giordano.galli
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Concetti Chiave

  • Lo stadio estetico è caratterizzato dalla ricerca del piacere e della bellezza, ma porta a una vita di noia e disperazione per la mancanza di appagamento.
  • Lo stadio etico rappresenta l'impegno e il sacrificio del matrimonio, in contrasto con il superficiale stadio estetico.
  • Lo stadio religioso consente una libertà universale, trascendendo il dovere etico e ponendo l'individuo in relazione diretta con il divino.
  • La categoria del singolo afferma l'irripetibilità dell'individuo, opponendosi alla filosofia hegeliana che ignora l'esistenza concreta.
  • La possibilità genera angoscia e responsabilità, contrastando la necessità e razionalità hegeliana e richiedendo l'accettazione della disperazione per crescere spiritualmente.

Indice

  1. Lo stadio estetico
  2. Lo stadio etico
  3. Lo stadio religioso
  4. La categoria del singolo
  5. Possibilità e angoscia

Lo stadio estetico

• Lo stadio estetico: Rappresentato dalla figura del Don Giovanni, che vuole vivere al di sopra delle banalità della vita, ma, la sua vita appunto, sarà piena di noia e disperazione, proprio perché non raggiunge mai l’appagamento. Non crede in nulla se on in se stesso.

Lo stadio etico

• Lo stadio etico: Rappresentato dal matrimonio, che descrive un impegno continuativo e sacrificale che lo stadio estetico non contempla. Il matrimonio e fiducia, fedeltà e sacrificio.

Lo stadio religioso

• Lo stadio religioso: Se nello stadio etico il soggetto è sottomesso all’universale nello stadio religioso l’uomo è libero, poiché è un rapporto universale/universale. Questo stadio trascende quello etico, se l’etica volesse essere autosufficiente si definirebbe divina e sarebbe quindi pagana e atea.

La categoria del singolo

La categoria del singolo

• “l’esistenza corrisponde alla realtà singolare, al Singolo: essa resta fuori, e in ogni modo coincide, con il concetto. Un uomo singolo non ha certo esistenza concettuale”

• La singolarità è irripetibile e irrimpiazzabile, la filosofia si occupa del concetto generale dell’uomo, ma la singolarità non è concetto

• Contro Hegel afferma che è impossibile parlare di assoluto se si dimentica la categoria dell’esistenza, cioè del singolo, quindi il sistema di Hegel è ridicolo perché poggia su una base inesistente

• Il singolo è “la categoria presso la quale deve passare il tempo, la storia, l’umanità”. Il singolo conta più della specie.

Possibilità e angoscia

Possibilità, angoscia e disperazione

• Nella possibilità tutto è egualmente possibile, ma diventa anche rifugio per i miserabili che giustificano la loro vita di dolori.

• Differisce da Hegel tutto è necessario e razionale, invece per Kierkegaard tutto è possibile (et-et diventa out-out)

• La possibilità è molto più pesante della realtà poiché di dà delle responsabilità e ANGOSCIE

• L’angoscia forma, poiché smaschera nel nostro profondo tutti i pensieri gretti e finiti. Bisogna lasciarla entrare e conviverci per formarsi.

• La DISPERAZIONE è propria dell’uomo nel rapportarsi con se stesso.

• La disperazione è un eterno morire senza mai morire, che per essere eliminata si deve accettare di essere nelle mani di Dio da cui solo si può attingere l’acqua

• Credere in DIO solo e non più in se stessi, raggiungere il più alto grado di Noia per entrare nelle grazie di Dio.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dello stadio estetico secondo il testo?
  2. Lo stadio estetico è rappresentato dalla figura del Don Giovanni, che cerca di vivere al di sopra delle banalità della vita, ma finisce per vivere nella noia e disperazione poiché non raggiunge mai l'appagamento e non crede in nulla se non in se stesso.

  3. Come viene descritto lo stadio religioso e in cosa differisce dallo stadio etico?
  4. Lo stadio religioso è descritto come uno stato in cui l'uomo è libero, poiché è un rapporto universale/universale, trascendendo lo stadio etico. A differenza dello stadio etico, dove il soggetto è sottomesso all'universale, nello stadio religioso l'etica non può essere autosufficiente e si definirebbe pagana e atea se lo fosse.

  5. Qual è il ruolo dell'angoscia e della disperazione nella formazione dell'individuo secondo il testo?
  6. L'angoscia è vista come formativa, poiché smaschera i pensieri gretti e finiti nel profondo dell'individuo, e bisogna conviverci per formarsi. La disperazione è un eterno morire senza mai morire, e per eliminarla si deve accettare di essere nelle mani di Dio, credendo solo in Lui e non più in se stessi.

Domande e risposte

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