Mongo95
Ominide
1 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Kierkegaard distingue la sofferenza cristiana dal semplice dolore umano, considerandola una condizione iniziale per vivere nella verità cristiana.
  • La sofferenza cristiana è caratterizzata dalla volontarietà e dalla responsabilità, elementi spesso dimenticati nella cristianità contemporanea.
  • Per Kierkegaard, Cristo rappresenta il paradigma della vita cristiana, particolarmente attraverso la sofferenza.
  • La cristianità tende a confondere le sofferenze ordinarie con la sofferenza cristiana, che richiede fede di fronte allo scandalo.
  • Nel cristianesimo, la scelta di seguire Cristo implica un crocevia tra vita e morte, perdendo tutto per evitare la via della perdizione.

Indice

  1. La sofferenza cristiana secondo Kierkegaard
  2. Cristo e la sofferenza volontaria

La sofferenza cristiana secondo Kierkegaard

La sofferenza cristiana per Kierkegaard non è soltanto il dolore che opprime il mondo. Il cristianesimo è diverso da un umanesimo che trova sollievo in qualche forma di compassione. Piuttosto, se la coscienza del peccato è l’unica via possibile per entrare nel cristianesimo, la sofferenza cristiana sarà la condizione iniziale per ogni individuo che vuole vivere nella verità. Che Cristo è il paradigma della vita del cristiano, Kierkegaard non si stancherà mai di ripeterlo, soprattutto nelle e per la sofferenza. Il Cristo sofferente è una figura che sempre ritorna.

Cristo e la sofferenza volontaria

Non è che la sofferenza sia nata col cristianesimo, ma all’interno di esso (nella cristianità), si fanno passare per sofferenza cristiana quelle che sono le ordinarie sofferenze umane. Invece la sofferenza cristiana è caratterizzata da due elementi fondamentali: la volontarietà, o responsabilità; davanti alla sofferenza cristiana l’individuo può scandalizzarsi e non credere, ma invece solo credendo ad essa davanti allo scandalo il cristiano e contemporaneo di Cristo. Perdere tutto e rinunciare a tutto non è la stessa cosa. Ciò che impedisce la distinzione è il fatto che la dimensione volontaria e quella dello scandalo sono state abolite dalla cristianità. Cristo è colui che invita sul crocevia che divide la morte dalla vita, dove la strada del peccato devia per l’ultima volta e scompare agli occhi per la via della perdizione.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community