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Concetti Chiave

  • Hegel giovane vede nella rivoluzione della coscienza, mediata dalla religione, la chiave per abbattere l'oppressione della classe nobiliare, ma con il tempo sposta l'accento sulla ricerca filosofica e l'evoluzione storica.
  • I capisaldi del sistema hegeliano includono la risoluzione del finito nell'infinito e l'identità tra ragione e realtà, con la filosofia che giustifica la realtà piuttosto che modificarla.
  • La filosofia di Hegel afferma che la realtà è un tutt'uno razionale, con l'uomo consapevole della sua razionalità, a differenza della natura che ne è inconsapevole.
  • La dialettica hegeliana, che si sviluppa in tre momenti - tesi, antitesi e sintesi - è il metodo per comprendere il divenire dell'assoluto, che passa da idea a natura e infine a spirito.
  • La Fenomenologia dello spirito esplora il percorso della coscienza da uno stato infelice a uno universale, attraverso fasi di consapevolezza individuale e sociale, culminando nella dinamica tra padrone e servo.

Indice

  1. Giovane Hegel
  2. Capisaldi del sistema
  3. Fenomenologia dello spirito

Giovane Hegel

La vita di Hegel fu profondamente colpita dalla Rivoluzione francese, un evento caratterizzato dalla difesa dell’uguaglianza tra le persone. Ma per mettere in atto un cambiamento politico tale da apportare un riconoscimento dei diritti degli uomini è fondamentale che ci sia prima un cambiamento morale.
Il popolo mira ad essere libero da quell’oppressione perpetrata dalla classe nobiliare, e per abbattere tale supremazia è fondamentale una rivoluzione nella coscienza di ogni uomo, raggiungibile tramite la religione.
La chiesa cristiana, tuttavia, deve rinnovarsi perché è venuto meno il messaggio di Gesù, di amore e fratellanza, divenendo una istituzione che impartisce comandi positivi che allontano il fedele dal vivere soggettivamente il sentimento profondo del divino.
Ripercorrendo la storia del popolo ebraico, protagonista dell’antico testamento, Hegel fa notare come gli Ebrei si siano sempre presentati come il popolo eletto, fedeli a un Dio “geloso” e dunque ostili nei confronti degli altri popoli.
La figura di Gesù contrariamente appare aperta e libera, vicina alla mentalità del mondo greco. Tuttavia, la civiltà moderna ha perduto l’armonia e lo spirito di amicizia tipici della grecità, ma non per questo non si può sperare in un loro recupero.
Se l’Hegel giovane sosteneva che doveva essere la religione a far partire la rivoluzione dello spirito dell’uomo e dei popoli, l’Hegel maturo confida nella ricerca filosofica e nell’evoluzione storica, perché caratterizzate da un pensiero più scientifico e rigoroso rispetto alla religione.

Capisaldi del sistema

I punti principali della sua filosofia sono: la risoluzione del finito nell’infinito; l’identità tra la ragione e la realtà circostante; la funzione della filosofia
Secondo Hegel al di fuori della realtà non esiste nulla. La realtà, che lui chiama assoluto, spirito, infinito, si manifesta in tanti mondi. Quindi il mondo finito è una manifestazione della realtà infinta. Per questo motivo la dicotomia tra le due non serve perché c’è un rapporto di inclusione.
La realtà e la ragione, intesa come razionalità, sono un tutt’uno perché la realtà è governata dalla razionalità. Questa realtà è razionale, legata alla ragione, perché non lascia spazio al caos. Però il mondo circostante, la natura, non è cosciente della sua razionalità. L’uomo invece ne è consapevole, in quanto dotato della ragione e dunque delle capacità razionali. La ragione è parte costitutiva di tutta la realtà: dal piccolo e semplice elemento naturale che è l’albero al più complesso che è l’uomo.
All’interno di questo sistema c’è la filosofia che ha il compito di giustificare la realtà circostante, per comprenderla meglio e non per modificarla. Per questo motivo la filosofia non arriva durante il processo, ma sono quando l’evento storico giunge a conclusione, ossia quando la filosofia dispone di un quadro chiaro da poter comprendere, giustificare e presentare all’uomo.
Il principio primo, che è l’assoluto, è un continuo divenire e dunque si evolve in tre momenti. In una prima fase l’assoluto è solo un’idea in sé, successivamente si estrinseca diventando natura e infine nel terzo momento l’idea ritorna in sé. A questi momenti corrispondono tre ambiti precisi di studio, rispettivamente la logica, la filosofia della natura e la filosofia dello spirito.
Questo divenire è gestito dalla legge della dialettica, che tenta di comprendere la realtà. Essa è coinvolta nel processo del pensiero e consiste nell’affermazione di un concetto astratto, nella sua negazione e infine nell’unificazione dell’affermazione e della negazione.

Fenomenologia dello spirito

L’opera analizza il rapporto tra finito e infinito, partendo da una coscienza inizialmente infelice che deve superare molte tappe dolorose e conflittuali, che la porteranno a diventare una coscienza tutto, universale. La filosofia, quindi, ha proprio il compito di accompagnare e far comprendere all’uomo questo percorso di coscienza.
La prima parte della fenomenologia si divide in tre sezioni: tesi, antitesi e sintesi.
La tesi corrisponde al momento della coscienza, che prende atto dell’oggetto, nell’antitesi la coscienza pone attenzione al soggetto e nella sintesi le due entità si unificano.
Nella prima fase della coscienza, un individuo prende consapevolezza di sé conoscendo gli oggetti (momento della coscienza). Poi è il momento della percezione che aiuta a categorizzare gli oggetti. Infine, l’ultima fase è quella dell’intelletto che aiuta sintetizzare i primi due momenti: il momento dei sensi che è sempre limitante e che con la percezione lo categorizziamo, ma lo capiamo e lo comprendiamo con l’intelletto.
Questo procedimento non avviene solo tra l’individuo e la realtà, ma anche tra individuo e individuo. Noi non possiamo comprendere noi stessi senza il confronto con gli altri. Questa consapevolezza viene attraverso una fase conflittuale che chiama autocoscienza, fase in cui si definiscono i ruoli sociali. Una fase conflittuale tra individui in cui chi riesce a vincere diventa padrone e chi invece soccombe diventa servo. Tali ruoli non potranno mai cambiare (a differenza di Marx che afferma che i ruoli sociali vadano ribaltati per il bene della classe proletaria). Questi ruoli, che una volta definiti non potranno più cambiare, sono strettamente legati, perché dipendenti l’uno dall’altro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della Rivoluzione francese nella vita di Hegel?
  2. La Rivoluzione francese ha profondamente influenzato Hegel, poiché rappresentava la difesa dell'uguaglianza tra le persone e la necessità di un cambiamento morale per il riconoscimento dei diritti umani.

  3. Come Hegel vede il ruolo della religione e della filosofia nella rivoluzione dello spirito umano?
  4. Il giovane Hegel credeva che la religione dovesse avviare la rivoluzione dello spirito umano, mentre il Hegel maturo confidava nella ricerca filosofica e nell'evoluzione storica, considerandole più scientifiche e rigorose.

  5. Qual è la relazione tra realtà e ragione secondo Hegel?
  6. Per Hegel, la realtà e la ragione sono un tutt'uno, poiché la realtà è governata dalla razionalità. L'uomo, dotato di ragione, è consapevole di questa razionalità, a differenza della natura.

  7. Qual è il compito della filosofia nel sistema di Hegel?
  8. La filosofia ha il compito di giustificare e comprendere la realtà circostante, non di modificarla. Essa interviene quando l'evento storico è concluso, per presentare un quadro chiaro all'uomo.

  9. Come si sviluppa il processo di coscienza nella "Fenomenologia dello spirito"?
  10. Il processo di coscienza si sviluppa attraverso tesi, antitesi e sintesi, partendo da una coscienza infelice che evolve in una coscienza universale, con la filosofia che accompagna l'uomo in questo percorso.

Domande e risposte

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