Concetti Chiave
- Kant era un pensatore dell'Illuminismo che cercava di sintetizzare empirismo e razionalismo, valorizzando il sapere scientifico attraverso il criticismo.
- La "Critica della ragion pura" di Kant esplora la necessità di una critica della ragione per emancipare l'uomo, limitandone le pretese e proteggendola dallo scetticismo.
- La rivoluzione copernicana di Kant pone il soggetto al centro della conoscenza, poiché le strutture a priori organizzano l'esperienza che riceviamo dall'esterno.
- Nella "Critica della ragion pratica", Kant introduce la legge morale universale, basata sull'autonomia e sulla libertà, distinguendo tra massime soggettive e imperativi oggettivi.
- Kant sostiene un sistema politico liberale, dove lo stato garantisce la libertà dei cittadini e promuove un federalismo per evitare conflitti tra stati.
Indice
Immanuel Kant
- Visse l’età dell’illuminismo e della rivoluzione americana di cui condivide le istanze di liberazione- Ha una grande fiducia nella ragione e nel progresso
- Cerca di fare una sintesi tra empirismo e razionalismo, dando importanza al sapere scientifico (criticismo)
Critica della ragion pura
- L’uomo non ha bisogno di seguire gli altri ma deve avere il coraggio di seguire il proprio intelletto- La critica serve ad emancipare l’uomo attraverso la sua ragione, strumento di miglioramento per l’umanità
- La critica deve essere anche autocritica perché tutti abbiamo dei pregiudizi e dei dogmi interiori: il compito della critica è criticare la ragione stessa e le sue capacità e serve per combattere i dogmi
- La ragione deve ragionare ance su sé stessa, cioè:
1. Deve limitare le pretese della ragione, la quale è vincolata all’esperienza
2. Deve porla al riparo dallo scetticismo che rischia di dubitare delle certezze scientifiche
- Il ruolo della ragione è descritto nella “critica della ragion pura” in cui Kant afferma che le scienze sono un dato di fatto ma filosoficamente non si sa in che modo siano possibili, come non si sa se la metafisica sia una scienza
- Sintesi tra 1. Razionalismo = che ricava dalla ragione la conoscenza della realtà (si rimane sul piano astratto, nel mondo dei concetti e 2. Empirismo = che respinge il razionalismo ed una l’esperienza come materiale di conoscenza. Questo erra arrivato allo scetticismo con Hume e Locke, diventando pericoloso per la scienza e la metafisica
- Kant ammira Hume ma lo critica in quanto scettico
- Ogni conoscenza si divide in proposizioni (espressioni linguistiche di un giudizio che uniscono il soggetto al predicato)
- Esistono tre tipi di giudizio:
1. Analitici che analizzano il soggetto e sono: a priori (indipendenti dall’esperienza), universali e necessari (riguardano tutti i corpi), si fondano sul principio di non contraddizione. È un giudizio in cui il predicato deve appartenere al soggetto (i corpi sono estesi) e che mette in luce delle caratteristiche del soggetto (tutti gli scapoli sono uomini non sposati=il predicato afferma ciò che sé già detto dal soggetto)
2. Sintetici a posteriori, sono: particolari e non necessari, si fondano sull’esperienza e non garantiscono una conoscenza universalmente valida
3. Sintetici a priori: sono universali e necessari, incrementano la conoscenza senza basarsi sull’esperienza, garantiscono una conoscenza oggettivamente valida, su di essi si basano le scienze.
Rivoluzione copernicana di Kant
- Tutto inizia con l’esperienza ma non tutto deriva da essa- Crede che nella conoscenza operino strutture a priori, che non vengono dall’esperienza
- Conoscere è unione della materia del conoscere che deriva dall’esterno e della forma con cui il soggetto la organizza
- Non si avrà mai una conoscenza completa di un oggetto in quanto ogni uomo organizza a modo suo
- Il soggetto ha un ruolo primario nella conoscenza = rivoluzione copernicana
- Le sensazioni che riceviamo da un oggetto sono soggettive ma la forma con cui vengono riorganizzate è oggettiva
Conoscenza trascendentale
- Si occupa di capire come gli oggetti vengono organizzati, quindi è a priori- Distingue due strutture senza le quali non è possibile alcuna esperienza, ovvero sensibilità ed intelletto
- Il trascendentale studia le forme a priori della sensibilità, ovvero spazio e tempo
- Spazio e tempo sono intuizioni della sensibilità e non derivano da questa ma la precedono e sono comuni a tutti gli uomini. Questo spiega perché 7+5=12 sia uguale per tutti gli uomini
Estetica trascendentale
- Riguarda Le strutture della sensibilità- Con la sensibilità gli oggetti ci vengono dati e con l’intelletto vengono pensati
- Tra le 12 categorie dell’intelletto a priori c’è quella della casualità che spiega la natura come insieme di cause
- L’oggetto dell’intuizione sensibile è il fenomeno che significa manifestazione. L’uomo non coglie l’oggetto in sé ma la sua manifestazione, diverso dal noumeno che è esattamente l’opposto e che sfugge alla conoscenza umana
Analitica trascendentale
- Si occupa dell’intelletto e del modo in cui un oggetto può essere pensato- L’intelletto è la facoltà di giudicare e le condizioni di possibilità del pensare sono dette categorie
- A queste dodici categorie si rifà l’Io- penso, unità originaria dell’autocoscienza principio supremo della conoscenza umana
Dialettica trascendentale
- Si occupa della ragione e della sua ambizione di conoscere anima, mondo e dio- La ragione è per Kant l’intelletto stesso che cerca di andare oltre all’esperienza
- Le idee della ragione (amina, dio e mondo) non danno origine alla conoscenza in quanto non ne abbiamo esperienza
- Il puro pensiero non può giungere a conoscere quindi la metafisica è una scienza impossibile, può essere utilizzata solo per organizzare i fenomeni in modo ordinato
Critica della ragion pratica
- Questa si propone di distogliere la ragione da pretendere di essere la sola a determinare la volontà umana- Secondo Kant esiste una legge morale universale uguale per tutti, che è chiara ed evidente
- La moralità non esisterebbe se l’uomo fosse solo pura ragione o sensibilità
- L’edificio della morale si basa sulla libertà, la quale è autonomia
- L’uomo è un essere imperfetto ed è libero di agire secondo la morale
- Esistono dei principi che regolano la nostra vita:
1. Massime: soggettive, ognuno ha le sue
2. Imperativi: oggettivi, valgono per tutti. Questi si dividono in i
+ ipotetici: condizioni universali, doveri (se…devi…). Può avere fini pratici (regole dell’abilità) o regole di vita per tutti (consigli della prudenza)
+ categorici: sopra di essi si fonda la morale vera e propria. Dominano il dovere in modo incondizionato (devi, dunque puoi). Non conta il risultato ma l’intenzione. Ha tre formule generali:
*agire unicamente secondo quella massima che si vuole universalizzare come legge, prima di decidere cosa è vero e cosa no
*agire in modo da considerare nello stesso tempo l’umanità nella persona e la persona nell’umanità: rispettare la dignità altrui evitando di fare degli altri un oggetto di egoismo
*agire in modo da considerare la volontà di ognuno come la volontà legislativa: la legge non ci dice cosa fare ma come
Postulati della ragion pratica
- Libertà: è indimostrabile sul piano teoretico ma indispensabile su quello pratico- Immortalità: è richiesta dalla legge morale
- Esistenza di dio: è la garanzia di un sommo bene. Non sono le verità religiose a fondare la morale ma il contrario
- Non sono dimostrabili con la ragion pura, ma chiariti con la ragion pratica
- L’uomo si considera un essere degno di felicità e di aspirare ad essa. Il sommo bene è l’unione delle virtù e della felicità
- Secondo Kant l’uomo agisce seguendo il sommo bene per il dovere
Politica
- È un liberale: pensa che lo stato debba garantire la libertà dei cittadini- Il diritto/legge serve a limitare la liberà del singolo per arrivare alla libertà di tutti
- Crede nello stato repubblicano
- Lo stato deve intervenire ed aiutare i cittadini durante le difficoltà
- Deve esserci un federalismo per evitare conflitti tra gli stati
- Perché il mercato globale sia pacifico ci deve essere:
1. Una costituzione repubblicana
2. Un federalismo di liberi stati
3. Dovere dell’ospitalità
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale della "Critica della ragion pura" di Kant?
- In cosa consiste la "rivoluzione copernicana" di Kant?
- Qual è la differenza tra giudizi analitici e sintetici secondo Kant?
- Come Kant definisce la moralità nella "Critica della ragion pratica"?
- Quali sono i postulati della ragion pratica secondo Kant?
L'obiettivo principale è emancipare l'uomo attraverso la sua ragione, criticando la ragione stessa e le sue capacità per combattere i dogmi e limitare le pretese della ragione, vincolata all'esperienza.
La rivoluzione copernicana di Kant consiste nel riconoscere che il soggetto ha un ruolo primario nella conoscenza, unendo la materia del conoscere dall'esterno con la forma con cui il soggetto la organizza.
I giudizi analitici sono a priori, universali e necessari, basati sul principio di non contraddizione, mentre i giudizi sintetici a posteriori sono particolari e non necessari, fondati sull'esperienza.
Kant definisce la moralità come basata su una legge morale universale, chiara ed evidente, che si fonda sulla libertà e autonomia dell'uomo, con imperativi categorici che dominano il dovere in modo incondizionato.
I postulati della ragion pratica sono la libertà, l'immortalità e l'esistenza di Dio, che non sono dimostrabili con la ragion pura ma sono chiariti con la ragion pratica, essenziali per l'unione delle virtù e della felicità.