Concetti Chiave
- Hume porta l'Empirismo alle sue logiche conseguenze, basandosi esclusivamente sull'esperienza psicologica.
- Critica le certezze di Locke e Berkeley riguardo a Dio, l'io e la sostanza, ritenendole illogiche e soggettive.
- Rifiuta nozioni non basate su percezioni dirette, negando l'esistenza di un io, di Dio e del mondo esterno.
- Adotta una posizione scettica, affermando che solo esperienza e osservazione possono guidare la comprensione umana.
- Spera di identificare leggi psichiche con la stessa chiarezza di Newton per la fisica, utilizzando l'empirismo.
Qual è l'orientamento di Hume?
Hume, insoddisfatto delle conclusioni a cui giungono Locke e Berkeley, conduce l'Empirismo alle sue necessarie e logiche conseguenze. Partendo dal presupposto che l'unica realtà, di cui si ha certezza, è l'esperienza psicologica, analizza accuratamente tale esperienza respingendo ogni influenza e pregiudizio che provengono dai principi della filosofia tradizionale e dalle convinzioni del senso comune. Così ritiene illogico e incongruente quanto ammette Locke riguardo alla certezza dell'io (intuizione), all'esistenza di Dio (dimostrazione), della natura e della sostanza, anche se questa non può essere conosciuta, e giudica soggettivo ed illusorio ciò che afferma Berkeley, relativamente alla sostanza spirituale, all'io e Dio.
Egli dichiara di voler rimanere dentro i limiti dell'esperienza e per questo rifiuta tutto ciò che è estraneo ad essa e la oltrepassa: così nega l'io, Dio, il mondo esterno, che non sono oggetto di percezione diretta, e conclude inevitabilmente con lo scetticismo.