GemmaFerla
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Concetti Chiave

  • La vita per Kierkegaard è un continuo confronto con possibilità infinite, che ognuno deve liberamente scegliere.
  • Essere di fronte a infinite possibilità è una forma di libertà relativa, poiché l'uomo non può sfuggire dalla necessità di scegliere.
  • La "minaccia del nulla" rappresenta l'incertezza e l'indecisione che derivano dall'incapacità di sapere se una scelta si realizzerà come desiderato.
  • Kierkegaard descrive la vita come fondata su angoscia e disperazione, condizioni esistenziali inevitabili che causano tormento e inquietudine.
  • L'indecisione permanente è vissuta come una fonte di sofferenza personale per Kierkegaard, riflettendo la problematicità dell'esistenza.

Indice

  1. Il fluire delle possibilità
  2. La condanna della scelta
  3. La minaccia del nulla
  4. L'angoscia e la disperazione

Il fluire delle possibilità

La vita per Kierkegaard è un fluire continuo di possibilità. Vivere significa trovarsi costantemente di fronte a possibilità che spetta ad ognuno di noi liberamente scegliere. Ogni momento della nostra vita è una scelta rispetto a delle possibilità.

La condanna della scelta

Allo stesso tempo questo però è una condanna; essere di fronte ad infinite possibilità evidenzia sia l’essere liberi che una problematicità dell’esistenza: l’uomo non è libero in senso assoluto, non può liberarsi dalla scelta.

La relazione tra l’uomo e la possibilità è paradossalmente una situazione di libertà relativa, l’uomo ha un vincolo dal quale non può liberarsi.

La minaccia del nulla

La problematicità dell’esistenza emerge anche in altri aspetti: la possibilità scelta. Infatti, non è necessario che quello che io scelgo possa realizzarsi come io voglio che si realizzi. Questo viene definita da Kierkegaard come la “minaccia del nulla“: l’uomo si sente come bloccato, non sa cosa scegliere, non ha certezze.

Kierkegaard l’ha vissuta personalmente come indecisione permanente: una situazione di inquietudine e di sofferenza.

L'angoscia e la disperazione

L’uomo deve ritenere che le due dimensioni su cui la vita è fondata sono l’angoscia e la disperazione. Questo tormento ed inquietudine sono ricondotti a due dimensioni di vita, descritte come condizioni esistenziali inevitabili: l’angoscia e la disperazione.

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