Concetti Chiave
- Hobbes esplora la passione fondamentale dell'uomo, l'ansia per il futuro, attraverso il calcolo razionale legato alla paura della morte.
- Lo stato di natura è descritto come un luogo concettuale dove l'uomo esercita il calcolo per evitare la morte violenta.
- Hobbes combina nella sua analisi elementi antropologici e gnoseologici con le passioni e la ragione umana.
- La paura della morte è identificata come la più alta delle passioni, incontrando il calcolo razionale nella sua forma più pura.
- La natura umana è descritta senza artifici politici, evidenziando la libertà dell'uomo nel suo stato originario.
Le premesse di Hobbes
Hobbes sta ponendo le premesse per la più alta delle sue addizioni, cioè la passione per antonomasia dell’uomo, con il suo calcolo razionale per antonomasia: futuro+fine del futuro.
La paura della morte
Queste premesse consentono ad Hobbes di condurci al cospetto della passione per antonomasia, che anima lo stato di natura: se noi abbiamo un’ansia nei confronti del futuro, quando essa raggiunge la sua massima ampiezza (quando raggiunge la morte, il peggior male che il futuro possa avere, cioè il fatto che il futuro stesso non abbia più futuro) abbiamo a che fare con quel tasto dell’umano in cui si intreccia piano antropologico, gnoseologico, delle passioni, del calcolo del ragionamento.
Il calcolo razionale
Perciò il piano di natura, oltre ad essere un luogo concettuale in cui Hobbes si sofferma a delineare ulteriori caratteri dell’umano in relazione (e non in una relazione politica, per cui si parla di uguaglianza, potere, libertà e di leggi, cioè le principali caratteristiche dello stato di natura), ha la primaria caratteristica di essere un luogo in cui capita che noi esercitiamo il calcolo in relazione alla paura della morte violenta. È il luogo di questo calcolo, in cui paradossalmente si incontrano ad un tempo le dimensioni (proprie dell’uomo naturale, cioè dell’uomo nudo e crudo, senza alcun artificio e libero dalla sovrastruttura politica→la natura umana non rappresenta un principio in sé, che diventa normativo per il nostro pensare e il nostro fare, ma è esattamente come siamo fatti, viene usata da Hobbes come descrizione) della ragione e della passione: si toccano la più alta delle passioni, la paura della morte, con il calcolo nella sua dimensione più razionale, cioè il nostro completo rimetterci ad una ragione che prova a calcolare quale sia la strada per evitare quella morte. Ovviamente, si vuole evitare quel tipo di morte che può essere data per mano umana, cioè la morte violenta (l’unica su cui si può umanamente pensare di intervenire), la morte per uccisione.
Domande da interrogazione
- Qual è la passione per antonomasia secondo Hobbes e come si collega al calcolo razionale?
- Come descrive Hobbes lo stato di natura e quale ruolo gioca la paura della morte in esso?
- In che modo la natura umana viene utilizzata da Hobbes nella sua teoria?
La passione per antonomasia secondo Hobbes è l'ansia nei confronti del futuro, che si amplifica con la paura della morte. Questa passione si intreccia con il calcolo razionale, poiché l'uomo cerca di evitare la morte violenta attraverso un ragionamento razionale.
Hobbes descrive lo stato di natura come un luogo concettuale dove l'uomo esercita il calcolo razionale in relazione alla paura della morte violenta. È un contesto in cui si incontrano la ragione e la passione, con l'obiettivo di evitare la morte per mano umana.
Hobbes utilizza la natura umana non come un principio normativo, ma come una descrizione di come siamo fatti. Essa rappresenta la condizione dell'uomo naturale, privo di artifici e sovrastrutture politiche, dove la ragione e la passione si incontrano nel calcolo per evitare la morte violenta.