Concetti Chiave
- Hobbes valorizza la ragione come calcolo formale di nomi generali, considerando il linguaggio e la ragione esclusivi del genere umano.
- Egli estende l'indagine scientifica alla politica ed etica, basandole su concetti universali derivanti dall'esperienza sensoriale.
- La conoscenza per Hobbes si basa su un metodo induttivo e deduttivo, utilizzando sensi, memoria e rigore logico.
- Il linguaggio è uno strumento fondamentale per classificare e comunicare pensieri attraverso nomi convenzionali.
- Hobbes adotta un materialismo metodologico, studiando corpo, spazio e tempo come concetti astratti fondamentali della conoscenza.
Indice
Il ruolo della ragione
Hobbes non critica il modello educativo del suo tempo, ma elabora anche un nuovo metodo di conoscenza. Hobbes esalta il ruolo della ragione che è per lui la suprema facoltà del conoscere, essa è un calcolare, un computare. La ragione per Hobbes opera mediante un procedimento formale, un calcolo di nomi generali su cui c’è un accordo. La ragione parte da termini universali: in altre parole da definizioni di tali termini, e da essi procede mediante calcoli con cui essa “somma“ o “sottrae” i nomi tra loro. Linguaggio e ragione costituiscono un patrimonio esclusivo del genere umano, poiché gli animali possiedono solo la capacità di raccogliere e memorizzare i dati dell’esperienza.
Estensione della scienza
Hobbes vuole estendere l’indagine scientifica alla politica e all’etica, perché la vita sociale e politica può essere ricondotta a concetti e principi di valore necessario e universale, in pratica ad un sistema razinale, per Hobbes l’esperienza è la fonte e il fondamento ultimo delle idee e trae origine dal movimento che dai corpi esterni giunge agli organi sensoriali, che hanno due tipi di reazione o rappresentazione sensibile: piacere o dolore.
Conoscenza e linguaggio
La conoscenza ha per oggetto le idee, ma poiché derivano da corpi esterni, non esistono idee innate. Sono classificate dall’immaginazione e dalla memoria.
Per Hobbes la stessa mente è una forma di movimento e l’anima è materiale.
Metodo di conoscenza
Il metodo si articola in due punti:
* La conoscenza del mondo fisico, che poggia sui sensi e sulla memoria, attraverso un procedimento induttivo, giunge a definire dei concetti.
Questi concetti costituiscono i principi di un procedimento deduttivo.
Questo metodo può collegare due fenomeni.
* La conoscenza deriva dal rigore logico delle argomentazioni e dalle definizioni dei nomi.
Per Hobbes il linguaggio è lo strumento di classificazione, selezione e organizzazione dei dati sensibili ed è costituito da nomi che:
- sono di quattro tipi: Corpi, Proprietà, Fantasmi e Nomi;
- sono segni sensibili convenzionali, frutto di un accordo tra gli uomini;
- consentono di fissare i pensieri designandoli;
- consentono di comunicare i nostri pensieri ad altri.
La Verità dipende dal significato delle parole, dalla loro definizione, che esprime l’idea, la rappresentazione o immagine che noi abbiamo, la scienza non è un patrimonio esclusivo di pochi. Per Hobbes la filosofia non si deve occupare di Dio, perché non possiamo risalire dal mondo a Dio e perché di Dio possiamo solo farci una vaga idea.
Filosofia e giustizia
La filosofia è una scienza razionale universale che si divide in filosofia naturale, scienza dell’uomo e filosofia civile.
La filosofia non deve indagare le essenze, ma studia il movimento (le leggi del moto) e i corpi naturali e artificiali.
secondo Hobbes è strettamente legato al concetto di giustizia, che deriva dal concetto di legge e di stato, perché se non esiste lo stato, non esiste la giustizia e quindi non si può dire cosa è sbagliato e cosa non lo è. Per Hobbes la realtà non è dualistica, esiste solo la sostanza corporea. L’uomo può conoscere solo la materia attraverso il MATERIALISMO METODOLOGICO, che non afferma che cosa sia in se la realtà, ma come possiamo e vogliamo pensarla se vogliamo comprenderne scientificamente i processi.
Materialismo metodologico
il corpo, che è tutto ciò che non dipende dal nostro pensiero, che è dotato non solo d’estensione, ma anche di resistenza e di forza;
lo spazio, in pratica l’estensione concepita come priva di materia, di per se non è reale (perché reale è solo il corpo), ma è solo l’immagine con cui pensiamo un corpo fuori di noi. Il tempo è l’immagine del movimento.
Il conatus è il punto – istante, in pratica l’unità infinitesima di spazio e di tempo concepiti unitariamente. Il corpo, lo spazio e il tempo sono i tre concetti più astratti, su cui si fonda la filosofia prima, circoscrivono i confini della conoscenza. Noi, infatti, non possiamo conoscere tutto, per esempio l’origine dell’universo.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della ragione nella teoria della conoscenza di Hobbes?
- Come Hobbes estende l'indagine scientifica alla politica e all'etica?
- Qual è la posizione di Hobbes riguardo alle idee innate?
- In che modo Hobbes definisce il linguaggio e la sua funzione?
- Qual è la concezione di Hobbes riguardo alla realtà e alla conoscenza?
Per Hobbes, la ragione è la suprema facoltà del conoscere, operando come un calcolo di nomi generali su cui c'è un accordo, partendo da termini universali e procedendo mediante calcoli.
Hobbes ritiene che la vita sociale e politica possa essere ricondotta a concetti e principi di valore necessario e universale, trasformandola in un sistema razionale.
Hobbes sostiene che non esistono idee innate, poiché tutte le idee derivano da corpi esterni e sono classificate dall'immaginazione e dalla memoria.
Hobbes vede il linguaggio come uno strumento di classificazione, selezione e organizzazione dei dati sensibili, costituito da nomi che sono segni sensibili convenzionali e consentono di fissare e comunicare i pensieri.
Hobbes adotta un materialismo metodologico, affermando che la realtà è costituita solo da sostanza corporea e che possiamo conoscere solo la materia attraverso lo studio del corpo, dello spazio e del tempo.