giannyetonia
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Concetti Chiave

  • Hobbes applica un metodo geometrico alla politica, considerandola una scienza con leggi oggettive e universali, simile al geometrismo morale di Spinoza.
  • Due postulati fondamentali della natura umana, la bramosia e la ragione, guidano la sua visione dell'uomo come egoista e non predisposto naturalmente alla socialità.
  • Lo stato di natura è descritto come un "bellum omnium contra omnes", un conflitto universale causato dall'egoismo umano e dall'assenza di leggi, che Bobbio interpreta come un'ipotesi teorica.
  • Hobbes vede il passaggio dallo stato di natura a quello civile come un contratto sociale (pactum unionis), dove i cittadini cedono libertà al sovrano per garantirsi vita e sicurezza.
  • Il sovrano detiene un potere assoluto, indivisibile e irrevocabile, simboleggiato dal Leviatano, e non è vincolato da contratti o leggi, salvo garantire la sicurezza dei sudditi.

Hobbes è un filosofo inglese. La sua filosofia è considerata: giusnaturalistica, contrattualistica e assolutistica.

Indice

  1. Scienza politica e natura umana
  2. Egoismo e stato di natura
  3. Interpretazione di Norberto Bobbio
  4. Contratto sociale e sovranità
  5. Il Leviatano e il potere assoluto

Scienza politica e natura umana

Nell'opera De Cive, applica il metodo geometrico alla politica. Egli, crede che esistano leggi geometriche oggettive, universali e necessarie che la regolano; infatti la considera una scienza (Hobbes: geometrismo politico; Spinoza: geometrismo morale).

Questa scienza politica è basata su due postulati certissimi della natura umana:

1) bramosia naturale dell'uomo: per la quale ognuno pretende di godere da solo dei beni della natura. (In uno stato di totale libertà, senza leggi nè regole, la natura offre spontaneamente i suoi beni e poichè ogni uomo desidera accaparrarsi questi beni, sorge necessariamente un antagonismo fra tutti gli uomini che comporta lo scontro costante)

2) la ragione naturale: per la quale ognuno rifugge dalla morte violenta come se fosse il peggiore dei mali.

Il primo postulato esclude che l'uomo per natura sia un "animale politico" (Aristotele). Hobbes, però, non nega che gli uomini abbiano bisogno gli uni degli altri, poichè non sono autosufficienti, nega che si associno per un istinto di benevolenza, infatti si associano per paura o bisogno (visione utilitaristica). Perciò nega l’esistenza di un amore naturale dell’uomo verso il suo simile.

Egoismo e stato di natura

Per Hobbes, l'uomo è naturalmente egoista, cioè pur di conservare ed affermare se stesso è disposto anche a prevaricare gli altri, fino ad ucciderli. Proprio questa caratteristica naturale di tutti gli uomini fa sì che lo stato di natura si definisca come uno stato di guerra tutti contro tutti (bellum omnium contra omnes), dove l'unico diritto che vige è il diritto su tutto (ius in omnia), compresa la vita degli altri; così si arriva alla definizione l'uomo è lupo per l'altro uomo (homo homini lupus).

Interpretazione di Norberto Bobbio

Norberto Bobbio interpreta lo stato di natura di Hobbes, non come realmente esistito, ma come un'ipotesi per spiegare come vivrebbero gli uomini senza la società e le sue leggi. Ma è anche una situazione che si può verificare in determinate condizioni:

1) prestatale: quella dei popoli primitivi e delle tribù non politicamente organizzati perchè lo stato ancora non esiste;

2) antistatale: quella delle guerre civili, fra fazioni interne, perchè si instaura la totale anarchia;

3) interstatale: quella della rivalità, diplomatica e politica, tra stati sovrani perchè non esiste alcun diritto internazionale.

Contratto sociale e sovranità

Lo ius in omnia, però, contrasta con il secondo postulato cioè l'istinto all'autoconservazione che nello stato di natura, definito 'stato di guerra tutti contro tutti', è in perenne pericolo; quindi, l'unico modo per salvaguardarlo è uscire dallo stato di natura. L'atto che segna il passaggio dallo stato di natura allo stato civile è la stipula di un contratto (pactum unionis) tra i cittadini, che volontariamente, guidati dalla ragione, rinunciano alla propria libertà assoluta trasferendola ad un terzo, cioè al sovrano (uno o assemblea), per avere garantiti il diritto alla vita e la sicurezza. Così i cittadini diventano sudditi e il sovrano, non avendo stipulato alcun contratto, non ha doveri (tranne garantire i sudditi) ed è sciolto dalle leggi (legibus solutus) in quanto detiene il potere assoluto (esecutivo, legislativo, giudiziario e religioso), che è indivisibile ed irrevocabile essendo un contratto unilaterale.

Il pactum unionis (patto di unione) dà origine allo stato assoluto ed è la fusione di due forme di patto del diritto romano:

- pactum societatis (patto di società): dà origine alla società, associa un gruppo di uomini che collaborano per un fine comune.

- pactum subiectionis (patto di subordinazione): dà origine allo stato, presuppone la cessione di potere dagli uomini ad un terzo.

Il Leviatano e il potere assoluto

Hobbes pone queste teorie nella sua opera principale: Il Leviatano un mostro marino di origine biblica (Antico Testamento). Sulla copertina è raffigurato un grande uomo con la corona, simbolo della sovranità, con il corpo costituito da tanti uomini, poichè nasce proprio dalla volontà di questi, impugna la spada e il pastorale, simboli del potere temporale e spirituale, che insieme formano il potere assoluto, infatti sovrasta tutto incondizionatamente e non c'è nulla sopra di lui.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Hobbes sulla natura umana e come influisce sulla sua filosofia politica?
  2. Hobbes vede l'uomo come naturalmente egoista e in uno stato di guerra di tutti contro tutti, dove l'unico diritto è il diritto su tutto. Questo porta alla necessità di un contratto sociale per uscire dallo stato di natura e garantire sicurezza e ordine.

  3. Come Hobbes applica il metodo geometrico alla politica?
  4. Hobbes applica il metodo geometrico alla politica nel suo "De Cive", credendo che esistano leggi geometriche oggettive e universali che regolano la politica, considerandola una scienza.

  5. Qual è il significato del "pactum unionis" nella teoria di Hobbes?
  6. Il "pactum unionis" è il contratto che segna il passaggio dallo stato di natura allo stato civile, dove i cittadini rinunciano alla loro libertà assoluta trasferendola a un sovrano per garantire il diritto alla vita e la sicurezza.

  7. In che modo Norberto Bobbio interpreta lo stato di natura di Hobbes?
  8. Norberto Bobbio interpreta lo stato di natura di Hobbes non come una realtà storica, ma come un'ipotesi per spiegare la condizione umana senza società e leggi, che può verificarsi in situazioni prestatali, antistatali e interstatali.

  9. Qual è il ruolo del sovrano nel sistema politico di Hobbes?
  10. Nel sistema politico di Hobbes, il sovrano detiene il potere assoluto, essendo sciolto dalle leggi e senza doveri contrattuali, tranne garantire la sicurezza dei sudditi, poiché il contratto sociale è unilaterale.

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