Concetti Chiave
- Locke's educational revolution in the 17th century emphasized experiential learning, personal freedom, and religious tolerance, shifting the focus to empirical methods and the centrality of the student in education.
- Locke's political philosophy, as outlined in his "Second Treatise on Civil Government," contrasts Hobbes' absolutism by advocating for a state of nature defined by freedom and equality, where social contracts protect natural rights.
- Locke argues for the separation of powers within a civil society, emphasizing that legislative and executive powers should be distinct to prevent abuse and uphold individual rights.
- Locke's pedagogical approach targets the emerging bourgeoisie, focusing on practical education that equips individuals for societal roles, contrasting with traditional humanistic education.
- Rousseau's critique of civilization challenges Enlightenment ideals, proposing a return to natural authenticity through education that respects individual development stages and societal reforms to restore original equality.
Indice
- Contesto del Seicento
- Il “saggio sull’intelletto“: esperienza come unica fonte di conoscenza
- Il pensiero politico
- Lo stato di natura e la condizione originaria di libertà e uguaglianza
- Lo stato di società e la separazione dei poteri nello stato di diritto
- Il pensiero pedagogico
- L’uomo da educare: il gentleman
- Finalità e metodo educativo
- L’educazione morale
- L’educazione intellettuale
- L’educazione politico sociale
- Jean-Jacques Rousseau - Biografia
- Rousseau illuminista eretico
- Una nuova antropologia per una nuova educazione
- L’educazione nell’età dell’infanzia: educazione negativa
- L’educazione nell’età della fanciullezza: educazione positiva
- L’educazione nell’età dell’adolescenza
- Il contratto sociale
- Il patto originario
- Volontà generale, libertà e uguaglianza
- La sovranità
- La legge
- Il governo
Contesto del Seicento
Nel Seicento si assiste a profondi cambiamenti nel campo dell’istruzione. L’attenzione si sposta sull’infanzia, sull’igiene alimentare e sull’abbandono del sistema baliatico.Con l’empirismo di Locke, si afferma un nuovo approccio: l’alunno viene posto al centro del processo educativo, superando innatismo e razionalismo.
Il “saggio sull’intelletto“: esperienza come unica fonte di conoscenza
Nel "Saggio sull’intelletto umano" (1689), Locke indaga i limiti e le capacità della mente umana.Secondo Locke:
- L’unica fonte di conoscenza è l’esperienza.
- Le idee non sono innate, ma derivano da processi di induzione e generalizzazione.
- Propone una pedagogia basata su libertà, tolleranza religiosa e conoscenza pratica.
“Learning by doing” diventa il metodo educativo: imparare facendo.
Il pensiero politico
Locke espone le sue teorie politiche nel Secondo trattato sul governo civile (1689).
Lo stato di natura e la condizione originaria di libertà e uguaglianza
Contrapposto a Hobbes, Locke definisce lo stato di natura come uno stato di libertà, uguaglianza e razionalità.La proprietà privata nasce dal lavoro individuale.
Il contratto sociale serve a tutelare i diritti naturali e prevenire lo stato di guerra.
Lo stato di società e la separazione dei poteri nello stato di diritto
Nel passaggio dallo stato di natura alla società civile, Locke insiste su:- Consenso dei cittadini come base del governo.
- Sovranità popolare.
- Separazione dei poteri (legislativo, esecutivo e federativo) per proteggere i diritti individuali.
Il pensiero pedagogico
Nell’opera Pensieri sull’educazione, Locke analizza:- Antropologia educativa
- Finalità e metodi
- Ruolo della ragione e della libertà
L’uomo da educare: il gentleman
Locke si rivolge alla borghesia emergente.Il gentleman è il nuovo soggetto educativo, espressione di spirito pratico, iniziativa e cultura.
L’obiettivo è superare la vecchia scuola umanistica.
Finalità e metodo educativo
- Educazione morale (autorità del padre come guida razionale)
- Educazione intellettuale (esperienza e riflessione)
- Educazione politico-sociale (funzionale alla vita pubblica)
L’educazione morale
- Basata sul rapporto tra volontà e norma.
- L’autorità parentale guida il bambino verso autonomia e razionalità.
- L’educazione deve adattarsi a età, inclinazioni e capacità del soggetto.
L’educazione intellettuale
- Il sapere nasce da esperienze dirette.
- Scopo ultimo: apprendere ad apprendere.
- Evitare specialismo miope e enciclopedismo superficiale.
- Spirito critico, apertura mentale e confronto con opinioni diverse sono essenziali.
L’educazione politico sociale
- Contrapposizione alla scuola umanistica.
- Enfasi su utilità della cultura e insegnamento per esperienza.
- Priorità a lingua madre, francese, storia, matematica e scienze.
Jean-Jacques Rousseau - Biografia
Rousseau nasce a Ginevra nel 1712. Dopo una vita tumultuosa e diverse pubblicazioni fondamentali (Discorso sull’origine della disuguaglianza, Emilio, Contratto sociale), muore nel 1778 in Francia.
Rousseau illuminista eretico
Con i Discorsi del 1751 e 1753, Rousseau:- Critica il progresso come causa di alienazione e ingiustizia.
- Sostiene che l’uomo è buono per natura ma corrotto dalla civiltà.
Una nuova antropologia per una nuova educazione
Rousseau propone un’educazione naturale, basata:- Sui ritmi di sviluppo del soggetto.
- Sul rispetto della sua autenticità e libertà.
L’educazione nell’età dell’infanzia: educazione negativa
- Educazione negativa = assenza di intervento diretto.
- Protezione dall’influenza dell’ambiente e dai pregiudizi.
- Il bambino apprende attraverso esperienza diretta.
L’educazione nell’età della fanciullezza: educazione positiva
- Dalla curiosità nasce il desiderio di conoscere e sperimentare.
- Il soggetto diventa attivo nella scoperta del sapere.
L’educazione nell’età dell’adolescenza
- Le passioni guidano il giovane verso la vita morale e sociale.
- L’educazione si concentra su giustizia, empatia e Dio.
- Fondamenti della vita morale e della coscienza civica.
Il contratto sociale
Il problema: l’uomo è nato libero ma vive in catene. Rousseau cerca un sistema giuridico che restituisca libertà e uguaglianza.
Il patto originario
- Ogni individuo cede i suoi diritti alla comunità.
- Nasce un “io sociale” fondato su consenso unanime.
Volontà generale, libertà e uguaglianza
- Obbedire alla legge equivale a obbedire a se stessi.
- La libertà si realizza nell’adesione alla volontà generale.
La sovranità
- La sovranità è: inalienabile, indivisibile, infallibile, assoluta.
- Il popolo è sovrano e legislatore di se stesso.
La legge
- È sempre generica e astratta.
- È espressione della volontà del sovrano.
- Garantisce libertà e uguaglianza giuridica.
Il governo
- Il governo esegue la volontà del sovrano.
- Aristocrazia elettiva preferita alla democrazia diretta.
- Centralità della coscienza civica come garanzia dello Stato di diritto.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico in cui si sviluppa il pensiero di Locke?
- Qual è la principale fonte di conoscenza secondo Locke?
- Come Locke descrive lo stato di natura?
- Qual è la visione di Locke sulla separazione dei poteri?
- Quali sono le finalità dell'educazione secondo Locke?
Il pensiero di Locke si sviluppa nel Seicento, un periodo di grandi cambiamenti nell'istruzione, con un'attenzione crescente verso l'infanzia e l'igiene. L'empirismo di Locke emerge a Londra, sfidando le credenze religiose e il concetto di innatismo.
Secondo Locke, l'esperienza è l'unica fonte di conoscenza. Egli sostiene che le idee e i principi morali non sono innati, ma derivano dall'esperienza, promuovendo una pedagogia basata sulla libertà personale e sulla tolleranza religiosa.
Locke descrive lo stato di natura come una condizione di libertà e uguaglianza originaria, governata da una legge naturale o razionale. Contrariamente a Hobbes, Locke vede lo stato di natura come uno stato di pace e non di guerra.
Locke sostiene la separazione dei poteri nello stato di diritto, con il potere legislativo come supremo ma non assoluto, e il potere esecutivo subordinato a esso. Questa separazione è necessaria per evitare abusi e garantire la tutela dei diritti naturali.
Le finalità dell'educazione secondo Locke includono l'educazione morale, intellettuale e politico-sociale. Egli enfatizza l'importanza di un'educazione utile e pratica, che sviluppi lo spirito critico e l'autonomia del soggetto, adattandosi alle necessità del gentleman e della nuova borghesia emergente.