Concetti Chiave
- Kierkegaard critica l'idealismo tedesco, ponendo enfasi sull'individuo unico e irripetibile rispetto alle idee collettive dello Spirito.
- La sua filosofia si concentra sulla scelta individuale, opponendosi alla dialettica hegeliana e introducendo il concetto di esistenzialismo.
- Le opere principali, "Aut-aut" e "Timore e Tremore", esplorano il peso delle scelte e l'angoscia esistenziale.
- La sua analisi dell'esistenza si divide in tre stadi: estetico, etico e religioso, con il passaggio finale che richiede la fede e il superamento dell'etica.
- Il pensiero di Kierkegaard è influenzato dalla sua educazione luterana, manifestando un forte senso del peccato e dell'angoscia.
Filosofo antihegeliano che si pone anche contro l’idealismo tedesco di Fichte e Schelling.
Indice
Influenza familiare e vita personale
La madre fu un personaggio irrilevante nella sua biografia mentre suo padre, religioso, severo e austero, gli trasmise un forte senso del peccato che incise sulla sua vita e sul suo pensiero filosofico, trasmettendogli angoscia.Visse in un periodo di forte tensione luterana.
Rottura del fidanzamento e solitudine
Nel 1841 era fidanzato con una bellissima ragazza di nome Regina Olsen, con la quale avrebbe dovuto convolare a nozze, inaspettatamente però lui rompe il fidanzamento a causa di un inspiegabile senso di colpa-angoscia.
Visse poi da solo e si dedicò alla scrittura filosofica e allo studio.
Scrittura sotto pseudonimo e ricerca della verità
La sua inadeguatezza si manifesta anche nel fatto che scrive per pseudonimi, nei suoi scritti non usa mai il suo vero nome: un pò per moda, ma anche per mascherare il suo io.
Secondo il suo pensiero la verità è possibile ma mai assoluta, e i suoi continui cambiamenti di pseudonimo dimostrano questa continua ricerca della verità, che alla fine non viene mai trovata.
Le sue opere più importanti sono “Aut-aut” e “Timore e Tremore”.
Critica all'idealismo e centralità dell'individuo
Nel 1841, dopo aver concluso la sua storia con Regina Olsen, si trasferisce da Copenaghen (la città natale) a Berlino, e inizia a frequentare le lezioni di Schelling.
Rimane deluso da queste lezioni e comincia una critica radicale all’idealismo, soprattutto quello hegeliano: secondo gli idealisti le idee, lo Spirito è ciò che conta e il singolo individuo è subalterno; Per Kierkegaard invece al centro c’è l’individuo, unico e irripetibile, che si basa sulle proprie vicissitudini del vissuto, sulla propria esperienza, ognuno esprime il proprio punto di vista sul mondo (come diceva Leibniz).
Concezione esistenzialista e critica alla scienza
Oltre a questa concezione, Kierkegaard attacca la Scienza: secondo lui non ci dice nulla riguardo a come dobbiamo vivere, non ci da indicazioni di vita. Non bisogna quindi basarsi sull’esperienza e sull’esistenza altrui, ma solo sulla propria. L’individuo è superiore rispetto alla specie (introduce il concetto di Esistenzialismo).
Opera principale: Aut-Aut
La sua opera più importante l’”Aut-Aut”, significa, dal latino, o… o… (o uno o l’altro), la ha scritta sotto lo pseudonimo di Victor Eremita e pubblicata nel 1843. Categoria della possibilità.
Vi è già nel titolo una critica ad Hegel che diceva: “ci sono due opposti, ma poi c’è la sintesi, la dialettica, etc”, secondo Kierkegaard la scelta presa dal singolo individuo esclude le altre scelte, l’uomo però si sente oppresso e schiacciato da questa condizione, e quindi è angosciato.
Questa situazione esistenziale viene analizzata:
Stadi dell'esistenza: estetico, etico, religioso
L’Esistenza è divisa in tre fasi, o stadi, il passaggio dall’uno all’altro può anche non avvenire e si può rimanere in uno di essi.
- Il primo stadio è quello Estetico: la prima reazione nei confronti della libertà di scelta è quella di vivere attimo per attimo, appagando i propri desideri. La figura che rappresenta questo stadio è il Don Giovanni, il seduttore che vive in modo irresponsabile, quindi senza particolari responsabilità. Il seduttore, o meglio, l’esteta ritiene che questa sia la libertà ma in realtà ripete ossessivamente sempre la stessa cosa e quindi non crea una storia, un’evoluzione.
Per diventare persona bisogna avere una storia e quindi prendere più scelte.
L’esteta si può rendere conto di ciò, si può rendere conto di essere una nullità e di vivere nella noia della ripetizione, e quindi rinnegare la propria vita perdendo tutte le sue certezze e cadendo nella disperazione. Può a questo punto passare al secondo stadio.
- Il secondo stadio è quello Etico che si ha quando l’individuo inizia a fare scelte, assume delle responsabilità e diventa storia, quindi persona, e ha stabilità e continuità. I ruoli fondamentali in questo stadio sono il marito il padre e il lavoratore (giudice Guglielmo). L’individuo inizia quindi a fare il suo dovere (Kant).
Il problema di questo stadio: -faccio l’esteta –divento persona e quindi ho una storia –posso però fare degli errori e accumulo colpe relative alla famiglia al lavoro divento quindi peccatore –sviluppo un senso di colpa e sono colpevole verso Dio –posso rendermi conto che in qualche modo devo pentirmi.
Per pentirsi non basta l’etica, ci vuole qualcosa di totale: la fede, la quale non è razionalità né ragione, è paradosso e scandalo.
- Quindi attraverso il pentimento io arrivo al terzo stadio, quello Religioso, simboleggiato dalla storia di Abramo e Isacco (Abramo ordinatogli da Dio tenta di sacrificare suo figlio, ma all’ultimo momento Dio lo ferma). Devo lasciar perdere l’etica e affidarmi completamente a Dio che è al di là della razionalità e risposta all’angoscia.
In questa concezione si vede l’impronta luterana del padre, e si vede in lui del pessimismo secondo il quale l’uomo da solo rimane preda dell’angoscia e ha bisogno di Dio.
La categoria più importante per Kierkegaard è la possibilità di fare scelte.
Domande da interrogazione
- Qual è l'influenza del padre di Kierkegaard sul suo pensiero filosofico?
- Perché Kierkegaard rompe il fidanzamento con Regina Olsen?
- Qual è la critica principale di Kierkegaard all'idealismo hegeliano?
- Quali sono i tre stadi dell'esistenza secondo Kierkegaard?
- Qual è la categoria più importante per Kierkegaard e come si manifesta nella sua opera "Aut-Aut"?
Il padre di Kierkegaard, religioso e severo, gli trasmise un forte senso del peccato che incise profondamente sulla sua vita e sul suo pensiero filosofico, contribuendo alla sua angoscia esistenziale.
Kierkegaard rompe il fidanzamento con Regina Olsen a causa di un inspiegabile senso di colpa e angoscia, che riflette la sua lotta interiore e la sua visione esistenziale.
Kierkegaard critica l'idealismo hegeliano per la sua enfasi sulle idee e lo Spirito a scapito dell'individuo, sostenendo invece che l'individuo unico e irripetibile, con le sue esperienze personali, è centrale.
Gli stadi dell'esistenza secondo Kierkegaard sono: lo stadio Estetico, caratterizzato dalla ricerca del piacere momentaneo; lo stadio Etico, in cui l'individuo assume responsabilità e diventa una persona con una storia; e lo stadio Religioso, dove l'individuo si affida completamente a Dio, superando l'etica.
La categoria più importante per Kierkegaard è la possibilità di fare scelte, che si manifesta in "Aut-Aut" attraverso la critica alla sintesi hegeliana, sottolineando che la scelta individuale esclude altre possibilità e genera angoscia.