpretare il mondo senza modificarlo, vedendola come una giustificazione dello status quo.
  • Propone di trasformare la filosofia in uno strumento di prassi e critica attiva, mirata a cambiare la realtà sociale ed economica esistente.
  • Riconosce a Feuerbach il merito di evidenziare la funzione critica della filosofia, ma critica la sua visione limitata all'alienazione religiosa.
  • Marx individua le radici dell'alienazione nella struttura socio-economica, sottolineando le disuguaglianze oltre l'apparente uguaglianza giuridica.
  • La storia è vista come una serie di lotte di classe, con l'era contemporanea caratterizzata dalla tensione tra borghesia e proletariato, dove i proletari sono visti come i futuri "seppellitori" del sistema borghese.

Indice

  1. La critica di Marx alla filosofia
  2. Il compito della filosofia secondo Marx
  3. La critica di Marx a Feuerbach
  4. La storia come lotta di classi

La critica di Marx alla filosofia

Per Marx, “i filosofi si sono limitati ad interpretare il mondo in modi diversi; si tratta ora di trasformarlo”. La filosofia, pensando la realtà, la lascia intatta, non cambia il mondo. In particolare, quella di Hegel si presentava come una filosofia speculativa, nella quale si realizzavano una sistemazione e una “sublimazione” della realtà nelle categorie logiche del pensiero. In essa le cose concrete, i soggetti reali, si trasformano in manifestazioni e momenti dell’Assoluto. Ciò è evidente nella teoria dello Stato, che viene da Hegel concepito come l’espressione stessa della ragione, mentre non è altro che un ordinamento storico particolare, espressione del dominio di gruppi privilegiati sul resto della società.

Il compito della filosofia secondo Marx

Il problema di Marx è quello di modificare il compito della filosofia, trasformandola in prassi della ragione nel mondo reale, in critica e trasformazione della situazione esistente.

La critica di Marx a Feuerbach

A Feuerbach Marx riconosce il merito di avere affermato la funzione “critica” della filosofia, ma gli rimprovera di aver creduto che — per liberare l’uomo — bastasse liberarlo dall’alienazione religiosa, Inoltre, se è l’uomo a creare Dio e non Dio a creare l’uomo, le radici dell’alienazione religiosa sono nelle lacerazioni della base mondana, nelle disuguaglianze economico-sociali che permangono al di là dell’uguaglianza giuridica dei cittadini davanti alla legge.

La storia come lotta di classi

La storia è storia di lotte di classi. Lo sviluppo dell’attività produttiva e della divisione del lavoro porta all’affermazione di diverse forme di organizzazione sociale, in cui, nelle diverse epoche storiche, la classe dominante ha la proprietà dei mezzi di produzione e opprime altre classi. L’Età contemporanea vede la lotta tra la borghesia e il proletariato. La borghesia ha svolto un ruolo rivoluzionario nella storia, ma ha prodotto i suoi “seppellitori”, cioè gli operai moderni, i proletari.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale di Marx alla filosofia di Hegel?
  2. Marx critica la filosofia di Hegel per essere speculativa e per trasformare la realtà concreta in manifestazioni dell'Assoluto, senza cambiare il mondo reale, ma piuttosto giustificando il dominio di gruppi privilegiati.

  3. Come intende Marx modificare il compito della filosofia?
  4. Marx vuole trasformare la filosofia in una prassi della ragione nel mondo reale, focalizzandosi sulla critica e trasformazione della situazione esistente, piuttosto che limitarsi a interpretare il mondo.

  5. Qual è la visione di Marx sulla storia e la lotta di classi?
  6. Marx vede la storia come una storia di lotte di classi, dove la classe dominante possiede i mezzi di produzione e opprime altre classi. Nell'Età contemporanea, la lotta è tra borghesia e proletariato, con la borghesia che ha creato i suoi "seppellitori", i proletari.

Domande e risposte

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