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Concetti Chiave

  • Kant distingue tra giudizi analitici, che non offrono nuove informazioni, e giudizi sintetici, che aggiungono nuove informazioni al soggetto.
  • I giudizi analitici, tipici del Razionalismo, sono a priori e si basano sull'analisi del concetto del soggetto; sono universali e necessari.
  • I giudizi sintetici, caratteristici dell'Empirismo, sono a posteriori e dipendono dall'esperienza, quindi non sono universali o necessari.
  • Kant propone i "giudizi sintetici a priori", che combinano universalità e necessità con l'apporto di nuove informazioni, tipici di matematica e fisica pura.
  • La possibilità di giudizi sintetici a priori solleva la questione di come siano possibili la matematica pura e la fisica, e se la metafisica possa essere considerata una scienza.

Indice

  1. Distinzione tra giudizi analitici e sintetici
  2. Caratteristiche dei giudizi analitici
  3. Giudizi sintetici e loro implicazioni
  4. Giudizi sintetici a priori
  5. Possibilità dei giudizi sintetici a priori

Distinzione tra giudizi analitici e sintetici

Kant distingue i giudizi analitici, tipici del Razionalismo, dai giudizi sintetici, propri dell’Empirismo.

Caratteristiche dei giudizi analitici

Un giudizio è analitico quando il predicato afferma qualcosa che era già contenuto nel concetto del soggetto.

Ad esempio, “tutti i corpi sono estesi” il predicato dell’estensione è già contenuto nel soggetto (il concetto di corpo) Quindi tale tipo di giudizio non fornisce informazioni nuove ma si limita a mettere in luce una delle caratteristiche del soggetto attraverso l’analisi. I giudizi analitici sono a priori cioè indipendenti dall’esperienza, perché si basano sull’analisi di un concetto dato. Sono giudizi universali e necessari. La loro validità è fondata sul principio di non contraddizione: la nozione di un corpo privo di estensione sarebbe infatti contraddittoria. I giudizi analitici a priori, quelli proprio del Razionalismo, garantiscono, si, quell’universalità e quella necessità ma non forniscono informazioni nuove.

Giudizi sintetici e loro implicazioni

Invece un giudizio è sintetico quando il predicato aggiunge un’informazione nuova sul soggetto, non contenuta nel suo concetto. I giudizi basati sull’esperienza sono sintetici a posteriori, perché solo “dopo” il verificarsi di un’esperienza è possibile predicare qualcosa del soggetto del giudizio. In tal modo si aggiunge al soggetto qualcosa di nuovo, non contenuto nel concetto del soggetto stesso. Ad esempio, è sintetico il giudizio “alcuni corpi sono pesanti”, nel quale la pesantezza aggiunge al soggetto una nota che non è contenuta nella sua definizione. Tuttavia i giudizi sintetici a poteriori, propri dell’Empirismo, pur garantendo novità e accrescimento del sapere, forniscono solo dei collegamenti empirici, non universali e necessari, fra i due concetti che li compongono: solo alcuni corpi sono pesanti e, sulla base dell’esperienza non posso affermare che tutti i corpi devono essere pesanti. Dunque, ciascuno dei due modelli di giudizio presenta aspetti positivi e limiti.

Giudizi sintetici a priori

Si può pensare allora a n terzo modello costituito dai “giudizi sintetici a priori”, che da un lato siano universali e necessari, e dall’altro siano in grado di dire qualcosa di nuovo. Per garantire universalità e necessità tali giudizi devono essere a priori, cioè indipendenti dall’esperienza. Infatti, non potrebbero basarsi sull’esperienza in quanto questa non è in grado di giustificare che un certo predicato sia attribuibile a tutti i soggetti. Secondo Kant i giudizi sintetici a priori sono propri della matematica pura, della fisica pura e della stessa metafisica. Nelle proporzioni “5+7= 12”, “la somma degli angoli interni è 180” ecc.. costituiscono concetti non contenuti, neppure implicitamente, in quelli dei rispettivi soggetti. Lo stesso può dirsi della proposizione metafisica “il mondo deve avere un inizio” che da un lato non è analitica (perché il concetto di inizio non è incluso nel concetto di mondo) e dall’altro non è a posteriori, perché non è un prodotto dell’esperienza.

Possibilità dei giudizi sintetici a priori

La questione che si pone allora è: “come sono possibili i giudizi sintetici a priori?” O anche: come è possibile una matematica pura? Essendosi la matematica e la fisica già affermate come scienze, per loro di pone la questione come siano possibili. Per la metafisica invece data la situazione di incertezza in cui si trova e date le contraddizioni a cui va incontro qualunque tentativo di dare risposta alle domande che essa si pone, occorre prima di tutto accertare una volta per tutte se sia possibile come scienza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza tra giudizi analitici e sintetici secondo Kant?
  2. I giudizi analitici affermano qualcosa già contenuto nel concetto del soggetto e sono a priori, mentre i giudizi sintetici aggiungono nuove informazioni e sono a posteriori.

  3. Perché i giudizi analitici sono considerati universali e necessari?
  4. Sono basati sul principio di non contraddizione e non dipendono dall'esperienza, garantendo universalità e necessità.

  5. Quali sono i limiti dei giudizi sintetici a posteriori?
  6. Pur fornendo nuove informazioni, non garantiscono universalità e necessità, essendo basati su collegamenti empirici.

  7. Cosa caratterizza i giudizi sintetici a priori?
  8. Sono universali e necessari, indipendenti dall'esperienza, e forniscono nuove informazioni, tipici della matematica pura, fisica pura e metafisica.

  9. Qual è la questione centrale riguardo ai giudizi sintetici a priori?
  10. La questione è come siano possibili tali giudizi, specialmente in matematica e fisica, e se la metafisica possa essere considerata una scienza.

Domande e risposte

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