Concetti Chiave
- Leibniz, filosofo e matematico tedesco, è noto per il suo lavoro in vari campi, tra cui matematica, filosofia, teologia e diritto, e ha lavorato come bibliotecario e consigliere privato ad Hannover.
- Le opere filosofiche principali di Leibniz, come la "Monadologia" e i "Nuovi saggi sull'intelletto umano", hanno influenzato significativamente filosofi come Christian Wolff e Immanuel Kant.
- In matematica, Leibniz è famoso per aver sviluppato il calcolo infinitesimale indipendentemente da Newton e per l'invenzione di una macchina calcolatrice avanzata per il suo tempo.
- La filosofia delle monadi di Leibniz descrive l'universo come composto da "monadi", entità semplici e indivisibili che riflettono l'universo, creando un insieme armonioso come parte di un piano divino.
- La logica leibniziana introduce distinzioni tra possibile e attuale, necessario e contingente, e sviluppa il principio di ragione sufficiente per spiegare le verità che non derivano dal principio di non contraddizione.
Indice
Biografia di Leibniz
Leibniz Gottfried Wilhelm (Lipsia 1646 - Hannover 1716), filosofo, matematico e uomo politico tedesco. Dopo aver studiato presso varie università tedesche, dal 1666 (anno in cui si laureò in diritto) fu al servizio dell'arcivescovo elettore di Magonza con vari incarichi giuridici, politici e diplomatici.
Nel 1673 si recò a Parigi restandovi per tre anni e dedicandosi a studi di matematica, scienza e filosofia. Nel 1676 fu nominato bibliotecario e consigliere privato alla corte di Hannover, mantenendo l'incarico fino alla morte.
Gli scritti di Leibniz, considerato un genio universale dai contemporanei, comprendono, oltre alla matematica e alla filosofia, anche teologia, diritto, diplomazia, politica, storia, filologia e fisica. Tra gli scritti filosofici principali di Leibniz vi sono: Saggi di teodicea (2 voll., 1710), Monadologia (1714) e i Nuovi saggi sull'intelletto umano (1704). Gli ultimi due esercitarono una grande influenza sui filosofi tedeschi Christian Wolff e Immanuel Kant.
Contributi di Leibniz alla matematica
Leibniz contribuì alla matematica con la scoperta, nel 1675, dei principi fondamentali del calcolo infinitesimale, scoperta avvenuta indipendentemente da Isaac Newton, che elaborò il suo sistema di calcolo nel 1666. Il sistema di Leibniz fu pubblicato nel 1684, quello di Newton nel 1687, e la notazione leibniziana venne adottata universalmente. Nel 1672 egli ideò una macchina calcolatrice in grado di moltiplicare, dividere ed estrarre radici quadrate; per gli studi riguardanti il "calcolo delle qualità" e il tentativo di inventare un "alfabeto dei pensieri", la combinatoria universale dei concetti (Characteristica Universalis), è considerato un pioniere della logica matematica.
Filosofia delle monadi
Nella filosofia di Leibniz l'universo è costituito da innumerevoli centri di forza o energia spirituale, che egli chiama "monadi". La monade è quindi una sostanza semplice, inestesa, è come un "punto reale e animato". Ogni monade rappresenta un microcosmo individuale, infatti Leibniz la definisce "un piccolo mondo concepito in un punto", rispecchiando l'universo secondo gradi di perfezione crescente delle percezioni e sviluppandosi indipendentemente da tutte le altre monadi (le monadi non hanno finestre). L'universo costituito da queste monadi, che sono fra loro connesse e cooperanti a produrre l'agire finalizzato del tutto, è il risultato armonioso di un piano divino. Nell'universo di Leibniz esistono quindi i contrari (vita/morte), ma anche gli intermedi. Quest'universo leibniziano è "il migliore di tutti i mondi possibili".
Logica e principi di Leibniz
Leibniz effettua nella sua logica innanzitutto una distinzione fra possibile e attuale, necessario e contingente. Infatti possibile è tutto ciò che riusciamo a pensare senza contraddizioni, mentre attuale è qualcosa che esiste di fatto in natura. Nel passaggio tra possibile e attuale una cosa perde parte della sua perfezione, perciò una monade che esiste in mente Dei quando verrà prodotta nella realtà perderà parte della sua perfezione. Dio è solo colui che fa passare dalla potenza all'atto queste idee presenti da sempre nella sua mente. Ora entra nella logica i principi di verità di ragione e verità di fatto. Necessario è tutto ciò il cui opposto implica una contraddizione e questo si ricollega alle verità di ragione. Contingente è tutto ciò il cui contrario non implica una contraddizione e questo si ricollega alle verità di fatto. Le verità di fatto sono le azioni che accadono nella realtà deducibili a posteriori. Leibniz riprende il principio di identità per valutare le verità di ragione, ma quando ci si avvicina al piano metafisico si deve introdurre il principio di ragione sufficiente che serve a estendere il generale principio logico dell'"analiticità" delle verità a quelle verità (di fatto) che non sono deducibili dal principio di non contraddizione. La differenza sta nel fatto che la spiegazione mediante il principio di identità è evidente, mentre la spiegazione mediante la ragione sufficiente è probabile. A questo Leibniz aggiunge il principio degli indiscernibili nel quale afferma che in natura non esisteranno mai due oggetti uguali; è questa una critica a Spinoza.
Domande da interrogazione
- Chi era Gottfried Wilhelm Leibniz e quali furono i suoi principali contributi?
- Quali sono alcune delle opere filosofiche principali di Leibniz?
- In cosa consiste la teoria delle monadi di Leibniz?
- Come si distingue la logica leibniziana tra possibile e attuale, necessario e contingente?
- Qual è il principio degli indiscernibili di Leibniz e a chi si oppone?
Gottfried Wilhelm Leibniz era un filosofo, matematico e uomo politico tedesco, noto per i suoi contributi in vari campi come la matematica, la filosofia, la teologia, il diritto e la logica matematica. È famoso per la scoperta indipendente dei principi del calcolo infinitesimale e per la sua filosofia delle monadi.
Tra le opere filosofiche principali di Leibniz ci sono i "Saggi di teodicea", la "Monadologia" e i "Nuovi saggi sull'intelletto umano". Queste opere hanno avuto una grande influenza su filosofi come Christian Wolff e Immanuel Kant.
La teoria delle monadi di Leibniz descrive l'universo come composto da innumerevoli centri di forza o energia spirituale chiamati "monadi". Ogni monade è una sostanza semplice e inestesa che rappresenta un microcosmo individuale, riflettendo l'universo in modo unico e indipendente.
Nella logica leibniziana, il possibile è ciò che può essere pensato senza contraddizioni, mentre l'attuale è ciò che esiste in natura. Il necessario è ciò il cui opposto implica una contraddizione, collegato alle verità di ragione, mentre il contingente è ciò il cui contrario non implica una contraddizione, collegato alle verità di fatto.
Il principio degli indiscernibili di Leibniz afferma che in natura non esisteranno mai due oggetti uguali. Questo principio è una critica a Spinoza, sostenendo che ogni entità è unica e distinta.