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Concetti Chiave

  • "Servitù e signoria" esplora la dinamica tra il signore dominante e il servo subordinato, con un'inversione di ruoli dove il servo si emancipa attraverso il lavoro.
  • Lo "stoicismo e scetticismo" analizza il pensiero stoico di distacco dalla realtà, radicalizzato dallo scetticismo che nega la verità comune.
  • La "coscienza infelice" è caratterizzata da una divisione interiore, rappresentata da differenze e opposizioni nel contesto religioso e filosofico.
  • Il signore dipende dal lavoro del servo, mentre il servo, attraverso l'autodisciplina, si riconosce come soggetto libero.
  • La devozione e la mortificazione di sé sono espressioni della "coscienza infelice", che cerca Dio attraverso l'annullamento dell'io.

Indice

  1. Servitù e signoria
  2. Stoicismo e scetticismo
  3. Coscienza infelice

Servitù e signoria

Hegel nella sua opera aggiunge tre figure dialettiche:

1. “Servitù e signoria”: il signore rappresenta l’autocoscienza dominante che pur di affermarsi ha rischiato la vita, ovviamente solo a livello metaforico, mentre il servo è l’autocoscienza subordinata, che pur di salvare la propria vita ha preferito sottomettersi. Tuttavia si può notare una paradossale inversione di ruoli in cui il signore non lavora e vive di rendita, ma così facendo diventa dipendente dal lavoro del servo ed il servo si disciplina imparando a controllare gli impulsi fino a riconoscersi come soggetto libero attraverso il lavoro;

2.

Stoicismo e scetticismo

“Stoicismo e scetticismo”: il raggiungimento dell’indipendenza nei confronti delle cose è alla base del pensiero stoico, il saggio deve infatti svincolarsi dai condizionamenti della realtà attraverso un’astratta libertà interiore perché essi alla fine permangono all’esterno.

Questo pensiero viene radicalizzato dallo scetticismo che nega tutto ciò che è comunemente ritenuto reale e vero, pretende di affermare che tutto sia vano ma pretende di affermare la realtà;

3.

Coscienza infelice

“Coscienza infelice”: non sa di essere tutta la realtà e quindi è scissa in differenze ed opposizioni che sono la base dell’ebraismo e del cristianesimo, la parte della coscienza in grado di stabilire la verità viene idealizzata in una figura astratta con mente onnisciente in cui Dio è padrone della vita. La manifestazione dell’infelicità avviene attraverso la devozione, l’operare [i cristiani vedono i frutti del lavoro come doni di Dio] e le mortificazioni di sé [negazione dell’io a favore di Dio, il corpo è l’unica distanza da Dio];

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