Concetti Chiave
- Kant propone una "rivoluzione copernicana" nella filosofia, invertendo il rapporto tra oggetto e soggetto nella conoscenza, con il soggetto che organizza i dati dell'esperienza.
- La conoscenza secondo Kant parte dall'esperienza ma non deriva completamente da essa, integrando elementi di empirismo e razionalismo con strutture a priori universali e necessarie.
- Kant distingue tra il piano logico del soggetto e il piano ontologico, sostenendo che il soggetto umano stabilisce le leggi e i principi che governano la conoscenza empirica.
- Esempi storici come la matematica e la fisica mostrano come i saperi siano diventati scientifici attraverso l'adozione di principi e norme universali, un processo non ancora completato dalla metafisica secondo Kant.
- Kant contrasta con Hume riguardo alla causalità, considerandola una legge stabilita dall'uomo, piuttosto che un principio non necessario e universale come sostenuto dallo scetticismo humeano.
Indice
- La rivoluzione copernicana di Kant
- Il ruolo del soggetto nella conoscenza
- La transizione alla fase scientifica
- La metafisica e il soggetto umano
La rivoluzione copernicana di Kant
Dopo aver mostrato la struttura della conoscenza, si interroga allora, come tali giudizi possano formarsi e introduce in tal senso la “grande luce”, che avvia kant ad una vera e propria “rivoluzione copernicana”: come copernico aveva invertito il rapporto tra terra e sole, così kant inverte il rapporto tra oggetto e soggetto della conoscenza. anziché pensare che le nostre strutture mentali umane si adattino alla natura, bisogna pensare che la natura si modelli sulle strutture umane.
Il ruolo del soggetto nella conoscenza
la conoscenza parte dall’oggetto, ma al centro del sistema conoscitivo c’è un soggetto che organizza i dati dell’esperienza sensibile attraverso strutture a priori dunque tutto inizia dall’esperienza (empirismo), ma non tutto deriva dall’esperienza (razionalismo) la ragione è modellata con strutture a priori universali e necessarie. per cui nella conoscenza è il soggetto a indicare le leggi, i criteri, i principi su cui strutturare i dati empirici che coglie con l’osservazione del mondo.
La transizione alla fase scientifica
infatti, secondo il filosofo tedesco, se si potesse tracciare la storia dei vari saperi, si può stabilire durante il processo storico di ognuna di esse che c’è stato un momento in cui dalla fase prescientifica attraverso la gran luce si è passati alla fase scientifica.

La metafisica e il soggetto umano
Un caso è la matematica e la fisica, la prima diventata sapere scientifico quando talete ne ha indicato i principi e le norme, l’altra con il lavoro di galilei e newton che hanno stabilito le regole e le leggi attraverso cui osservare il mondo. di conseguenza, sostiene kant, la metafisica è ancora in fase prescientifica, poiché non sono state stabilite norme e leggi da renderla un sapere universale e necessario. perciò in sintesi, il fondamento di tali giudizi è l’uomo, il soggetto umanità che gestisce la conoscenza su criteri universali e necessari. tuttavia, ne segue che il piano logico del soggetto non corrisponde necessariamente al piano ontologico.secondo hume, la casualità era un principio non necessario e universale (scetticismo); per kant, invece, è una legge che pur non appartenendo al mondo è tale in quanto è l’uomo stesso che l’ha stabilita.
Domande da interrogazione
- Qual è la "rivoluzione copernicana" di Kant nella conoscenza?
- Come si differenziano empirismo e razionalismo secondo Kant?
- Perché la metafisica è considerata ancora in fase prescientifica secondo Kant?
Kant inverte il rapporto tra oggetto e soggetto della conoscenza, sostenendo che la natura si modella sulle strutture umane, non viceversa.
La conoscenza inizia dall'esperienza (empirismo), ma non tutto deriva da essa, poiché la ragione è modellata con strutture a priori universali e necessarie (razionalismo).
La metafisica è in fase prescientifica perché non sono state stabilite norme e leggi che la rendano un sapere universale e necessario.