Concetti Chiave
- Il Capitale di Marx analizza la formazione della società capitalistica e le sue strutture politiche e sociali.
- Marx sostiene che il profitto capitalista deriva dal pluslavoro non pagato agli operai, accumulato come capitale.
- Il capitalista utilizza il capitale per acquistare macchine, legando sempre più operai alla loro produzione.
- Il legame tra capitale e alienazione del lavoro operaio è visto come un meccanismo di sfruttamento crescente.
- Marx prevede che la lotta di classe porterà alla rivoluzione e alla creazione di una società senza sfruttamento.
Analisi della società capitalistica
L’opera principale nata dalla collaborazione di Marx ed Engels è In essa, Marx analizza il modo in cui si è venuta a formare la società capitalistica con le sue sovrastrutture politiche e sociali. Di particolare importanza è lo studio circa le modalità di accumulo del capitale da parte della borghesia attraverso il furto operato ai danni della classe operaia.
Il furto del pluslavoro
Ammesso che la fonte di ogni valore economico è il lavoro (come aveva già asserito Adam Smith), il profitto del capitalista deriva dalla sottrazione di parte del lavoro dell’operaio, che non viene quindi pagata (pluslavoro) e che viene accumulata dal capitalista. Di fatto, il capitalista, proprietario delle macchine e dei mezzi tecnici di produzione, opera quindi un furto ai danni dell’operaio: gli corrisponde un salario da fame, che è in realtà equivalente solo a parte del valore creato dall'operaio con il suo lavoro (plusvalore), e trattene per sé il resto con cui forma il capitale.
Il ciclo di sfruttamento
Con il denaro sottratto agli operai, il capitalista può acquistare nuove macchine, alle quali legare, in una sorta di schiavitù, altri operai, impossibilitati dalla scarsità delle loro disponibilità economiche a rinunciare al loro lavoro vessante. In questo modo l’operaio continua lavorare al solo fine di creare condizioni di vita migliori per il capitalista, mentre egli cade in uno stato di sempre maggior sfruttamento ed alienazione del frutto della propria forza-lavoro. È evidente, quindi, lo stretto legame tra capitale e alienazione del lavoro dell’operaio, un legame perverso che consente al capitalista di accumulare tanto piú quanto maggiore è lo sfruttamento del lavoratore, ridotto a proletario. Tale situazione è però destinata ad esser rovesciata dalla lotta di classe, che è destinata a sfociare in rivoluzione ed all’espropriazione degli espropriatori (i capitalisti) da parte degli espropriati (i proletari) ed alla dittatura del popolo che porterà alla costituzione di una nuova società senza sfruttatori né sfruttati.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del lavoro nell'accumulazione del capitale secondo Marx?
- Come descrive Marx il rapporto tra capitale e alienazione del lavoro?
- Qual è la soluzione proposta da Marx per rovesciare la situazione di sfruttamento?
Secondo Marx, il lavoro è la fonte di ogni valore economico. Il profitto del capitalista deriva dalla sottrazione di parte del lavoro dell’operaio, che non viene pagata (pluslavoro), e viene accumulata dal capitalista come capitale.
Marx descrive un legame stretto e perverso tra capitale e alienazione del lavoro, dove il capitalista accumula capitale sfruttando il lavoratore, ridotto a proletario, che subisce un crescente sfruttamento e alienazione del frutto della propria forza-lavoro.
Marx propone la lotta di classe come soluzione, destinata a sfociare in rivoluzione e all’espropriazione dei capitalisti da parte dei proletari, portando alla costituzione di una nuova società senza sfruttatori né sfruttati.