Concetti Chiave
- Kant rappresenta il culmine dell'Illuminismo, gettando le basi per il Romanticismo e l'Idealismo, opponendosi alla degenerazione della metafisica tradizionale.
- La sua teoria della conoscenza combina esperienza sensibile e intelletto, criticando sia l'innatismo cartesiano che l'empirismo, sostenendo che entrambi sono fondamentali ma non sufficienti da soli.
- Kant ha introdotto una visione della conoscenza che comprende sia componenti materiali legate agli oggetti che componenti formali, immateriali, essenziali per la comprensione profonda dell'essere.
- Intuizioni fondamentali come spazio e tempo sono considerate strutture mentali innate, fornendo una dimensione soggettiva che si attiva attraverso i fenomeni percepiti.
- Il criticismo di Kant stabilisce limiti alla conoscenza, evidenziando la necessità di esperienza per attivare l'intelletto, e pone l'emphasis sull'importanza dell'analisi trascendentale per comprendere i limiti etici, metafisici e scientifici.
Indice
Kant e l'Illuminismo
Kant rappresenta il culmine dell’Illuminismo e pone i presupposti del Romanticismo e dell’Idealismo (che si rifà al Platonismo e al Neoplatonismo).
Costituisce, in contraddizione all’epoca, un sistema per risolvere i problemi del pensiero filosofico precedente e della degenerazione della metafisica (che non teneva più conto dell’ordine sensibile delle cose).
Vita e formazione di Kant
Nacque, visse e morì in Prussia, a Königsberg, durante l’invasione e la presa napoleonica della Germania. Figlio di genitori di origine scozzese, ricco, entrò in collegio e fu lì educato al Pretismo (Luteranesimo radicale, simile al puritanesimo calvinista, ma con ideologia e fondamenti differenti) dal direttore Shultz. Uscito, studiò filosofia, matematica e teologia all’Università di Königsberg, capoluogo della Russia orientale.
Qui tenne corsi liberi per 10 anni, poi divenne professore ordinario di logica e metafisica.
Insegnamento e valori di Kant
-> Egli non volle insegnare cosa dicevano i filosofi, ma voleva tenere incontri e esporre stili di vita. Amava insegnare anche i valori e le scoperte della rivoluzione scientifica.
Il tutto evidenziava in Kant l’interesse verso il mondo naturale e l’importanza per l’essere umano del valore morale -> Questo venne messo anche in rilievo, sia nella Critica della ragione pratica che infine sulla sua stessa tomba, con il celebre aforisma: “Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”.
Conoscenza e metafisica
Egli comprese che necessariamente qualcosa esisteva oltre la conoscenza sensibile. Ogni uomo, in quanto tale, ne varca i confini definendo una divisione della conoscenza , e concependo la metafisica come una ricerca oltre i margini del sensibile.
Critica all'Innatismo e all'Empirismo
Kant mette in discussione il dogma metafisico dando il proprio contributo al dibattito tra l’Innatismo (deduttivo; Cartesio) e l’Empirismo: Sostenendo che entrambi cadono in errore, afferma che il primo si basa troppo sulle conoscenze innate e che il secondo conferisce troppa importanza al valore dell’ esperienza nella conoscenza. Comunque individua nell’esperienza sensibile qualcosa di necessario alla conoscenza -> conoscenza sensibile.
Conoscenza sensibile e intelletto
La sua forma di conoscenza, però, dà importanza sia ai sensi sia all’intelletto -> Newton.
La sua intuizione/tesi venne esposta per la prima volta come tesi di laurea.
Fenomeno e intelletto
La conoscenza attraverso i sensi viene riformulata attraverso l’intelletto seguendo dei passaggi:
1)I sensi captano l’oggetto , che è ciò che ad essi appare(non filtrato dall’intelletto, non è ancora esperienza), e può essere falso (= la conoscenza sensibile degli empiristi): la conoscenza sensibile si basa sul fenomeno / apparenza che è ancora qualcosa di opinabile e superficiale. 2) Il fenomeno, una volta captato dai sensi, viene proiettato verso l’intelletto (= l’intelletto degli innatisti), e la conoscenza sensibile a questo punto diventa riflessa (riflessione su ciò che appare) e si trasforma in esperienza ( contrasto con Hume -> secondo Kant dentro di noi c’è qualcosa di innato cui vengono trasmesse le nostre sensazioni ovvero le categorie / concetti -> legame aristotelico: esiste un patrimonio innato da attivare tramite l’ esperienza).
Materiale e formale nella conoscenza
A questo punto si è affermato che la conoscenza si basa su due componenti:
• materiale -> legata agli oggetti;
• formale -> immateriale, nella nostra mente, conoscenza pura e sostanziale, di ordine metafisico (conoscenza dell’essere in profondità). Questa è estremamente importante poiché è formata sia da concetti che da intuizioni (=Newton -> qualcosa che appartiene alla nostra mente, innata, ci permette di andare avanti nella conoscenza; a posteriori / puro dell’esperienza)
Intuizioni di spazio e tempo
Intuizioni fondamentali sono quelle di spazio e di tempo -> strutture mentali innate che si attivano attraverso il fenomeno -> dimensione soggettiva dello spazio e del tempo (diverso da Newton: spazio e tempo sono elementi oggettivi, univoci per tutti).
Criticismo -> pur sostenendo che senza attività razionale non vi può essere conoscenza (carattere illuminista), pone dei limiti (es. razionalità nell’emotività) -> per Kant porre dei limiti significa trovare il significato di qualcosa e darle un valore.
Religione e censura
Verso il 1790 scrisse un testo Sulla religione, nei limiti della ragione -> non piacque alla società puritana e politica, venne censurato.
L’esperienza è il limite della conoscenza -> Galileo.
Sondare la conoscenza / noumeno vuol dire attivare l’intelletto, cioè analisi e ragionamenti che portano a una critica / giudizio. Un’altra funzione mentale è quella trascendentale che permette la conoscenza tramite l’analisi delle forme pure, sondando i limiti, i campi etici, metafisici e scientifici -> necessità dell’esperienza che ha a sua volta necessità della conoscenza a priori.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo di Kant al dibattito tra Innatismo ed Empirismo?
- Come Kant definisce la conoscenza sensibile e la sua trasformazione in esperienza?
- Qual è il ruolo delle intuizioni di spazio e tempo nella teoria della conoscenza di Kant?
- Cosa intende Kant con il termine "Criticismo"?
- Qual è la funzione della conoscenza trascendentale secondo Kant?
Kant critica entrambi, sostenendo che l'Innatismo si basa troppo sulle conoscenze innate e l'Empirismo dà troppa importanza all'esperienza. Propone una conoscenza che integra sensi e intelletto.
La conoscenza sensibile inizia con i sensi che captano il fenomeno, che poi viene riflesso dall'intelletto, trasformandosi in esperienza attraverso categorie innate.
Spazio e tempo sono strutture mentali innate che si attivano attraverso i fenomeni, rappresentando una dimensione soggettiva della conoscenza.
Il Criticismo di Kant sostiene che la conoscenza richiede attività razionale, ma pone limiti per trovare significato e valore, come nel caso della razionalità nell'emotività.
La conoscenza trascendentale permette l'analisi delle forme pure, sondando i limiti etici, metafisici e scientifici, e richiede l'esperienza e la conoscenza a priori.