Concetti Chiave
- L'estetica trascendentale di Kant analizza la sensibilità come condizione a priori per la conoscenza, distinta dalla realtà in sé.
- La sensibilità agisce tramite intuizioni, distinguendo tra intuizioni empiriche e pure, organizzate attraverso spazio e tempo.
- Kant critica le interpretazioni empiristica, oggettivistica e concettualistica di spazio e tempo, introducendo il concetto di idealità trascendentale e realtà empirica.
- Spazio e tempo sono visti come quadri mentali a priori, fondamentali per qualsiasi esperienza fenomenica secondo Kant.
- La matematica, basata su intuizioni pure di spazio e tempo, è universale e necessaria, dimostrando le proprietà in modo sintetico a priori.
Trascendentale: forma a priori, non lo riferisce a una proprietà ontologica della realtà in sé, ma a una condizione gnoseologica che rende possibile la conoscenza della realtà fenomenica. Una cosa è trascendentale se è innata, se l'abbiamo a prescindere di qualsiasi esperienza.
Sensibilità e intuizioni
L'estetica trascendentale è la sezione della Critica della ragion pura in cui Kant studia la sensibilità e le sue forme a priori. La sensibilità non genera i prorpi contenuti ma li accoglie tramite intuizioni (forma di conoscenza in cui l'oggetto risulta immediatamente presente alla mente umana). Tuttavia la sensibilità non è solo ricettiva ma anche attiva, perché organizza il materiale delle sensazioni (intuizioni empiriche) mediante lo spazio e il tempo, che sono le forme a priori (intuizioni pure) della sensibilità. Le intuizioni empiriche consistono in quella forma di conoscenza in cui, mediante la sensazione, la mente umana si riferisce in modo immediato all'oggetto percepito. Le intuizioni pure sono le forme a priori delle sensazioni, in quanto non si mescolano all'esperienza.
Confutazione delle interpretazioni
L'esposizione metafisica(Tenendo conto della metafisica) Kant confuta la visione empiristica di Locke, la visione oggettivistica di Newton e la visione concettualistica di Leibniz, i quali affermavano rispettivamente che lo spazio e il tempo fossero: idee generali; oggettivamente esistenti; concetti esprimenti rapporti tra le cose.
Contro l'interpretazione empiristica: Kant afferma che spazio e tempo non possono derivare dall'esperienza, perché per farne una qualsiasi presupponiamo le rappresentazioni originali di spazio e tempo. Non si può non pensare nello spazio e nel tempo (A Pasqua vado in montagna).
Contro l'interpretazione oggettivistica: spazio e tempo non sono contenitori in cui si trovano gli oggetti, bensì quadri mentali a priori dentro i quali connettiamo i dati fenomenici. Pur essendo ideali e soggettivi rispetto alle cose in se stesse, lo spazio e il tempo sono reali e oggettivi rispetto all'esperienza. Perciò Kant parla di idealità trascendentale e di realtà empirica dello spazio e del tempo.
Contro l'interpretazione concettualista: oggettivamente ogni esperienza si da all'uomo in base alle intuizioni di spazio e tempo, se non rientra in quelle categorie è noumena. Pur rifiutando l'oggettivismo di Newton, Kant vi si avvicina con la dottrina dello spazio e del tempo come coordinate assolute dei fenomeni.
Spazio, tempo e matematica
L'esposizione trascendentale(Tenendo conto della scienza) Secondo Kant , il punto di appoggio delle costruzioni sintetiche a priori della matematica risiede nelle intuizioni di spazio e tempo. La geometria è la scienza che dimostra sinteticamente a priori le proprietà delle figure mediante l'intuizione pure di spazio. Analogamente l'aritmetica è la scienza che determina sinteticamente a priori la proprietà delle serie numeriche, basandosi sull'intuizione pura di tempo e di successione, senza la quale il concetto di numero non sarebbe mai sorto. In quanto a priori, la matematica è anche universale e necessaria, immutabilmente valida per tutte le menti pensanti. Se la forma a priori di spazio con cui ordiniamo la realtà è di tipo euclideo, allora i teoremi della geometria euclidea varranno anche per l'intero mondo fenomenico.
Domande da interrogazione
- Che cosa significa "trascendentale" secondo Kant?
- Qual è il ruolo dello spazio e del tempo nell'estetica trascendentale di Kant?
- Come Kant confuta le interpretazioni di Locke, Newton e Leibniz riguardo lo spazio e il tempo?
- Qual è il legame tra intuizioni di spazio e tempo e la matematica secondo Kant?
Secondo Kant, "trascendentale" si riferisce a una condizione gnoseologica che rende possibile la conoscenza della realtà fenomenica, non a una proprietà ontologica della realtà in sé. È innato e indipendente dall'esperienza.
Nella teoria di Kant, lo spazio e il tempo sono forme a priori della sensibilità che organizzano il materiale delle sensazioni. Sono quadri mentali a priori che connettono i dati fenomenici, ideali e soggettivi rispetto alle cose in sé, ma reali e oggettivi rispetto all'esperienza.
Kant confuta Locke affermando che spazio e tempo non derivano dall'esperienza; contro Newton, sostiene che non sono contenitori oggettivi ma quadri mentali; e contro Leibniz, afferma che non sono concetti ma intuizioni a priori.
Secondo Kant, le intuizioni di spazio e tempo sono il fondamento delle costruzioni sintetiche a priori della matematica. La geometria si basa sull'intuizione pura di spazio, mentre l'aritmetica si fonda sull'intuizione pura di tempo e successione, rendendo la matematica universale e necessaria.