Concetti Chiave
- L'Illuminismo è definito da Kant come l'uscita dallo stato di minorità, invitando a usare il proprio intelletto senza la guida di altri.
- Il movimento illuminista valorizza la ragione umana per liberarsi da dogmi metafisici, pregiudizi morali e tirannie politiche.
- La ragione illuminista è empirica, critica e induttiva, rifiutando i sistemi metafisici e promuovendo la conoscenza scientifica.
- La filosofia illuministica è deista, basata sulla religione razionale e naturale, ammettendo solo l'esistenza di Dio e la governance del mondo da parte sua.
- Il razionalismo illuministico sostiene che la ragione è alla base delle norme giuridiche e dello Stato, con il diritto naturale riflettendo la razionalità divina.
Indice
Il concetto di minorità
Kant: "L'Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e di coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! Questo è il motto dell'Illuminismo".
Fiducia nella ragione umana
Per gli illuministi solo la crescita della nostra conoscenza può liberare le nostre menti dal loro asservimento spirituale. Ecco perché vi è la fiducia nella ragione umana e nella liberazione, mediante questa, dai dogmi metafisici, dai pregiudizi morali, dalle superstizioni religiose e dalle tirannie politiche.
Caratteristiche dell'illuminismo
L'illuminismo è considerato un movimento alla base del quale c'è la fiducia nella ragione umana, il cui sviluppo è il progresso dell'umanità. La ragione tipica degli Illuministi si esplicita come un tipo di difesa della conoscenza scientifica e della tecnica come tipo di strumenti volti alla trasformazione del mondo e del miglioramento progressivo delle condizioni spirituali e materiali dell'umanità; come tolleranza etica e religiosa; come difesa degli inalienabili diritti naturali dell'uomo e del cittadino; come rifiuto dei dogmatici sistemi metafisici; come critica di quelle superstizioni che sarebbero le religioni positive, e,infine, come lotta ai privilegi e alla tirannia.
Progresso spirituale e materiale
L'illuminismo, allora, si impegna e lavora per il progresso, che è progresso spirituale, materiale e politico, mediante l'uso critico e costruttivo della ragione.
La ragione nel XVIII secolo
Nel XVIII secolo la ragione non è più un complesso di idee innate, date prima di ogni esperienza, nelle quali ci si manifesta l'essenza assoluta delle cose. La ragione, inoltre, non è tanto un possesso, ma una data forma di acquisto, ciò vuol dire che non si pensa ad essa come un contenitore fisso di cognizioni, di principi e di verità, ma come una facoltà, una forza che si può comprendere pienamente solo nel suo esercizio e nella sua esplicazione. La sua funzione principale sta nella sua capacità di legare e sciogliere.
Montesquieu: "l'anima umana non potrà mai arrestarsi nella sua brama di sapere: le cose sono una catena, e non si può conoscere la causa di qualcosa o qualche idea senza venir posseduto dal desiderio di conoscere la cosa o l'idea che segue".
Empirismo e razionalismo
La ragione degli Illuministi, dunque, è quella empirica di Locke, che analizza le idee e le riduce tutte all'esperienza. ciò significa che essa è critica, sperimentale e induttiva. Queste caratteristiche motivano il suo iniziale sviluppo in Francia e Inghilterra. Il razionalismo illuministico non crede più nel diritto e nel rendimento dello "spirito del sistema" in quanto non trova in esso la forza, ma il limite della ragione filosofica. Legato all'esperienza e contrario ai sistemi metafisici, il razionalismo illuministico è un movimento laico per quanto riguarda i miti e le superstizioni delle religioni positive, irrise, tra l'altro, con sprezzante sarcasmo.
Filosofia deista e diritto naturale
La filosofia illuministica è deista: la religione razionale e naturale è tutto quanto la ragione può ammettere:
1) esistenza di Dio;
2) la creazione e il governo del mondo da parte di Dio;
3)la vita futura in cui viene ripagato il bene e condannato il male.
Fondamenti della convivenza degli uomini sono la ragione e la natura, ce coincidono tra di loro.
DIRITTO NATURALE: dettame della retta ragione, tale che, a seconda che sia conforme o difforme rispetto alla stessa natura razionale, comporta necessariamente approvazione o riprovazione morale, e che, di conseguenza, viene imposto o vietato da Dio, autore della natura.
Il diritto naturale, inoltre, rispecchia la razionalità, che è il criterio stesso con cui Dio ha creato il mondo e che Dio non potrebbe alterare se non contraddicendosi: il che è impensabile.
Diritto civile e razionalismo
Diritto civile: dipende dalle decisioni degli uomini ed è promulgato dal potere civile. Esso ha come scopo l'utilità ed è sorretto dal consenso dei cittadini.
Da ciò ne deriva che il razionalismo illuministico pone la ragione a fondamento delle norme giuridiche e delle concezioni dello Stato. Quel "naturale" presente non solo nel diritto, ma anche, e in modo antecedente a questo, nella religione e nella morale, significa pur sempre razionale e mai soprannaturale.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di Illuminismo secondo Kant?
- Quali sono i principi fondamentali dell'Illuminismo?
- Come si caratterizza la ragione secondo gli illuministi?
- Qual è la visione illuministica della religione?
- Come si relazionano diritto naturale e diritto civile nell'Illuminismo?
Kant definisce l'Illuminismo come l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità, che è l'incapacità di usare il proprio intelletto senza la guida di un altro, attribuibile a se stesso per mancanza di decisione e coraggio.
I principi fondamentali dell'Illuminismo includono la fiducia nella ragione umana, la liberazione dai dogmi metafisici, la difesa dei diritti naturali, la critica delle superstizioni religiose e la lotta contro i privilegi e la tirannia.
La ragione degli illuministi è empirica, critica, sperimentale e induttiva, legata all'esperienza e contraria ai sistemi metafisici, come descritto da Locke.
La filosofia illuministica è deista, ammettendo solo una religione razionale e naturale che riconosce l'esistenza di Dio, la creazione e il governo del mondo da parte di Dio, e una vita futura in cui il bene è ripagato e il male condannato.
Il diritto naturale è basato sulla retta ragione e riflette la razionalità con cui Dio ha creato il mondo, mentre il diritto civile dipende dalle decisioni umane ed è promulgato dal potere civile per l'utilità e il consenso dei cittadini.