mrndnl97
Ominide
3 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Hobbes era un materialista che sosteneva la necessità di uno Stato assoluto per una società pacifica e ordinata, basandosi su una filosofia razionale e naturale.
  • Il linguaggio, per Hobbes, è una capacità umana di previsione che distingue gli uomini dagli animali e consente il ragionamento come calcolo di termini.
  • Hobbes definiva il ragionamento come un sillogismo ipotetico, interpretando la ragione come un processo di addizione o sottrazione di concetti.
  • Secondo Hobbes, il sapere si basa sulla conoscenza delle cause generatrici e distingue tra dimostrazioni a priori, con conclusioni necessarie, e a posteriori, con conclusioni probabili.
  • Hobbes esclude dalla filosofia Dio e le cose incorporee, poiché ritiene impossibile conoscere le loro cause generatrici.

Hobbes = materialista
- Nacque a Westport (Inghilterra) il 5 aprile 1588 e morì a Londra il 4 dicembre 1679, a 91 anni.

Scritti: il Leviatano (“la materia, la forma e il potere di uno Stato ecclesiastico e civile”); trilogia “Il cittadino”, “”Il corpo” e “L’uomo”.

Indice

  1. Filosofia razionale di Hobbes
  2. Linguaggio e ragione in Hobbes
  3. Conoscenza e cause secondo Hobbes

Filosofia razionale di Hobbes

La filosofia di Hobbes ha come scopo quello di porre i fondamenti di una comunità ordinata e pacifica, che egli crede possibile soltanto sulla base di uno Stato assoluto. Filosofia puramente razionale, “umanamente” razionale, che escluda ogni rivelazione soprannaturale così come l’autorità dei libri e degli autori antichi, e che trovi ispirazione esclusivamente nel mondo della natura.

Linguaggio e ragione in Hobbes

Idea della ragione come calcolo:

In Hobbes la valenza del linguaggio nell’uomo diventa capacità appunto di previsione che è diversa dalla semplice emissione di suoni che fanno anche gli animali. Infatti il linguaggio si ha solo quando si usano le parole, cioè segni convenzionale che significano i concetti delle cose che si pensano.

Per questa sua funzione il linguaggio rende possibile il ragionamento, che è sempre calcolo, cioè addizione o sottrazione di termini.

La forma generale del ragionamento è il sillogismo ipotetico.

Conoscenza e cause secondo Hobbes

Scire per causas:

Hobbes ritiene che il sapere consista nel conoscere le cause generatrici di una determinata realtà, poiché “dove non c’è generazione non c’è neppure filosofia”. Tuttavia esisto due modi di filosofare. Il primo consiste in una dimostrazione a priori, che vanno dalle cause agli effetti. Il secondo in una dimostrazione a posteriori, che risalgono dagli effetti o dai fenomeni alla cause che possono averli generati. Il primo tipo di filosofia perviene a conclusioni necessarie, poiché riguarda oggetti che sono stati creati dall’uomo e dei quali egli può quindi conoscere le cause generatrici (sono tali gli oggetti della matematica, dell’etica o della politica). Il secondo tipo di filosofia perviene a conclusioni probabili, poiché riguarda oggetti che non sono stati prodotti dall’uomo e dei quali egli non può quindi conoscere le cause generatrici (ad es. i corpi fisici).

N.B. Secondo Hobbes dall’ambito della filosofia esulano sia Dio sia le cose incorporee, in quanto rappresentano delle realtà di cui non è possibile addurre la causa generatrice.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale della filosofia di Hobbes?
  2. L'obiettivo principale della filosofia di Hobbes è porre i fondamenti di una comunità ordinata e pacifica, possibile solo attraverso uno Stato assoluto, escludendo ogni rivelazione soprannaturale e ispirandosi esclusivamente al mondo della natura.

  3. Come Hobbes concepisce il linguaggio e il ragionamento umano?
  4. Hobbes concepisce il linguaggio come una capacità di previsione, diversa dalla semplice emissione di suoni degli animali, e lo considera essenziale per il ragionamento, che è visto come un calcolo, ovvero addizione o sottrazione di termini, con il sillogismo ipotetico come forma generale.

  5. Quali sono i due modi di filosofare secondo Hobbes?
  6. Secondo Hobbes, esistono due modi di filosofare: il primo è una dimostrazione a priori, che va dalle cause agli effetti e perviene a conclusioni necessarie; il secondo è una dimostrazione a posteriori, che risale dagli effetti alle cause e perviene a conclusioni probabili.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community