Dammacco
Ominide
2 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • La logica hegeliana si struttura in tre componenti: logica dell'essere, logica dell'essenza e logica del concetto.
  • Nella logica dell'essere, l'essere è considerato un concetto astratto e indeterminato, che coincide con il nulla e si manifesta nel divenire.
  • L'essere viene determinato attraverso il suo opposto, il nulla, e si definisce in termini di qualità e quantità, culminando nella sintesi della misura.
  • La logica dell'essenza approfondisce l'essere, cercando di scoprire le sue radici e le relazioni intrinseche, riflettendo su se stesso.
  • L'essenza si manifesta attraverso tre relazioni: sostanzialità, causalità e reciprocità, che spiegano la sua esistenza e definiscono la realtà.

La logica si divide in logica: dell'essere, dell'essenza e del concetto.

Indice

  1. Logica dell'essere
  2. Logica dell'essenza

Logica dell'essere

Logica dell'essere: L’essere è il concetto più astratto, più vuoto, è totalmente indeterminato e coincide col nulla. Tale concetto essere = nulla è il divenire. Hegel una volta collocato questa sorta di triade richiama l’essere determinato, l’opposto. L’opposto dell’essere e il nulla è l’essere determinato, definito in funzione della qualità (si coglie un quale) e dalla quantità, la negazione della qualità, infatti, il quanto prescinde dal quale, poi infine la misura che è sintesi, toglie e mantiene i momenti precedenti, si pone come l’unità qualitativa e quantitativa. L’essere è stato qualitativamente determinato, poi per opposizione considera la quantità per la quale è indifferente la qualità. Poi sintesi, la misura che esprime la qualità e la quantità (storicamente in filosofia c’è stata la determinazione delle qualità, poi delle quantità). Dall’essere si passa all’essenza, quando l’essere riflettendosi su se stesso, scorge le proprie relazioni.

Logica dell'essenza

Logica dell'essenza: Si procede a scavare in profondità, si intendono trovare le radici dell’essere, che si ripiega, approfondendo su se medesimo. Questa logica vuol vedere cosa c’è sotto la superficie e andare a fondo. (riflette su se, si scopre identico e diverso e scopre la propria ragione sufficiente. Ogni cosa ha una causa sufficiente a spiegare l’essenza come ragione dell’esistenza, fenomeno e realtà in atto. Riconoscendosi identica a se stessa e diversa dalle altre essenze riconosce propria ragion d’essere, esiste. La manifestazione di questo è l’apparenza, cioè diventa fenomeno per poi si attualizzarsi e diventare realtà in atto. Le tre relazioni che lo caratterizzano sono la SOSTANZIALITA’ (si riconosce), CASUALITA’ ( si mette in relazione con le altre) RECIRPOCA (si confronta)

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community