Concetti Chiave
- Il principio "pacta sunt servanda" era inizialmente una legge non scritta che rappresentava un obbligo naturale di mantenere i patti.
- Paolo Prodi, nel suo libro "Il sacramento del potere", analizza come la sacralità della promessa si sia erosa con l'avvento della modernità.
- Hobbes sottolinea che le leggi di natura, senza un potere coercitivo, sono contrarie alle passioni umane e non possono garantire l'ordine.
- Nel pensiero di Hobbes, i patti necessitano di una forza coercitiva, come la minaccia di punizione, per essere efficaci.
- Il diritto di punizione è essenziale per il sovrano, che deve avere sia il potere di agire che di punire per mantenere l'ordine.
Indice
La legge dei patti
Tra le leggi di natura è quella secondo cui si devono mantenere i patti (pacta sunt servanda). In realtà, fino ad un certo punto nella storia questa espressione era una legge non scritta, che aveva in sé una normatività.
Erosione della sacralità
Secondo quanto sostenuto da Paolo Prodi in Il sacramento del potere, un volume che ricostruisce la sacralità della promessa e la sua progressiva erosione, c’è una dimensione che progressivamente inizia con la modernità di erosione dell’osservanza naturale di quel precetto (pacta sunt servanda) di cui oggi viviamo espressamente la fase decadente.
Hobbes e il potere
Oggi viviamo in un tempo in cui a tale espressione legittimamente segua la frase “e perché?”. In un certo senso qui Hobbes, dandoci un altro argomento del fondamento di quel potere, comincia a spiegare perché l’espressione regge meno. «Le leggi di natura (la giustizia, l’equità, la modestia, insomma il fare agli altri quel che vorremmo fosse fatto a noi) in se stesse, senza il terrore di qualche potere che le faccia osservare, sono contrarie alle nostre passioni naturali».
Conflitto e politica
Se succede già allo stato di natura che si arrivi a un conflitto, non soltanto con gli altri, tra quello che noi siamo dentro e quella che è la realtà fuori di noi, figuriamoci nella dimensione della politica. «I patti senza la spada sono solo parole e non hanno la forza di assicurare affatto un uomo».
Il diritto di punizione
Hobbes, contro il giusnaturalismo precedente, instaura un principio secondo il quale non c’è nessun precetto che ci vincola se esso non implica (altro elemento di calcolo) una punizione al suo tradimento. Tant’è che uno dei successivi capitoli del Leviatano è dedicato proprio al tema dell’origine del diritto di punizione. Infatti, a quel sovrano non diamo soltanto il diritto di agire, ma anche quello di punire.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della legge dei patti secondo il testo?
- Come viene descritta l'erosione della sacralità della promessa?
- Qual è la visione di Hobbes sul potere e il diritto di punizione?
La legge dei patti, o "pacta sunt servanda", è una norma di natura che implica il mantenimento degli accordi. Storicamente, era una legge non scritta con una normatività intrinseca.
Paolo Prodi, nel suo libro "Il sacramento del potere", descrive l'erosione della sacralità della promessa come un processo iniziato con la modernità, portando alla fase decadente dell'osservanza naturale del precetto "pacta sunt servanda".
Hobbes sostiene che le leggi di natura, senza un potere che le faccia rispettare, sono contrarie alle passioni naturali. Egli introduce il principio che nessun precetto ci vincola senza una punizione per il suo tradimento, conferendo al sovrano il diritto di punire.