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Concetti Chiave

  • La "Critica del giudizio" di Kant esplora il rapporto tra uomo e natura e introduce i temi pre-romantici, come il bello estetico e il sublime.
  • Kant distingue tra due mondi: il fenomenico, soggetto alle leggi della razionalità, e il mondo della libertà, cercando un accordo tra libertà e necessità.
  • L'opera è divisa in due parti: il giudizio estetico, che si concentra sulla bellezza e il sublime, e il giudizio teleologico, che esamina la finalità della natura.
  • Il giudizio riflettente cerca l'universale partendo dal particolare, mentre il giudizio determinante parte dall'universale per sussumere il particolare.
  • Kant distingue tra arte libera e aderente, sottolineando che la bellezza non può essere insegnata e che l'arte stabilisce le proprie regole.

E' la terza critica di Kant ed introduce i temi pre-romantici. E' presente, per esempio, il tema della natura (rapporto uomo-natura) e l'altra tematica centrale è quella artistica (arte e bello estetico). Questa opera è stata vista come l'eco dei valori pre-romantici.

Indice

  1. Mondo fenomenico e libertà
  2. Giudizio estetico e sublime
  3. Giudizio riflettente e determinante
  4. Bellezza e piacere universale
  5. Arte libera e aderente
  6. Sublime dinamico e matematico

Mondo fenomenico e libertà

Kant dice che esiste un mondo fenomenico che obbedisce alle leggi della razionalità; dall'altra parte esiste il mondo della libertà, realtà che non è sottoposta a nulla.

In questa critica Kant vuole trovare un accordo tra libertà e necessità. Questa critica nasce però da altre ragioni: egli la scrive scrive per rispondere ad una questione epistemologica, ossia il problema della conoscenza.

Giudizio estetico e sublime

La critica del Giudizio (inteso come facoltà) è divisa in due parti: la critica del giudizio estetico e la critica del giudizio teleologico. Nella prima Kant riflette sul bello, e su cosa ci fa dire che una cosa è bella. Collegato a questa sezione è il tema del sublime e la differenza tra una cosa bella e una cosa sublime. Nella seconda parte (giudizio teleologico/finalistico), Kant si concentra sulla finalità della natura (troviamo un fine/scopo nei fenomeni naturali, alcuni, non tutti). Egli distingue due tipi di giudizi: giudizio riflettente e giudizio determinante. Quest'ultimo è per Kant il giudizio dove è dato l'universale e non bisogna fare altro che sussumere (parola kantiana) il particolare sotto l'universale.

Giudizio riflettente e determinante

Quello riflettente è invece il giudizio dove, avendo il particolare, bisogna trovare l'universale (la legge universale). I principi universali dell'intelletto (ragion pratica) erano l'ossatura per riconoscere i fenomeni naturali. Secondo Kant questi principi non bastano per trovare il particolare, poiché bisogna andare nello specifico. Ciò che serve è la facoltà del Giudizio, la quale non è una facoltà intellettuale, ma estetica. In un certo senso è la creatività, la quale ci permette, date le leggi universali, di arrivare a cogliere l'universale (= è la facoltà che ci permette di specificare l'universale nei confronti del particolare).

Il giudizio determinante, invece, determina in maniere oggettiva la realtà, la determina in maniera univoca; quello riflettente determina l'oggetto soggettivamente (=non in modo univoco).

Bellezza e piacere universale

Kant afferma che è bello ciò che piace universalmente senza concetto (=senza regola). La bellezza si manifesta attraverso un piacere. Kant distingue il piacere dal piacevole. Il piacevole, infatti, è ciò che stuzzica i sensi; il piacere è più profondo, coinvolge direttamente la nostra facoltà di Giudizio. Quando egli dice che la bellezza è universale, intende che la condizione di possibilità appartiene a tutti (= tutti possono pensare la bellezza). Non è possibile dare una regola al bello, racchiuderlo in una formula o in una definizione. La bellezza, perciò, non si può insegnare.

Arte libera e aderente

Kant parla poi di Arte (o bellezza) libera e aderente. L'arte aderente implica che la ricerca della bellezza è subordinata ad una regola che è condizionata dalla bellezza stessa. L'arte libera, invece, è quella che si esprime nelle forme d'arte quali pittura, scrittura, musica, eccetera, nelle quali il genio è capace di esprimere la sua idea di bellezza liberamente, senza alcun canone. E' compito dell'arte – secondo Kant – stabilire le regole della bellezza. Il bello secondo Kant non è il buono. L'oggetto bello è la finalità soggettiva.

Sublime dinamico e matematico

Il sublime è, invece, espressione di un sentimento. Il bello nasce dal piacere, il sublime nasce dal dispiacere. Esistono due tipi di sublime: il sublime dinamico e il sublime matematico. Il secondo, quello matematico, nasce dalla contemplazione di qualcosa infinitamente grande; quello dinamico, invece, è proprio degli oggetti che presentano un'infinità potenza. Esempio: il mare in tempesta. Il guardare il mare ci spinge a giudicare il mare sublime, e non bello. La condizione per determinare il sublime è il non avere paura (infatti guardare il mare in tempesta è ovviamente diverso se lo guardo da una stanza, invece che su una barca). Il dispiacere iniziale si tramuta poi nella consapevolezza della propria grandezza personale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i temi principali trattati nella "Critica del giudizio" di Kant?
  2. I temi principali includono il rapporto uomo-natura e l'estetica artistica, con un focus sul bello e il sublime.

  3. Come Kant distingue tra giudizio determinante e giudizio riflettente?
  4. Il giudizio determinante applica l'universale al particolare in modo oggettivo, mentre il giudizio riflettente cerca l'universale partendo dal particolare.

  5. Cosa intende Kant per bellezza universale?
  6. La bellezza universale è ciò che piace a tutti senza bisogno di concetti o regole, manifestandosi attraverso un piacere profondo.

  7. Qual è la differenza tra arte libera e arte aderente secondo Kant?
  8. L'arte libera esprime la bellezza senza regole, mentre l'arte aderente segue regole condizionate dalla bellezza stessa.

  9. Come Kant definisce il sublime e quali sono i suoi tipi?
  10. Il sublime è un sentimento che nasce dal dispiacere, distinto in sublime dinamico e matematico, legato rispettivamente alla potenza e alla grandezza infinita.

Domande e risposte

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