Concetti Chiave
- L'Illuminismo è il movimento culturale del Settecento che promuove l'uso della ragione per liberare le menti dall'ignoranza e opporsi alle autorità oppressive.
- Il motto degli illuministi, "sapere aude" (osa sapere), incita a sfidare le autorità, le religioni e le superstizioni, promuovendo un atteggiamento critico e razionale.
- Nasce in Francia come reazione all'assolutismo monarchico e porta a una nuova concezione sociale che favorisce la mobilità e l'uguaglianza tra gli uomini.
- L'Illuminismo è ottimista verso il progresso e il miglioramento sociale, ma critico verso il passato, considerandolo oscurato dal Medioevo.
- Critica le religioni tradizionali e si divide in deismo, che accetta un Dio impersonale, e ateismo, che rifiuta completamente l'esistenza di un Dio.
Indice
Il concetto di illuminismo
Il Settecento è definito "secolo dei lumi" in riferimento al lume della ragione che ha lo scopo di rischiarare le menti dal buio dell'ignoranza. Ma che cosa é l'Illuminismo? Kant risponde che "l'Illuminismo é uscire dallo stato di minorità intellettuale, divenire maggiorenni sul piano razionale e imparare a pensare con la propria testa".
La critica all'autorità e al potere
Infatti gli illuministi ritengono che l'uomo, pur essendo dotato d'intelletto, non nè abbia fatto buon uso. Il loro motto è 'sapere aude' (Osa sapere), cioè un incitamento ad assumere un atteggiamento di battaglia contro quelle forze che hanno ostacolato il libero uso dell'intelletto: le autorità, il potere politico, le religioni, le superstizioni, ecc. Quindi, criticano l'accettazione passiva del potere. La ragione è:
- limitata = non può arrivare all'ambito della metafisica;
- critica = tutto deve essere sottoposto al 'tribunale della ragione', rifiuto dogmi e superstizioni;
- libera = indipendente da qualunque autorità politica e religiosa;
- civile = non serve solo a conoscere la realtà ma anche a cambiarla.
L'origine francese dell'illuminismo
L'Illuminismo nasce in Francia come reazione all'assolutismo monarchico. La figura di Luigi XIV, in cui venivano accettati tutti i poteri, era tale per diritto divino. La società dell'ancien regime era divisa in tre ordini: clero, nobiltà e terzo stato. Questi erano delle caste chiuse perciò non c'era la mobilità sociale, cioè chi apparteneva alla nobiltà era tale per diritto di nascita e tale restava, per gli illuministi la ragione accomuna tutti gli uomini in uguale maniera e fa acquisire una posizione nella società. Infatti, dopo la Rivoluzione francese e industriale, si passa dalla casta alla classe in questo modo nasce la proprietà privata.
Il progresso e la società borghese
L'Illuminismo, quindi, è espressione della classe borghese che si stava pian piano affermando come classe capitalista. Egli, si basavano sul concetto di 'progresso': l'uomo, sia individualmente che collettivamente, può migliorare la società. Il concetto di progresso implica che l'Illuminismo sia una filosofia ottimistica nei confronti del futuro, la storia così è lineare e progressista, ma anche laica e immanente in quanto il soggetto non è Dio ma l'uomo (concezione antiprovvidenzialistica); si nota però un bifrontismo, poichè è una filosofia pessimistica nei confronti passato: il 'Medioevo' aveva oscurato il lume della ragione.
La critica alle religioni tradizionali
l'Illuminismo critica le religioni tradizionali: l'ebraismo, il cristianesimo e l'islamismo; giudica Mosè, Cristo e Maometto come tre impostori che hanno diffuso dei dogmi irrazionali. Quest'atteggiamento critico verso la religione nasce:
- da un rifiuto dei dogmi in quanto oltre la ragione e l'esperienza non c'è verità;
- dalla teoria che tengono i popoli nell'ignoranza alimentando: fanatismo, intolleranza e guerre di religione;
- dalla convinzione che, imbrogliando i popoli, impediscono la felicità materiale tramite il senso del peccato.
Deismo e ateismo nell'illuminismo
Infine, sempre nell’ambito della critica alla religione, distinguiamo due filoni: il deismo e l'ateismo, contrapposti al teismo.
Il teismo è la base delle religioni positive: l'idea di un Dio trascendente, prevvidente, creatore e personale (volontà e intelletto).
Il deismo crede in una religione naturale e immutabile; Voltaire: un Dio impersonale e ordinatore (metafora orologiaio). L'ateismo rifiuta l'esistenza di Dio; D'Holbac: la religione è un fenomeno patologico e irrazionale.
Domande da interrogazione
- Che cosa rappresenta l'Illuminismo secondo Kant?
- Qual è il motto degli illuministi e cosa significa?
- Quali sono le caratteristiche della ragione secondo l'Illuminismo?
- Come l'Illuminismo ha influenzato la struttura sociale?
- Qual è l'atteggiamento dell'Illuminismo verso le religioni tradizionali?
Kant definisce l'Illuminismo come l'uscita dallo stato di minorità intellettuale, un processo di maturazione razionale che porta a pensare autonomamente.
Il motto degli illuministi è "sapere aude" (Osa sapere), un invito a combattere contro le forze che ostacolano l'uso libero dell'intelletto, come autorità e superstizioni.
La ragione è considerata limitata, critica, libera e civile, servendo non solo a conoscere la realtà ma anche a cambiarla.
L'Illuminismo ha promosso il passaggio dalla società di caste a quella di classi, favorendo la mobilità sociale e l'affermazione della classe borghese capitalista.
L'Illuminismo critica le religioni tradizionali, considerandole fonti di dogmi irrazionali e ostacoli alla felicità materiale, distinguendo tra deismo e ateismo in opposizione al teismo.