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Concetti Chiave

  • Dio è considerato somma perfezione e bontà assoluta, dotato di intelletto e volontà che operano secondo il principio del meglio.
  • L'intelletto e la volontà di Dio originano dalla sua potenza, riflettendo la Trinità cristiana con potenza, intelletto-verità e volontà-bene.
  • Dio crea le monadi attraverso la fulgurazione, emanandole con un'armonia prestabilita per garantire il migliore dei mondi possibili.
  • L'ottimismo leibniziano afferma che Dio sceglie di creare il mondo con la massima varietà e ordine, ottimizzando potenza, conoscenza e felicità delle creature.
  • Leibniz descrive Dio come avente potenza, intelletto e volontà perfetti, che le monadi imitano in maniera imperfetta.

Indice

  1. La perfezione divina
  2. Creazione e armonia
  3. Leibniz e la monadologia
  4. Principi della natura e della grazia

La perfezione divina

Dio è somma perfezione e bontà assoluta e, come le monadi, è dotato di intelletto e di volontà. Perciò Dio possiede la verità ed opera il bene: nella sua mente sono presenti i vari mondi possibili e tutti gli avvenimenti che potrebbero accadere tra i quali egli sceglie il migliore mondo e trae all'esistenza gli eventi più adatti seguendo il criterio del meglio che è la ragion sufficiente del suo operare.

Di conseguenza l'intelletto e la volontà di Dio hanno la loro origine nella sua stessa potenza e così è adombrata la Trinità cristiana: potenza (Padre), intelletto-verità (Figlio), volontà-bene (Spirito Santo).

Creazione e armonia

Dio crea le monadi per fulgurazione, cioè per emanazione o irradiazione immediata, e le accorda con l'armonia prestabilita, procurando l'esistenza del migliore mondo fra tutti quelli possibili: è questo l'ottimismo leibneziano.

Leibniz e la monadologia

Scrive Leibniz nella sua Monadologia: “Io Dio c’è la potenza, che è la fonte di tutto, poi l’intelletto, che contiene le idee, e infine la volontà, che fa le produzioni secondo il principio del meglio. Ciò risponde a quello che nelle monadi create e il soggetto o la base, la facoltà percettiva e l’appetitiva. Ma in Dio questi attributi sono perfetti, e nelle monadi sono imitazioni, in ragione della perfezione rispettiva.”

Principi della natura e della grazia

Aggiunge nei Principi della natura e della grazia: “Della perfezione suprema di Dio segue che egli, producendo l’universo, ha scelto il migliore possibile, in cui v’è la più grande varietà unita al più grande ordine, in cui le creature hanno la massima potenza, conoscenza, felicità e bontà che l’universo poteva consentire.”

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