Concetti Chiave
- Le università tedesche dell'Ottocento, come Berlino e Jena, furono centri fondamentali per la filosofia, ospitando pensatori come Hegel e Schopenhauer.
- Il tedesco divenne la lingua filosofica principale, grazie anche alle traduzioni che facilitarono la diffusione delle idee e della cultura.
- L'idealismo romantico tedesco esplorò temi come la natura della conoscenza e l'autorità della ragione, ponendo l'Io al centro della ricerca della verità.
- Filosofi come Fichte, Schelling e Hegel svilupparono il concetto che tutto è spirito, spostandosi dalla gnoseologia kantiana all'ontologia.
- L'idealismo enfatizzava la dialettica tra spirituale e materiale, considerando la materia come funzionale allo spirito.
Indice
Filosofi dell'Ottocento e università
Molti filosofi dell'Ottocento insegnarono nelle università, delle quali le più importanti si trovavano nell’area germanica; nel 1809 nacque l'Università di Berlino, dove insegnarono Schleiermacher, Fichte, Schelling, Hegel e Schopenhauer. Altre importanti università erano quelle di Jena, Gottinga, Tubinga e Heidelberg. A Jena, intorno alla rivista “Athenaeum” dei fratelli Schlegel, si sviluppò il più importante circolo romantico tedesco.
Diffusione della cultura tedesca
Grazie all'intensificazione delle traduzioni, si favorirono la diffusione delle idee e della cultura; la lingua filosofica per eccellenza divenne il tedesco, che secondo Schopenhauer “è l’unica lingua nella quale si possa scrivere così bene come in greco e in latino – e ciò non potrebbe essere detto, senza rendersi ridicoli, a lode delle altre principali lingue europee, le quali sono soltanto dialetti”.
L’Ottocento è il secolo dei filosofi tedeschi, il secolo in cui si sviluppa la filosofia del Romanticismo, che è l’idealismo.
Concetti chiave dell'idealismo
I punti nodali di cui si occupa l’idealismo sono: l’esistenza della cosa in sé, la filosofia come sistema, i limiti della conoscenza, la possibilità di una critica della ragione, la ragione stessa, la sua autorità e autonomia, il suo rapporto con la fede.
Secondo l’idealismo certezza e verità possono venire dall’Io, non dal mondo esterno: la realtà (in quanto fenomenica) è riconducibile al pensiero, che non rispecchia l’essere, ma è l’essere stesso.
Idealismo e rivoluzione copernicana
Secondo la tesi idealistica, la cosa in sé non è pertinente al discorso filosofico, dato che la filosofia si occupa della verità e la verità può essere trovata soltanto nell’Io, e in particolare nella consapevolezza che l’Io ha di se stesso e della sua attività conoscitiva, morale e artistica. In questo caso, l’idealismo speculativo radicalizza la rivoluzione copernicana proposta da Kant, nella convinzione che, una volta iniziato il percorso critico inaugurato dalla “Critica della ragion pura”, non sia possibile arrestarsi alla contrapposizione tra Io e cosa in sé, e che la seconda debba in qualche modo risolversi nel primo.
Romanticismo (prima metà dell’Ottocento) -> Idealismo tedesco
Si sviluppano temi legati al sentimento come il gusto per l’infinito.
Fichte e Schelling stravolgono la filosofia kantiana, mentre Schopenhauer riprende la distinzione tra fenomeno e noumeno.
Per gli idealisti tutto è spirito, che è l’unica vera realtà -> Piano dell’essere (ontologia) -> La spiritualità è realtà
Filosofi principali:
Fichte -> l'Io
Schelling -> l'Assoluto
Hegel -> l’Idea
I tre filosofi partono dalla filosofia trascendentale di Kant, che si sviluppa sul piano della conoscenza, per passare dal piano della gnoseologia kantiana (conoscenza trascendentale) a quello dell’ontologia.
Spiritualità e dialettica
Lo spirito va cercato hic et nunc. La profondità della realtà è la spiritualità dell’Io – Assoluto – Idea. Si tratta di una sorta di religione laica di quell’infinito che è nell’uomo e l’uomo stesso, di una metafisica dell’uomo.
Si discute dialetticamente la relazione tra lo spirituale e il materiale: usare la trasformazione in senso dialettico = opposti.
Il negativo è privazione del positivo.
Se ne sottolinea la necessità oggettiva: la materia è il mondo contrastante su cui esercita lo spirito.
La materia esiste in funzione dello spirito.
Idealismo:
- Nel linguaggio comune ha un significato psicologico, è proprio di colui che agisce in base a grandi ideali.
- Idealismo platonico: il mondo delle idee.
- Idealismo gnoseologico kantiano: conoscenza trascendentale.
- Idealismo romantico-tedesco.
Domande da interrogazione
- Quali furono le università più importanti per lo sviluppo della filosofia nell'Ottocento?
- Qual è la lingua filosofica per eccellenza secondo Schopenhauer?
- Quali sono i temi principali dell'idealismo?
- Come l'idealismo tedesco interpreta la realtà?
- Quali filosofi sono associati all'idealismo tedesco e quali concetti rappresentano?
Le università più importanti furono quelle dell'area germanica, tra cui l'Università di Berlino, Jena, Gottinga, Tubinga e Heidelberg.
Secondo Schopenhauer, la lingua filosofica per eccellenza è il tedesco, paragonabile al greco e al latino.
I temi principali dell'idealismo includono l'esistenza della cosa in sé, la filosofia come sistema, i limiti della conoscenza, e il rapporto tra ragione e fede.
L'idealismo tedesco interpreta la realtà come riconducibile al pensiero, dove la realtà fenomenica è l'essere stesso.
I filosofi associati all'idealismo tedesco sono Fichte (l'Io), Schelling (l'Assoluto) e Hegel (l'Idea).