Concetti Chiave
- L'Illuminismo, sviluppatosi nel XVIII secolo, rappresenta un'era di progresso e ragione, originando in Inghilterra e fiorendo in Francia, con figure di rilievo come Voltaire e Rousseau.
- Il movimento illuminista promuove la libertà di pensiero e critica l'autorità religiosa e politica, sostenendo la tolleranza e l'uso della ragione come guida per l'umanità.
- Tra i capisaldi dell'Illuminismo vi sono razionalismo, deismo, separazione dei poteri, sovranità popolare, e meritocrazia, che sfidano le idee tradizionali e promuovono nuove concezioni socio-politiche.
- La diffusione delle idee illuministe fu facilitata da massoneria, libera stampa, luoghi di dibattito, e nuove forme di scrittura, contribuendo alla formazione di un'opinione pubblica informata.
- L'Enciclopedia di Diderot e d'Alembert rappresenta un'importante opera del periodo, sintetizzando il sapere dell'epoca e diffondendo il pensiero illuminista, sebbene ostacolata da censura e critiche religiose.
Indice
Il secolo dei lumi
Il Settecento, l'età in cui si sviluppa il movimento illuminista, è un'età di pace e progresso in cui si riconosce la grande importanza della ragione.
Viene definito il "secolo dei lumi", proprio per l'Illuminismo, che diviene la corrente simbolo di contrapposizione tra il vecchio e il nuovo
L'Illuminismo è un movimento politico, sociale, culturale e filosofico sviluppatosi intorno al XVIII secolo in Europa. Nacque in Inghilterra, ma ebbe il suo massimo sviluppo in Francia, poi in tutta Europa e raggiunse anche l'America. Massimi esponenti sono: Voltaire, Dideroit, d’Alembert, Rousseau, Locke.
Principi dell'illuminismo
Gli intellettuali, o illuministi, vengono chiamati philosophes: essi sostengono l’esistenza di un ‘lume naturale’ (che consiste nella capacità di conoscere, ragionare e guidare l’uomo nelle sue azioni, identificata con la ragione) che permette di individuare la strada giusta, collegata all’esperienza diretta, l’unico modo per percorrerla. Il movimento ha come obiettivo: il progresso civile e l'erudizione dell’umanità, per attuare il passaggio da uno stato di ignoranza ad una nuova età, caratterizzata da conoscenza e spirito critico. Lo spirito critico si configura come un metodo di ricerca individuale che formula opinioni personali, basato su osservazione empirica e indagine scientifica e svincolato dalle autorità.
Il pensiero illuminista può essere racchiuso in una frase del celebree filosofo Kant: “L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro”.
Libertà di pensiero
Grazie ad esso, infatti, si afferma il principio della libertà di pensiero, d cui sono stati martiri Giordano Bruno e Francisco Ferrer. Il rapporto tra intellettuali e potere, infatti, si inasprisce: gli illuministi sono costretti a subire carcere e censura, tranne quei pochi che riescono ad ottenere protezione dai loro sovrani (ad esempio, Voltaire in Prussia, Diderot in Russia).
Il termine illuminismo è passato poi a identificare genericamente qualunque forma di pensiero che voglia "illuminare" la mente degli uomini, ottenebrata dall'ignoranza e dalla superstizione, servendosi della critica della ragione e dell'apporto della scienza.
Critica al sapere autoritario
In questo periodo si genera un'aspra critica al sapere autoritario, originata dalla forte censura che la Chiesa cattolica aveva imposto. Nascono, quindi, nuovi concetti su vari piani:
• Sul piano religioso si sviluppano:
Piano religioso
Viene criticato il dogmatismo religioso e si aprono campagne in favore della tolleranza; si diffonde il pensiero secondo cui tutti siano uguali di fronte a Dio e ognuno sia libero di credere, secondo ragione, a ciò che vuole. Due filosofi si pronunciano su questo tema nelle loro opere: Locke e Voltaire. Locke, nella sua Lettera sulla tolleranza, scrive che la tolleranza sia garanzia della libertà di pensiero e di pace e si fonda sulla distinzione tra sfera pubblica e sfera privata; Voltaire, nel suo Trattato sulla tolleranza, difende i diritti inalienabili dell’uomo e accusa oscurantismo politico e religioso, pensiero racchiuso nella frase “non approvo ciò che pensi ma difenderò il tuo diritto di affermarlo”.
Sentimento antidogmatico che intacca la preminenza della chiesa e la sottomissione del popolo.
Corrente che tende a riportare le credenze religiose sotto il controllo della ragione e che elimina gli elementi irrazionali affermando quelli concepibili razionalmente: sostiene l’esistenza di un essere creatore e garante dell’ordine, che ha comportamenti umani, comprensibile da tutti.
• Sul piano scientifico e filosofico si sviluppano:
Piano scientifico e filosofico
Dal latino ratio, «ragione» è quella corrente filosofica basata sull'assunto che la ragione umana possa essere la fonte di ogni conoscenza.
Concezione filosofica per la quale l'unica realtà che può esistere è la materia e tutto deriva dalla sua continua trasformazione.
Principio secondo cui tutti i fenomeni avvengono in base ad un rapporto di causa-effetto.
Principio secondo cui la realtà non risponde a nessun fine prestabilito o disegno divino.
Dottrina gnoseologica elaborata da Condillac che riconduce ogni contenuto di conoscenza all'esperienza sensibile.
• Sul piano economico e sociale si sviluppano:
Piano economico e sociale
Uno stato è laico se vi è la tutela della libertà religiosa, se non esiste una religione ufficiale e se ognuno può scegliere se e quale fede professare. Esso è diverso dallo stato confessionale, in cui vi è perfetta coesione tra religione e identità di stato, e si diffondono rigidità e violenza contro chi si oppone alle leggi considerate sacre (stati di questo tipo sono, ad esempio, l'Isis o l'Italia del 600)
Si diffonde il principio secondo cui chi detiene il potere, governa e fa leggi non è scelto da Dio ma viene eletto per i suoi meriti: la scelta non è di origine divina ma dipende dalla ragione umana.
L’intellettuale diviene cittadino del mondo, tutto il mondo è la sua patria e tutto per lui costituisce fonte di ispirazione.
Questa dottrina trae origine da Montesquieu, il quale afferma che la libertà sia possibile solo se si riconosce la divisione tra potere legislativo, potere esecutivo, potere giudiziario.
Questo principio trae origine da Rousseau, il quale afferma che ingiustizia, corruzione e felicità inizino quando si afferma la proprietà privata, quindi viene proposta l’uguaglianza e nascono sovranità popolare e democrazia, ove si opera per ‘volontà generale’, cioè per il bene della comunità.
Questo principio trae origine da François Quesnay, che proponeva un'unione tra natura e governo; secondo lui l'agricoltura è la vera base di ogni altra attività economica: solo l'agricoltura è infatti in grado di produrre beni, mentre l'industria si limita a trasformare e il commercio a distribuire.
Diffusione dell'illuminismo
I fattori che permisero la diffusione del movimento illuminismo sono diversi. I principali sono: la massoneria, la libera stampa, i luoghi di dibattito, le diverse forme di scrittura, e l'Enciclopedia.
Massoneria e stampa libera
-è un'associazione segreta nata in Scozia e Inghilterra che si prefissa, progressivamente, l’obiettivo di rigenerare moralmente la società. Incontra l’illuminismo e ne condivide razionalismo, deismo, tolleranza, esaltazione della libertà, antidogmatismo. La condivisione di questi principi fa sì che essi vengano diffusi, e, di conseguenza, anche il movimento illuminista viene diffuso.
-In questo periodi nasce il giornalismo: portale di stampa libera che ha lo scopo di informare i cittadini sulle questioni importanti. Si sviluppa in Inghilterra e Olanda, luoghi non casuali perché era in questi stati che le pubblicazioni non erano sottoposte a controlli. Nascono gazzette, settimanali, quotidiani. Le più importanti testate giornalistiche sono “The Spectator” (inglese) e “Il Caffè” (milanese). Questo fenomeno contribuì alla formazione dell’opinione pubblica e alla creazione nuovi luoghi di elaborazione e discussione delle idee. Quindi non è difficile pensare che venissero diffuse le idee illuministe attraverso gli articoli giornalistici.
Luoghi di dibattito e scrittura
-Poiché le università erano controllate dalle autorità, gli illuministi si riuniscono in luoghi privati, al riparo da persecuzioni e censura. Questi luoghi sono spesso residenze dei nobili, salotti aristocratici, club, tea\coffee-house e in essi si discute e ci si scambia le idee.
-In questo periodo si utilizzano il saggio, il racconto e il romanzo breve, così da rendere accessibili le idee ad un pubblico sempre più vasto. Nascono i pamphlet, che sono libelli che trattano argomenti specifici in cui si denunciano, anche attraverso ironia e provocazione, gli aspetti negativi della società.
Enciclopedia e sapere
Nata con il titolo Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri e diretta da Diderot e d’Alembert, in 28 volumi, è la summa del sapere dell’epoca. L'obiettivo era quello di raccogliere il sapere, rendendo conto dei progressi del sapere stesso, indicare soluzioni in grado di migliorare la condizione umana e cambiare il comune modo di pensare. Uno dei principali pensieri che venne diffuso fu proprio quello illuminista. L’opera ebbe grande successo ma subì la condanna del re di Francia e la scomunica del papa (fu messa nell’Indice dei libri proibiti e da allora venne stampata clandestinamente).
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico in cui si sviluppa l'Illuminismo?
- Quali sono i capisaldi religiosi dell'Illuminismo?
- Come si manifesta il razionalismo nell'Illuminismo?
- In che modo l'Illuminismo ha influenzato la struttura del potere politico?
- Quali fattori hanno contribuito alla diffusione dell'Illuminismo?
L'Illuminismo si sviluppa nel Settecento, un'epoca di pace e progresso, definita "secolo dei lumi". È un movimento politico, sociale, culturale e filosofico che nasce in Inghilterra e si sviluppa principalmente in Francia, diffondendosi poi in tutta Europa e in America.
I capisaldi religiosi dell'Illuminismo includono la tolleranza religiosa, l'anticlericalismo e il deismo. Si critica il dogmatismo religioso e si promuove la libertà di credere secondo ragione, sostenendo l'uguaglianza di tutti di fronte a Dio.
Il razionalismo nell'Illuminismo si basa sull'assunto che la ragione umana sia la fonte di ogni conoscenza. È una corrente filosofica che enfatizza l'importanza della ragione come guida per comprendere il mondo e prendere decisioni.
L'Illuminismo ha influenzato la struttura del potere politico attraverso la promozione della meritocrazia, la dottrina della separazione dei poteri e la sovranità popolare. Si sostiene che il potere non derivi da Dio ma dai meriti individuali e dalla volontà generale del popolo.
La diffusione dell'Illuminismo è stata facilitata dalla massoneria, dalla libera stampa, dai luoghi di dibattito, dalle diverse forme di scrittura e dall'Enciclopedia. Questi elementi hanno permesso la circolazione delle idee illuministe e la formazione di un'opinione pubblica informata.