LauraMara
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Concetti Chiave

  • Locke è il fondatore dell'empirismo, ponendo l'accento sulla conoscenza derivata dall'esperienza piuttosto che da idee innate.
  • Le idee di Locke si suddividono in idee di sensazione (esterne) e idee di riflessione (interne), che possono essere semplici o complesse.
  • Politicamente, Locke ha influenzato il liberalismo sottolineando il diritto naturale alla vita, libertà e proprietà.
  • Lo stato, secondo Locke, nasce da un contratto sociale volto a garantire la libertà e la pacifica convivenza, non la rinuncia alla libertà.
  • Locke sostiene il diritto alla ribellione contro sovrani che non rispettano il contratto sociale, differenziandosi da Hobbes.

E' il fondatore dell'empirismo, che riprende la tradizione inglese da sempre attenta ai fatti.
L'idea di tolleranza è legata anche alla realtà delle compagnie commerciali. L'idea della tolleranza è un'idea che filtra qui. La religione del sovrano non può essere imposta ai sudditi. Il regno cattolico veniva allontano per la sua dimensione politica. Locke è un punto di riferimento teorico per il nuovo regime costituzionale.
Nell'empirismo si parte dalla domanda da dove parte la conoscenza? Quindi si parte dalla genesi della conoscenza.

In Locke si pone sia il problema della genesi del conoscere sia del criterio della conoscenza e quindi le due cose finiscono per coincidere. Nel razionalismo la conoscenza è interna alla ragione sulla base di idee innate. Il criterio del razionalismo è l'evidenza. L'esperienza rappresenta sia il limite della conoscenza, ma ogni idea deriva dall'esperienza. Tutto va ricondotto all'esperienza. Nulla può essere dato per scontato. Se quello che noi vediamo è diverso da quello che avevamo previsto evidentemente ci muoviamo in direzione sbagliata o non del tutto compiuta. Le idee sono qualcosa che hanno a che fare con l'esperienza.
Le idee di Locke sono:
-Le idee di sensazione:Sono quello che hanno a che fare con gli oggetti e quindi con le cose esterne
-Le idee di riflessione: sono quelle che colgono la propria stessa interiorità, non intesa come anima, ma intesa come consapevolezza.

Le idee possono essere:
-Idee semplici: cioè quelle che non sono possibili scomporre, la singola percezione è un'idea semplice
-Idee complesse: sono quelle che si ottengono sommando più idee semplici.
Altre volte l'idea complessa è frutto di diversi passaggi.

L'idea semplice non può essere nè vera nè falsa, ma più semplicemente è.
L'idea complessa può essere falsa se io ho composto male le idee semplici. Può essere colta intuitivamente o dimostrativamente. Le idee colte intuitivamente sono quelle colta in ogni singolo oggetto. Invece un'idea complessa colta dimostrativamente è ad esempio l'idea di Dio.
Chiamo sensazione la singola qualità dell'esperienza. Parliamo di dimostrazioni quando hanno bisogno di un passaggio, di una dimostrazione.
Le idee semplici le ricevo passivamente.
L'aspetto attivo è quello che compone le idee semplici. Anche in Lock si tende all'astrazione. La mente è attiva nel cogliere il collegamento.
Locke dice anche l'uomo più intelligente tra gli uomini non avrebbe la capacità di creare una sola idea semplice. La ragione ha un limite imprescindibile: l'esperienza, senza esperienza l'uomo non potrebbe fare nulla.

L'idea è il momento percettivo.
Politica di Locke
Ebbe una grande influenza sul pensiero libero. Dove si mette in primo piano l'esperienza si mette in primo piano anche l'individuo. Il principio del liberalismo non a caso nasce da un concetto empirista. Locke accenna al concetto di diritto naturale (diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà in quanto la proprietà è frutto del lavoro). La libertà non è assoluta e non è assoluta perché tutti sono portatori di diritti (la mia libertà finisce dove inizia quella dell'altro). La libertà è limitata dalla libertà altrui, questo limite per Locke non costituisce una forzatura. Per Locke l'uomo è naturalmente portato alla socievolezza (l'uomo è bellicoso per Hobbes, è socievole per Locke----->differente antropologia).
Per Locke lo scopo della politica è costituire la pace sociale, costituire la pacifica convivenza. Questa è la missione della politica, non certo costruire la città perfetta la città ideale. Deve costituire la convivenza tra persone che possono essere differentemente orientate, che possono avere religioni diverse (da qui il principio di tolleranza, cioè ciò che consenta la convivenza tra persone diversamente orientate. In questa tolleranza non rientrano gli atei e i cattolici perché gli atei non possono dare garanzie e quindi non possono costituire convivenza, i cattolici perché non possono inseriti pacificamente perché sono seguaci di un capo straniero e nemico e ciò lede la convivenza.
Per Locke lo stato nasce da un contratto (perché non vive tranquillamente in anarchia, perché deve sottostare a delle leggi?) Perché lo stato ha la possibilità di aumentare le chance di vita degli uomini, lo stato da garanzie ulteriori, perché comunque chi trasgredisce c'è sempre e la spinta alla trasgressione è una sorta di follia. Locke ritiene che l'esistenza di Dio è una verità di ragione e quindi dice chi non crede in Dio è pazzo, perché smentisce qualcosa che è insito nella ragione. Non tutti gli uomini sono sotto la guida della ragione. Lo stato è necessario per garantire lo sviluppo della libertà, deve garantire la libertà affinché venga rispettata da tutti gli individui. La posta in gioco è la libertà. In Hobbes lo stato nasce per garantire la sicurezza.
In Hobbes rinunciano alla libertà i sudditi per avere salva la vita, lo stato nasce per un contratto. (lo stato deve garantire la sopravvivenza).
In Locke lo stato nasce con un contratto. Lo stato non nasce sulla rinuncia della libertà, ma nasce in nome della libertà.
Se il contratto prevede che il popolo individui i suoi rappresentati e conferisca loro la delega fiduciaria. (questi termini derivano da un mondo economico)
Quando il sovrano non rispetta la libertà dei sudditi, il sovrano infrange il contratto e quindi il sovrano è ribelle al contratto e perde la sovranità.
In Hobbes questo diritto non esiste perché gli uomini avevano rinculato alla libertà.
In Locke è fondamentale il diritto alla ribellione. Nel momento in cui un sovrano viene mano a questo impegno che ha preso non è più un sovrano, ma un tiranno e il popolo ha il diritto in casi estremi ad eliminarlo. Locke pronuncia questo a monte della decapitazione di Carlo I Stuart .

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'esperienza nella filosofia di Locke?
  2. Nell'empirismo di Locke, l'esperienza è fondamentale poiché rappresenta sia il limite della conoscenza che la fonte da cui derivano tutte le idee. Nulla può essere dato per scontato senza esperienza.

  3. Come Locke distingue tra idee semplici e complesse?
  4. Le idee semplici sono percezioni indivisibili ricevute passivamente, mentre le idee complesse sono formate combinando più idee semplici attraverso un processo attivo di astrazione.

  5. Qual è la visione di Locke sulla tolleranza religiosa?
  6. Locke sostiene che la religione del sovrano non può essere imposta ai sudditi e promuove la tolleranza per garantire la convivenza pacifica tra persone con diverse credenze, escludendo però atei e cattolici per motivi specifici.

  7. Qual è la concezione di Locke sul contratto sociale e lo stato?
  8. Per Locke, lo stato nasce da un contratto sociale per garantire la libertà e la convivenza pacifica, non dalla rinuncia alla libertà come in Hobbes. Se il sovrano infrange il contratto, il popolo ha il diritto di ribellarsi.

  9. Qual è l'importanza del diritto naturale secondo Locke?
  10. Locke introduce il concetto di diritto naturale, che include il diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà, considerandoli fondamentali per l'individuo e la società, e limitando la libertà individuale solo dalla libertà altrui.

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