Concetti Chiave
- Kant esplora i limiti della conoscenza, interrogandosi su come sia possibile conoscere e sulla natura della matematica come scienza pura.
- I giudizi sintetici a priori, secondo Kant, accrescono la conoscenza basandosi su principi interni al soggetto, mentre quelli a posteriori dipendono dall'esperienza.
- L'estetica trascendentale di Kant introduce i concetti di spazio e tempo come forme a priori della sensibilità, essenziali per la conoscenza sensibile.
- Il tempo è visto come una dimensione soggettiva e infinita, che rappresenta la condizione formale a priori di tutti i fenomeni.
- Lo spazio è considerato una forma a priori della sensibilità esterna, un concetto unico e continuo, essenziale per l'intuizione degli oggetti esterni.
Kant introduce la sua filosofia basandosi sul problema di cosa sia possibile conoscere e come conoscere,introducendo i limiti della possibilità.Dunque si chiede come sia possibile la matematica come scienza pura, (mentre fino a quel momento i filosofi precedenti come Leibniz avevamo dato per vera questa scienza)Proprio da questo si deduce che Kant andava molto più a fondo rispetto agli altri filosofi ed era molto più analitico.
Indice
Il concetto di "io penso"
Un altro argomento importante riguarda la concezione "dell'io penso". Anche Kant arriva e condivide questo pensiero, ponendo il suo "io penso" simile a quello di Hume. Kant,tramite i giudizi sintetici a priori e a posteriori si chiede cosa conosciamo. I giudizi sintetici a priori sono quei giudizi nei quali la sintesi tra soggetto e predicato si fonda su un principio a priori interno al soggetto conoscente che non rischia di scadere nel particolare ed è in grado di accrescere conoscenza.I giudici sintetici a posteriori sono dipendenti dall'esperienza e non aumentano il grado di conoscenza, inoltre, sono contingenti e possono cambiare.
Estetica trascendentale e conoscenza sensibile
Questo filosofo inoltre tramite l'estetica trascendentale cerca di rispondere alla domanda GNOSEOLOGICA (ovvero, come è possibile conoscere e qual è la conoscenza sensibile vera?) con i concetti di spazio e tempo.
Spazio e tempo nella filosofia kantiana
Il tempo è il senso interno, non è un concetto empirico derivante da una qualche esperienza. Questo tempo siamo noi,lo diamo noi, noi diamo esattamente la successione,infatti senza l'essere umano sarebbe tutto un susseguirsi di attimi.Il tempo non è universale ma soggettivo.Questo concetto ha una sola dimensione, è infinito, è sempre applicabile a tutte le azioni fenomenicamente possibili, non è altro che la forma del senso interno,ossia dell'intuizione di noi stessi e del nostro stato interno. È la condizione formale a priori di tutti i fenomeni.Lo spazio invece è il senso esterno ma si trova comunque dentro di noi. Non si può pensare all'assenza di oggetto nello spazio.Non si può parlare di più spazi, ma di un unico e solo spazio aperto e non si può parlare di vuoto assoluto all'interno di esso poiché è riempito sempre da particelle. Nello spazio è presente il concetto di simultaneità perché è sempre uno,perché è una forma a priori della sensibilità.Risssumento lo spazio, altro non è che la forma dei fenomeni dei sensi esterni, anche la concezione soggettiva della sensibilità, sotto la quale soltanto ci è possibile l'intuizione esterna.Il mondo ci è dato grazie a queste forme,attraverso le quali percepiamo. in qualche modo l'esperienza attiva le nostre forme pure a priori( spazio e tempo).
Domande da interrogazione
- Qual è il problema principale che Kant affronta nella sua filosofia?
- Come Kant differenzia i giudizi sintetici a priori dai giudizi sintetici a posteriori?
- Qual è la concezione di Kant riguardo al tempo?
- Come Kant descrive lo spazio nella sua filosofia?
Kant si interroga su cosa sia possibile conoscere e come conoscere, introducendo i limiti della possibilità e analizzando la matematica come scienza pura.
I giudizi sintetici a priori accrescono la conoscenza basandosi su principi interni al soggetto, mentre i giudizi sintetici a posteriori dipendono dall'esperienza e non aumentano la conoscenza.
Kant considera il tempo come un senso interno, non empirico, soggettivo e infinito, che rappresenta la forma del senso interno e la condizione formale a priori di tutti i fenomeni.
Lo spazio è visto come il senso esterno, una forma a priori della sensibilità, che non può essere pensato senza oggetti e rappresenta la forma dei fenomeni dei sensi esterni.