Concetti Chiave
- Kierkegaard critica Hegel per concepire la realtà come necessità, contrapponendo la sua visione della realtà come possibilità, rifiutando la dialettica hegeliana che prevede una sintesi delle opposizioni.
- Per Kierkegaard, la realtà non si compone di sintesi tra tesi e antitesi, ma di scelte tra alternative, senza una sintesi che le unisca, un concetto espresso nel suo "Aut Aut".
- Hegel vede la realtà come un'unità di opposti, mentre Kierkegaard sostiene che gli opposti nella vita umana non possono essere conciliati e richiedono una scelta individuale.
- Kierkegaard critica Hegel per mettere il genere umano prima del singolo individuo, sostenendo che, a differenza degli animali, per l'uomo il singolo precede il genere.
- Secondo Kierkegaard, ogni individuo umano è unico e irriducibile, a differenza degli animali, in cui il singolo è una replica del genere; Hegel, esaltando il genere, ridurrebbe l'uomo a livello animale.
Critica alla dialettica hegeliana
Critica a Hegel:
mentre Hegel pensa alla realtà come necessità, K., la pensa come possibilità. Innanzitutto K. Rifiuta completamente la dialettica hegeliana, tesi ed antitesi sono le due possibilità, ma ad esse segue la necessità della sintesi che è una ed altra.
La critica è questa: Hegel pensa in termini dialettici la realtà e così facendo pensa che ci sia una sintesi che contiene in se le due alternative, tesi ed antitesi.
Sintesi = Tesi et sintesi, per Hegel
Alternative
Tesi aut sintesi, per Kierkegaard, non c'è mai una sintesi che tenga insieme i due elementi, ma solo un Aut Aut.
Non vale l'et, quindi la Sintesi, tesi ed antitesi sono solo Aut Aut
Hegel pensa la realtà come un insieme di sintesi, di opposti, gli opposti invece secondo K., non si conciliano. Le situazioni antitetiche nella vita dell'uomo non possono essere messe insieme, si deve compiere una scelta.
Importanza dell'individuo secondo Kierkegaard
Seconda critica: afferma che nella filosofia di Hegel è più importante il genere umano che il singolo individuo e fin qui ha ragione, Hegel guarda la realtà dal punto di vista della totalità (infinito), della civilità. Quindi il genere umano viene sempre prima dell'individuo (finito) secondo Hegel. Invece K., osserva che questo è valido per gli animali, per essi il genere viene prima dell'individuo, del singolo, per l'uomo invece viene prima il singolo individuo e poi il genere. Prima ci sono gli individui, poi messi insieme fanno l'umanità, invece per gli animali prima vi è il genere, poi i singoli animali.
Afferma dunque che per gli animali una volta che ho conosciuto il genere, so già tutto del singolo. I singoli non hanno una personalità, non sono distinti dal genere di cui fanno parte. Gli animali sono tutto istinti, quindi sono totalmente determinati dalla specie di cui fanno parte. Il singolo è un replica del genere.
L'uomi invece viene prima del genere, prima viene il singolo nel senso che c'è il singolo individuo con le sue caratteristiche e poi possiamo parlare del genere umano semplicemente mettendo insieme tante singolarità, ognuna delle quali è eccezionale, è qualcosa che è a sè.
Quindi la critica è: Hegel, parlando dell'universale, dell'infinito, della civiltà, ritiene a proposito dell'uomo, che prima venga il genere umano e poi gli individui, nel senso che gli individui siano una replica del genere. K., afferma che questo è errato, perché vuol dire ridurre l'uomo a livello dell'animale. E' vero per l'animale che prima viene il genere e poi l'individuo, invece per l'uomo viene prima Il singolo, l'umanità è formata da tanti Singoli individui, ognuno è SINGOLARE, nel senso che è unico, solo lui è fatto così, ha dei tratti accidentalmente comuni con gli altri.
Hegel commette l'errore di ridurre l'uomo all'animale.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale critica di Kierkegaard alla dialettica di Hegel?
- Come differisce la visione di Kierkegaard sulla priorità tra individuo e genere rispetto a quella di Hegel?
- Perché Kierkegaard ritiene che la visione di Hegel riduca l'uomo al livello dell'animale?
- In che modo Kierkegaard vede la realtà rispetto alla necessità di Hegel?
Kierkegaard critica Hegel per la sua concezione della realtà come una sintesi di opposti, sostenendo che le situazioni antitetiche non possono essere conciliate e che si deve compiere una scelta tra le alternative.
Kierkegaard sostiene che, a differenza degli animali, per l'uomo viene prima il singolo individuo e poi il genere, mentre Hegel ritiene che il genere umano preceda l'individuo.
Kierkegaard critica Hegel per considerare gli individui come repliche del genere, simili agli animali, mentre per l'uomo ogni individuo è unico e singolare.
Kierkegaard vede la realtà come possibilità, rifiutando l'idea hegeliana di una sintesi necessaria che unisce tesi e antitesi.